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Bandi, aspetti normativi e procedurali, ruoli tecnici, sanzioni e controlli: sono gli argomenti del seminario informativo gratuito sulla gestione del taglio boschivo che mercoledì della scorsa settimana hanno catalizzato l’attenzione di decine di operatori della filiera, imprenditori agricoli, tecnici e professionisti, riuniti nella Sala della Cantina di Clavesana su iniziativa di Cia-Agricoltori italiani di Cuneo.
Un appuntamento che ha registrato una partecipazione da tutto esaurito, ben oltre le aspettative degli organizzatori, con l’intervento di relatori di primo piano, come Marco Corgnati (Regione Piemonte Settore Foreste), Fabrizio Maglioni e Elisa Giaccone (Regione Piemonte – Settore Tecnico Piemonte Sud), Marco Allasia (presidente Federazione Ordini Dottori Agronomi e Forestali Piemonte e Valle d’Aosta) e Luciano Di Nardo (comandante della Stazione Carabinieri Forestale di Cortemilia).
“E’ stato un incontro molto interessante e costruttivo -commenta Martina Marcomini, responsabile dell’Area Formazione di Cia-Agricoltori italiani Cuneo-, che ha messo bene in luce tutte le opportunità e l’iter pratico per le aziende agricole che intendono diversificare la loro attività nel settore forestale. Vanno ringraziati il comandante dei Carabinieri, i funzionari della Regione e il presidente della Federazione Ordini degli agronomi e forestali per le puntuali risposte ai numerosi quesiti emersi durante il dibattito, la nostra Organizzazione rimane a disposizione per fornire indicazioni e chiarimenti a chi intenda iniziare a operare in questo settore con la “dovuta diligenza”, a cominciare dalla corretta tenuta del registro dei tagli».
In primo piano, c’è il bando della Regione Piemonte riguardante gli Investimenti produttivi forestali e gli Ammodernamenti e miglioramenti (tipologia A) della Filiera Legno, in scadenza il 31 gennaio 2025.
L’intervento prevede il sostegno a favore di macchine, attrezzature, impianti e strutture per la raccolta e la prima trasformazione del legno in un ottica di sviluppo sostenibile delle filiere locali, favorendo le filiere corte, l’uso a cascata del legno, gli investimenti a basso impatto ambientale e l’innovazione di prodotto e di processo.
Sono beneficiarie del bando le imprese forestali, le imprese agricole che svolgono attività selvicolturali e le segherie che operano la prima trasformazione del legno.
La spesa ammissibile al sostegno va da un minimo di 25 mila euro a un massimo di 600 mila euro, con aliquota di sostegno pari al 65% delle spese ammissibili. La dotazione complessiva messa a disposizione dalla Regione è di 4 milioni di euro.
Vengono finanziati macchinari e attrezzature, tra cui trattori agricoli, escavatori cingolati, dumper, minidumper e trince per il trattamento dei residui vegetali, purchè allestiti all’uso forestale.
Il finanziamento riguarda macchine o impianti per la trasformazione e prima lavorazione del legno, comprendenti la produzione di legna da ardere, cippato, cippato calibrato (cippatino) o pellet, la produzione di pali e travi, l’installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile mediante l’utilizzo di biomassa forestale.
“Si tratta di un modello di intervento già collaudato con successo -osserva il responsabile provinciale dei Piani di sviluppo e Finanza agevolata di Cia Cuneo, Pietro Busso-, ulteriormente perfezionato grazie all’elevazione della spesa ammissibile a 600 mila euro, in linea con l’aumento dei costi. Il punto debole potrebbe essere la dotazione complessiva del bando, 4 milioni di euro, una cifra probabilmente insufficiente ad esaudire le richieste, per cui all’occorrenza si confida in un incremento delle risorse. In ogni caso, trattandosi di una misura “a punteggio” non conta l’ordine cronologico della presentazione delle domande”.
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