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Arriva il salvataggio della Banca Popolare di Bari: il governo approva un decreto che stanzia 900 milioni per Invitalia perché finanzi il Microcredito centrale e gli consenta di acquisire quote della banca.

Tra gli obiettivi c’è quello di creare una banca d’investimento, che nascerebbe dalla ‘scissione’ delle acquisizioni fatte dal Mediocredito centrale: l’impegno è sostenere le imprese del Mezzogiorno. “Il governo è al fianco dei risparmiatori e dei dipendenti della banca”, dichiara il ministro Roberto Gualtieri. Nei prossimi giorni saranno definiti i termini del piano industriale per il rilancio dai commissari della banca, Mediocredito centrale e Fondo mcc e il Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd), che interverrà con sue risorse.

Nello specifico, il decreto dispone il potenziamento delle capacità patrimoniali e finanziarie della Banca del Mezzogiorno-Mediocredito Centrale (MCC) fino a un massimo di 900 milioni di euro, per consentire alla stessa di operare quale banca di investimento che possa accompagnare la crescita e la competitività delle imprese italiane. Nell’ambito e in linea con la suddetta missione, in base al decreto verrà disposto un aumento di capitale che consentirà a MCC, insieme con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) e ad eventuali altri investitori, di partecipare al rilancio della Banca Popolare di Bari (BPB), confermando così la determinazione del Governo nel tutelare i risparmiatori, le famiglie, e le imprese supportate dalla BPB. Quest’ultima è stata sottoposta venerdì 13 dicembre alla procedura di Amministrazione Straordinaria da parte della Banca d’Italia. Tale decisione agevolerà il raggiungimento degli obiettivi di rafforzamento della BPB. Gli amministratori straordinari della BPB stanno proseguendo le negoziazioni già avviate con il MCC e il FITD per la stipula di un “Accordo Quadro”, contenente tra l’altro le linee strategiche del piano industriale per il rilancio della banca, il recupero del suo equilibrio economico e patrimoniale, e l’assunzione da parte della stessa di un ruolo centrale nel finanziamento dell’economia del Mezzogiorno.

 

FEBBO: A GENNAIO INCONTRO CON I COMMISSARI

L’assessore regionale alle Attività Produttive Mauro Febbo ha annunciato per i primi di gennaio un incontro con i commissari del gruppo, per discutere della salvaguardia dei correntisti e dei dipendenti.

Il Governo Regionale è costantemente in contatto con i vertici della Banca Popolare di Bari per il tramite dei Responsabili Commerciali di zona, e segue da vicino le ultime vicende relative dell’Istituto che conta in Abruzzo circa 100 sportelli con circa 800 dipendenti, dislocati principalmente nelle province di Pescara e Teramo”. Questo il commento dell’assessore regionale alle Attività Produttive Mauro FEBBO che spiega quanto segue: “Priorità in questa fase è rassicurare e salvaguardare i clienti e risparmiatori della Banca Popolare di Bari sopratutto alla luce del Decreto- legge approvata dal consiglio dei Ministri nella serata di ieri dove vengono introdotte misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzoggiorno per la realizzazione di una banca di investimento. Su questo preciso punto – dichiara FEBBO – a gennaio chiederò ai Commissari appena nominati, dott. Enrico Ajello e dott. Antonio Blandini, un incontro per capire riorganizzazione ed obiettivi dell’Istituto che deve diventare punto di riferimento del Sud ed in virtu’ della sua radicazione nella nostra Regione del nostro territorio. Come sempre ho sostenuto nella nostra Regione vi è l’esigenza di tutelare e rafforzare il sistema creditizio soprattutto nei confronti delle piccole e medie imprese. Sono convinto – conclude FEBBO – che sarà possibile instaurare velocemente un buon rapporto con la futura Banca del Sud non solo per aiutare aziende e territorio ma soprattutto per ridurre il divario che ci separa con le regioni del nord”.

 

INCONTRO IN COMUNE A TERAMO

Il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto ha convocato stamani le rappresentanze sindacali locali della Banca Popolare di Bari, per affrontare la questione del commissariamento dell’istituto di credito. Priorità dell’azione del Sindaco è di tutelare i lavoratori ed i risparmiatori, anche in ragione “del ruolo che la Banca Popolare assume con le ramificazioni che ha acquisito nel nostro territorio, martoriato dal cratere sismico; un’area perciò da custodire, non solo sotto il rilievo economico e sociale, ma soprattutto, per la salvaguardia della serenità dell’intero tessuto territoriale”. A tal proposito, D’Alberto, oltre che con gli attori coninvolti, ha avuto una proficua interlocuzione con il Sindaco di Bari, Antonio Decaro. L’incontro dovrà portare alla creazione di un tavolo istituzionale, basato su Teramo, che coinvolga tutti i soggetti del territorio e che diventi opportunità per dialogare con il Governo. E, a questo proposito, il Sindaco invita le forze politiche che compongono l’Esecutivo, e i gruppi parlamentari tutti, a non affrontare la delicatissima questione del commissariamento secondo logiche di partito e posizionamenti strategici ma di calarsi dentro la situazione con disponibilità, partecipazione e senso di responsabilità.

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