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Verificare se il proprio mutuo è stato stipulato con tassi corretti o, nel peggiore dei casi, con tassi usurari serve a tutelare i propri diritti come consumatori. Le banche sono tenute a rispettare i limiti imposti dalla legge riguardo i tassi di interesse, ma in alcuni casi potrebbero applicare tassi troppo elevati.
Vediamo come difendersi, quali strumenti utilizzare e come funzionano le verifiche online per valutare se il proprio mutuo rispetta la normativa vigente. Vediamo in questo articolo:
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Tassi sul mutuo, quando viene considerato usurario -
Strumenti online per verificare il tasso sui mutui
Tassi sul mutuo, quando viene considerato usurario
La normativa italiana in materia di tassi di interesse è regolata dall’articolo 644 del Codice Penale, che disciplina l’usura, e dall’articolo 1815 del Codice Civile, che stabilisce che, in caso di tasso usurario, non sono dovuti interessi. La Banca d’Italia, in collaborazione con il Ministero dell’Economia, pubblica trimestralmente le tabelle dei tassi soglia che sono i tassi massimi applicabili per legge in diverse tipologie di finanziamenti, mutui compresi.
Un tasso viene considerato usurario quando supera il tasso soglia al momento della stipula del contratto. Questa verifica va fatta confrontando il Taeg del mutuo con i tassi soglia stabiliti per il trimestre di riferimento.
Se dai calcoli emerge che il mutuo presenta tassi troppo alti o usurari, è possibile procedere con un reclamo formale alla banca, segnalando il superamento del tasso soglia e richiedendo una rinegoziazione del mutuo o la restituzione degli interessi usurari.
Se la banca non risponde in modo soddisfacente, il consumatore può rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario, un organismo che risolve controversie tra clienti e banche in modo semplice e senza la necessità di andare in tribunale
In ultima istanza, è possibile avviare una causa legale contro la banca per recuperare gli interessi versati in eccesso. In questo caso, potrebbe essere necessario avvalersi di una perizia econometrica, che consiste in un’analisi dettagliata del contratto di mutuo e dei tassi applicati, per dimostrare l’applicazione di tassi usurari.
Per controllare se il mutuo presenta tassi corretti o potenzialmente usurari, è possibile utilizzare una serie di strumenti e risorse disponibili online, molte delle quali gratuite, che analizziamo nel paragrafo successivo.
Strumenti online per verificare il tasso sui mutui
Altroconsumo, associazione a difesa dei consumatori, mette a disposizione un calcolatore online gratuito che consente di verificare se il tasso di interesse del mutuo o del prestito risulta troppo alto o addirittura usurario. Inserendo i dati del mutuo, come il Tan e il Taeg, l’importo finanziato e la durata del prestito, il calcolatore confronta automaticamente questi valori con i tassi soglia stabiliti per legge, fornendo una valutazione chiara e immediata.
Un altro metodo per verificare se il mutuo è a tassi usurari è quello di consultare direttamente le tabelle pubblicate dalla Banca d’Italia, che riportano i tassi soglia trimestrali per ogni tipologia di finanziamento. Le tabelle sono facilmente accessibili sul sito della Banca d’Italia e consentono di confrontare manualmente i dati del proprio mutuo con i limiti di legge. Questo metodo richiede però una certa familiarità con i termini finanziari e con il calcolo del Tan e del Taeg.
Ci sono anche associazioni di consumatori, come Federconsumatori e Adusbef, che offrono servizi di consulenza gratuiti o a costi ridotti per chi sospetta che il proprio mutuo sia stato stipulato a tassi troppo alti o usurari. Questi enti forniscono assistenza nella verifica del contratto e, se necessario, supportano il consumatore nelle fasi successive, come il reclamo formale alla banca o la richiesta di rimborso degli interessi pagati in eccesso.
Resta sempre possibile la verifica manuale della correttezza del tasso di interesse. In questo caso bisogna avere a portata di mano il contratto di mutuo e i dettagli relativi al Tan, al Taeg, all’importo finanziato e alla durata del mutuo.
Una volta raccolti i dati, è possibile consultare le tabelle dei tassi soglia pubblicate dalla Banca d’Italia. Il confronto va fatto tra il Taeg (che include tutte le spese accessorie) e il tasso soglia applicabile al trimestre di riferimento, ovvero il trimestre in cui il contratto è stato firmato.
Se il tasso applicato risulta superiore al tasso soglia stabilito per legge, il mutuo – anche online – può essere considerato usurario. In questo caso il consumatore ha diritto a chiedere la restituzione degli interessi pagati in eccesso.
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