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La crescente minaccia del riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo continuano a rappresentare due delle preoccupazioni più significative e urgenti nell’attuale panorama finanziario mondiale. La globalizzazione e la digitalizzazione hanno reso i flussi finanziari più difficili da monitorare, aprendo nuove strade per attività illecite.
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a una notevole e prolifica generazione di normative antiriciclaggio a livello internazionale, che ha imposto a intermediari finanziari e assicurativi l’adozione di misure straordinarie. Questi attori sono stati obbligati a rafforzare significativamente i propri presidi organizzativi e i meccanismi di controllo interno per far fronte a tali minacce. Tuttavia l’effettiva implementazione di queste normative si è spesso scontrata con la realtà di un mondo finanziario sempre più complesso e fortemente digitalizzato, il che ha reso il compito più arduo e articolato.
La regolamentazione al livello europeo
L’intensificarsi del processo di convergenza regolamentare e di Vigilanza a livello Ue, nonché un più forte regime di collaborazione transfrontaliera, ha cercato di rispondere a queste minacce complesse e in evoluzione. In parallelo, osserviamo una serie di importanti adeguamenti normativi che sono già in corso o attesi a breve termine. Tra questi, uno dei più rilevanti è il processo di convergenza della regolamentazione e della vigilanza a livello comunitario, il cui scopo è creare un quadro giuridico armonizzato che consenta agli Stati membri dell’Ue di affrontare le minacce in maniera coordinata.
Un altro aspetto cruciale è il provvedimento emanato dall’Unità di Informazione Finanziaria (Uif) per la revisione degli indicatori di anomalia, che mira a migliorare la capacità di identificare tempestivamente e con maggiore precisione le operazioni sospette. Inoltre, si attende con grande interesse il nuovo regolamento europeo sull’instant payment, che introdurrà l’obbligo di effettuare verifiche giornaliere dei clienti in relazione alle liste sanction, ovvero elenchi di soggetti sanzionati da governi o organismi internazionali per attività illecite. Ognuno di questi adeguamenti normativi rappresenta non solo una sfida per gli attori del settore finanziario e assicurativo, ma anche un’opportunità per migliorare i processi di conformità e gestione del rischio.
La sfida principale tuttavia risiede nell’equilibrio: il bisogno di norme rigorose deve essere bilanciato con l’agilità operativa. Gli scenari di rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo si sono amplificati, con la complessità aumentata dall’emergenza di nuovi prodotti finanziari e tecnologie in rapida evoluzione, come le criptovalute.
Gli sforzi del settore finanziario
In risposta a ciò, il settore finanziario ha adottato nuovi strumenti e tecnologie, applicandoli ai processi di controllo antiriciclaggio e intersecando l’intero processo Aml (Anti Money Laundering), dalla profilatura del cliente all’adeguata verifica e ai processi di monitoraggio continuo e rilevamento dell’operatività sospetta. Modelli deterministici, modelli di apprendimento automatico (machine learning) e intelligenza artificiale, per esempio, permettono di calcolare un rischio oggettivo di riciclaggio e di individuare l’operatività sospetta dei clienti, riducendo significativamente la generazione di falsi positivi.
La network analysis inoltre consente una visualizzazione grafica delle relazioni tra soggetti, facilitando un’analisi chiara e immediata.Le nuove tecnologie hanno anche accelerato le tempistiche di analisi e approfondimento richiesti dalla normativa, permettendo di esaminare fenomeni a rischio di riciclaggio in modo più rapido e preciso, con una riduzione significativa dei falsi positivi e l’evidenza di fenomeni complessi difficilmente rilevabili. Per esempio, offrono strumenti che monitorano accuratamente i flussi di denaro, evidenziando la confluenza di questi ultimi verso i Vasp (Virtual Asset Service Providers) e altri fornitori di servizi di asset virtuali.
Nell’ombra di queste avanzate tecnologiche resta una domanda: in un simile scenario, complesso e contraddittorio, saranno sufficienti gli strumenti attualmente a disposizione? La risposta si può trovare in un approccio bilanciato e multipolare alla regolamentazione e al controllo, senza mai perdere di vista le insidie future. (riproduzione riservata)
* Tinexta Cyber
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