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Il mercato delle auto elettriche potrebbe essere all’alba di una nuova era. A quanto pare il 2025 segnerà una ripresa delle vendite in Europa dei veicoli a zero emissioni. I motivi sono diversi, ma – secondo le stime – l’anno si chiuderà con i BEV (Battery electric vehicles) a una quota di mercato compresa tra 20% (BloombergNEF) e 24% (Transport & Enviroment).
La crescita sarà sostanziale, quindi, se si pensa che i dati della prima metà del 2024 dicono che le auto elettriche sono ferme a un fiacco 13,3%, valore reso ancor meno incoraggiante se confrontato con il 13,8% fatto registrare nei primi 6 mesi del 2023. Come detto, però, le cose stanno per cambiare. Vediamo perché.
L’arrivo di nuovi modelli
Prima di tutto c’è da considerare l’arrivo di un numero considerevole di auto elettriche con prezzo inferiore ai 25.000 euro. Per ora ci sono la Dacia Spring, la Citroen e-C3, l’imminente Leapmotor T.03 e poche altre. Tra qualche mese si aggiungeranno modelli dal forte appeal come Renault 5 elettrica, Fiat Grande Panda, Hyundai Inster e altre. Insomma, il mercato si popolerà e i volumi, praticamente in automatico, si alzeranno.
Fiat
Arriverà poi un numero sempre maggiore di competitor elettriche cinesi a basso costo. Anche queste concorreranno a movimentare il mercato e a spingere le Case auto tradizionali a spingere sull’uscita di vetture a zero emissioni con prezzi inferiori ai 25.000 euro e, in alcuni casi, anche a 20.000 euro.
L’effetto delle multe sulle eccessive emissioni
Ma c’è un altro fattore che spingerà la crescita delle auto elettriche in Europa. È l’arrivo di limiti più stringenti sulle emissioni e delle relative sanzioni. Secondo Transport & Enviroment, negli ultimi anni le Case si sono concentrate sui profitti, massimizzando le entrate relative alla vendita di auto ad alimentazione tradizionale. Questo è uno dei motivi per cui dal 2022 al 2024 le auto elettriche hanno preso piede meno del previsto.
Volvo, grazie anche al successo della EX30, ha già raggiunto gli obiettivi 2025
Ma con l’arrivo delle nuove sanzioni e i limiti sulle emissioni portati da 116 g/km di CO2 a 94 g/km di CO2, questa strategia commerciale non potrà essere più attuata. Le multe applicate ai modelli a benzina e gasolio che eccedono i nuovi valori saranno tali da cancellare quell’extra-profitto tanto inseguito fino a oggi. Unica soluzione: spingere su modelli meno inquinanti. Ibridi, certo, ma anche elettrici puri. E come fare? Con sconti, promozioni e tagli dei listini.
Proprio le auto elettriche giocheranno il ruolo principale nella riduzione delle emissioni dei vari brand. Secondo uno studio di T&E, il prossimo anno la CO2 imputabile alle auto vendute sarà inferiore del 20% rispetto a oggi. Il 60% di questa riduzione sarà dovuto ai BEV, mentre al restante 40% contribuiranno le auto full hybrid e plug-in hybrid, destinate anch’esse a crescere considerevolmente.
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