Elezioni Brisighella. Massimiliano Pederzoli: “Vogliamo dare continuità al lavoro fatto finora” #finsubitoagevolazioni

Per il centrodestra, a Brisighella si ricandida a sindaco Massimiliano Pederzoli con la lista civica “Per il buon governo di Brisighella” e con una squadra in parte confermata (con in particolare la presenza della senatrice Marta Farolfi) e in parte rinnovata.

Intervista a Massimiliano Pederzoli: “Interventi su viabilità e degrado sono stati fondamentali per il rilancio di tutta la vallata”

Pederzoli, cosa la porta a candidarsi nuovamente? Cos’è per lei l’impegno politico?

Vorrei dare ancora il meglio di me per far crescere la nostra comunità, specie dopo l’alluvione, e ho voglia di dare continuità al lavoro finora svolto. Faccio politica perché mi piace fare crescere le realtà che amministro, mi dà una grande soddisfazione. Venendo alla ricandidatura, in generale poi non amo le ritirate, ma le avanzate. Bisogna fare sempre di più e meglio, specie su ambiente, agricoltura, tempo libero e turismo.

Che Brisighella avete trovato al vostro insediamento? E che Brisighella lasciate?

La situazione del territorio, in particolare legata alla viabilità, giaceva in uno stato quasi di abbandono. Anche il centro storico del borgo presentava diverse zone di degrado. In questi anni abbiamo messo mano alla rete stradale, sistemando oltre 60 chilometri di strade comunali investendo 2,6 milioni di euro. E ancora tanto c’è da fare: con il prossimo mandato contiamo di intervenire su altrettante strade. Il nostro obiettivo è che questa attenzione alla viabilità si consolidi nel tempo: è fondamentale per i trasporti, il turismo, i servizi.
Gli interventi però non si limitano a questo: quando sono arrivato non c’era nemmeno un impianto di illuminazione a led, e sono stati investiti 300mila euro. Ora intendiamo proseguire il percorso di riqualificazione energetica, sull’esempio di via Maglioni. Abbiamo poi ottenuto finanziamenti da 1,3 milioni di euro per lavorare su 39 frane che erano presenti da anni in vallata e che non erano mai state ripristinate. I lavori fatti sono stati eseguiti con cura, tanto che con l’alluvione queste frane non si sono riaperte.

Veniamo proprio all’alluvione. Sarà una sfida importante nei prossimi anni.

Con orgoglio possiamo dire che a pochi giorni dall’alluvione avevamo già riaperto ben 48 strade, a tempo record. Questo grazie anche alla disponibilità delle ditte. Per il futuro, la struttura commissariale ha riconosciuto circa 140 milioni di euro per ripristinare i danni causati a strade, ponti, edifici pubblici. È già stato redatto un pacchetto di lavori urgenti pari a circa 35 milioni.

Uno dei grandi temi per il futuro è quello della denatalità e dello spopolamento delle aree montane.

Abbiamo dimostrato con i fatti che teniamo al mantenimento dei presidi e servizi in tutta la vallata. Siamo riusciti a completare la scuola di Marzeno, che rischiava di diventare una cattedrale nel deserto. Dopo la chiusura del convento Emiliani abbiamo deciso di riaprire la Farfalla a Fognano: anche questa era praticamente abbandonata e nel 2020 ha riaperto come scuola materna e ora abbiamo ottenuto un finanziamento per aprire un nido che garantirà 14 posti. In questi giorni abbiamo terminato la costruzione di un modulo scolastico a San Martino pagato dalla Protezione civile nazionale 270mila euro e sarà inaugurato il 3 giugno. Una volta terminato il suo uso, rimarrà a disposizione del Comune. Per quello che riguarda la vecchia scuola danneggiata, l’obiettivo è fare tornare i bambini lì attraverso un finanziamento da 700mila euro della Protezione civile. Ci vorrà qualche anno ancora.

I giovani faticano a vedere un futuro in vallata.

Penso che questa sia una voce priva di fondamento messa in giro ad hoc dalla sinistra. Nell’ultimo anno il nostro Comune è cresciuto di 32 abitanti, e ci sono giovani famiglie che scelgono proprio di voler vivere a Brisighella per tanti motivi: il buon vivere, la possibilità di escursioni e camminate. È un modello alternativo alle grandi città che dobbiamo valorizzare al massimo. Sul territorio sono presenti una quarantina di associazioni dedicate al tempo libero che offrono poi molte opportunità. E anche i dati turistici sono in crescita, in questi anni abbiamo lanciato diverse nuove manifestazioni. Per la piscina comunale, siamo in dirittura d’arrivo: se tutto va bene vorremmo acquistare l’area e installarvi anche un bike bar.

Ha parlato di ambiente ed escursionismo. Sul parco Carnè si è detto che il Comune voglia togliere le proprie quote a sostegno.

La nostra quota per sostenere il parco come Comune l’abbiamo sempre messa. Ho voluto solo che venisse fatta chiarezza su come venissero ripartiti i costi.

Uno dei pilastri dell’economia della vallata è l’agricoltura. Cosa può fare qui il Comune?

Sarò franco: per risolvere le questioni fondamentali legate all’agricoltura lo scenario di discussione non è quello comunale, ma quello europeo. È lì che si decide veramente il futuro. Come Amministrazione, quello che possiamo fare è incentivare il più possibile le diverse colture, da quella intensiva di fondovalle a quella di alta collina, favorendo l’attività parallela di agriturismi e b&b con cui si deve lavorare sempre più in sinergia. L’alluvione ha fatto poi capire quanto sia importante sostenere il lavoro degli agricoltori per garantire la cura del territorio, come si è visto per la pulizia degli argini. Non sempre la Regione ha dimostrato di saper cogliere le loro necessità.

Si fatica a leggere, in particolare a Brisighella, un dialogo politico costruttivo tra le parti. Si vedono spesso gli altri solo come ‘nemici’. Come mai? Si può fare qualcosa in merito?

Brisighella è stata una crepa nella diga del centrosinistra nella nostra provincia. Si pensava che bastasse il marchio Pd per essere eletto e che il “palazzo” fosse cosa solo loro. Da qui c’è stato un astio incredibile nei miei confronti e ne consegue quello che dice lei sul dibattito politico. Io rilancio sui programmi e sull’asfaltature delle strade. Poi se nel dibattito politico arrivano suggerimenti interessanti dall’altra parte, siamo pronti a correggere la rotta.