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Parla il candidato di centrodestra Alessandro Negri: «Il tribunale potrebbe emettere un decreto che sospende la nomina del sindaco. Questo significherebbe bloccare l’attività del comune per un tempo lungo»

«Il rischio è la perdita dei fondi Pnrr». Alessandro Negri, segretario provinciale di Fratelli d’Italia, ha perso le elezioni comunali a Oggiono per soli otto voti. In teoria, potrebbe fare ricorso al Tribunale amministrativo contro il risultato delle urne, ovvero la riconferma di Chiara Narciso. Già, ma quali sarebbero le conseguenze?

«Il tribunale – spiega Negri – potrebbe emettere un decreto che sospende la nomina del sindaco. Questo significherebbe bloccare l’attività del comune per un tempo lungo, fino a due anni». Le conseguenze di una tale eventualità sarebbero molto gravi. «Il Comune – precisa l’ex candidato sindaco – attende un contributo Pnrr da 1.5 milioni per quanto riguarda l’ex ospedale. Se si blocca l’attività amministrativa, c’è il rischio di non poter appaltare i lavori e consegnare il cantiere entro la scadenza e quindi di perdere i fondi. Stiamo valutando attentamente come procedere». Di contro, non fare ricorso significherebbe accettare l’esito delle elezioni. Eppure, tra i quattro comuni più popolosi coinvolti nelle ultime amministrative, proprio ad Oggiono il centrodestra presentava il candidato, almeno sulla carta, politicamente più forte.

«Le urne – sottolinea Negri – hanno restituito un Oggiono spaccato praticamente a metà. Per quanto riguarda il centrodestra, credo che il fatto di averci messo tanto a trovare un’intesa per andare insieme abbia creato nei cittadini la percezione, del tutto errata, che la coalizione non fosse davvero unita». Del resto, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega hanno discusso a lungo prima di riuscire a trovare un accordo complessivo per le Amministrative. «Non credo che i tempi della scelta del candidato abbiamo influenzato l’esito delle urne. – sostiene invece Roberto Paolo Ferrari –. Le scelte della coalizione non hanno lasciato alcuno strascico. La campagna elettorale è stata impostata come si voleva con l’impegno di tutti. Credo siano mancati alcuni temi forti che potevano essere posti all’attenzione della cittadinanza per far capire la necessità di cambiare dopo cinque anni di Amministrazione di sinistra».

Il ruolo dell’ex sindaco di centrodestra, alla guida di Oggiono dal 2009 al 2019, è stato uno dei temi al centro del dibattito tra le forze della coalizione. Il candidato sindaco sarebbe potuto essere lui. In ogni caso, precisa Ferrari, non appena sarà possibile gli esponenti locali della coalizione si incontreranno di persona per analizzare le ragioni di una sconfitta così bruciante, senza cercare capri espiatori.

È chiaro però che degli strascichi ci sono. A Oggiono, il candidato era il segretario provinciale di Fratelli d’Italia. A Merate la Lega ha praticamente imposto l’ex sindaco, poi battuto. A Casatenovo un esponente storica lega è entrato nella maggioranza di Galbiati. Tutto questo, a due anni dalle elezioni comunali a Lecco. «Dobbiamo interrogarci – sottolinea Giacomo Zamperini, consigliere regionale di Fratelli d’Italia – sul perché non siamo riusciti a trasferire il consenso delle europee nelle amministrative. Credo che, come centrodestra, bisogna lavorare fin da subito affinché ci sia unità di intenti, superando personalismi e passati rancori e riconoscendo il ruolo affidato ad ogni forza dagli elettori. Dobbiamo fare gioco squadra senza infantili rincorse ad accaparrarsi i meriti e a scaricare le colpe».

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