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Bergamo. Si svolge il 14 ottobre dalle 10.30 al Monastero di Astino, a Bergamo, una giornata interamente dedicata al ruolo delle donne in agricoltura, in particolare nel settore vitivinicolo.
La giornata è organizzata da Cooperativa OIKOS – realtà impegnata in bergamasca nella produzione di vino biologico con il marchio Cascina del Ronco – e da Rete di Daphne – associazione a sostegno delle donne vittime di violenza –, in collaborazione con Coldiretti Bergamo e la sezione lombarda dell’Associazione ‘Le Donne del Vino’.
Al centro dell’iniziativa il convegno dal titolo ‘Le donne e l’agricoltura come spazio di lavoro e inclusione’ cui seguiranno, nel pomeriggio, tre Masterclass legate al mondo del vino e della birra con l’obiettivo di raccogliere fondi per il progetto ‘Borse Lavoro’ di OIKOS e Rete di Daphne, iniziativa che mette a disposizione borse di studio o di lavoro per incentivare l’occupazione femminile nel settore del verde e dell’agricoltura, in particolare per donne fragili o vittime di violenza (per questa finalità è stata lanciata anche una campagna di crowdfunding sulla piattaforma GoFundMe, all’indirizzo https://gofund.me/253f97b4).
“Siamo molto soddisfatte di aver portato anche a Bergamo una giornata di confronto sul ruolo delle donne in agricoltura e in generale nel verde – spiega Frida Tironi, Responsabile Settore Vino OIKOS e membro dell’Associazione ‘Le Donne del Vino’ – Il contributo femminile a questo settore è spesso poco noto ma di grande rilievo: vogliamo mettere in luce in particolare le tante esperienze di donne che con il loro impegno si distinguono per competenza e innovazione nella produzione del vino in Lombardia, anche per fornire informazioni e incentivare coloro che intendono trovare occupazione in questo ambito. Sottolineeremo inoltre che il lavoro agricolo, vinicolo, florovivaistico, ha un impatto positivo a livello psicologico soprattutto per chi vive problematiche di tipo economico ed emotivo: daremo la parola ed esperte e testimoni che lavorano a contatto con persone fragili e donne vittime di violenza che hanno trovato nel mondo del verde una possibilità di riscatto”.
IL CONVEGNO
Il Convegno ‘Le donne e l’agricoltura come spazio di lavoro e inclusione’ si apre alle 11 (accredito dalle 10.30), presso la sala refettorio del Monastero di Astino, con i saluti istituzionali di Giancarlo Traini Presidente Cooperativa OIKOS, Simona Tironi Assessora a Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Anna Maria Gandolfi Consigliera di Parità di Regione Lombardia, Oriana Ruzzini Assessora alla Transizione ecologica, Ambiente e Verde del Comune di Bergamo, Anna Frattini Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Brescia, Elena Lazzarini di Coldiretti Donna Impresa Bergamo, Laura Facchetti Presidente di Coldiretti Brescia e Pia Donata Berlucchi Consigliera Nazionale dell’Associazione ‘Le Donne del Vino’.
Modera la giornalista Micaela Carrara. Intervengono: Monica Tessarolo Psicologa Psicoterapeuta – Associazione ‘Le Donne del Vino’, Veronica Massussi Vicepresidente ‘Rete di Daphne’ – Associazione ‘Le Donne del Vino’, Loredana Battaglia Responsabile Inserimenti Cooperativa OIKOS, Monica Botta Architetta Paesaggista, Therese Lonnqvist Sommelier AIS Como – Associazione ‘Le Donne del Vino’ e Roberta Ceruti dell’Agriturismo ‘Alle Baite’.
LE MASTERCLASS
Dopo il lunch a cura di Coldiretti Bergamo in collaborazione con l’Istituto Alberghiero di San Pellegrino, dalle 15 alle 20 sono previste tre masterclass a cura dell’Associazione ‘Le Donne del Vino’ Lombardia e dell’Associazione ‘Le Donne della Birra’, in collaborazione con la delegazione di Bergamo di AIS (Associazione Italiana Sommelier).
In particolare, dalle 15 alle 16.15 è prevista la degustazione cieca di bollicine metodo charmat e metodo classico a cura di Camilla Guiggi Delegata lombarda Associazione ‘Le Donne del Vino’, dalle 16.45 alle 18 il confronto tra birre e vini prodotti con le stesse uve, con un focus sulle Italian Grape Ale, a cura di Michela Cimatoribus Consigliera nazionale Associazione ‘Le Donne della Birra’, infine dalle 18.30 alle 19.45 un approfondimento sui grandi vini rossi lombardi a cura di Therése Lönnqvist, dell’Associazione ‘Le Donne del Vino’.
Le masterclass hanno un costo di 30 euro, che saranno devoluti al progetto ‘Borse Lavoro’ di OIKOS-Rete di Daphne’. Prenotazioni all’indirizzo veronica.massussi@retedidaphne.it
LE DONNE DEL VINO
L’Associazione ‘Le Donne del Vino’, a cui partecipano diverse associate in qualità di organizzatrici e speaker, promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva enologica e nella società. Oltre alle iniziative legate al proprio comparto economico, si è sempre distinta per attività di solidarietà e azioni finalizzate allo sviluppo sostenibile dei territori agricoli e alla salvaguardia del patrimonio dei vitigni autoctoni. Le “Donne del Vino” lombarde sono attualmente oltre 90 (a livello nazionale l’Associazione conta quasi 1200 iscritte). Se nel resto delle regioni italiane la rappresentanza delle socie produttrici è fortemente prevalente, la Lombardia si distingue per essere più equamente ripartita tra diverse professionalità del settore: rappresentanti del mondo produttivo, enologhe e oltre 30 titolari di aziende vinicole da Franciacorta, Oltrepò Pavese, Garda Bresciano, Valcalepio e Valtellina. Ci sono poi le rappresentanti del mondo legato alla mescita, alla vendita e al consumo del vino: ristoratrici, enotecarie e sommelier, oltre a giornaliste specializzate, professioniste che si occupano di marketing, comunicazione, management, formazione, export e distribuzione, sempre in ambito enologico.
LA COOPERATIVA OIKOS
OIKOS, nata nel 2000, è una cooperativa sociale di tipo B (si occupa, cioè, della gestione di attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate). Opera soprattutto nella provincia di Bergamo, ma nel tempo ha allargato il suo raggio di azione su tutto il territorio lombardo. Rivolge una particolare attenzione alla cura dell’ambiente grazie a servizi caratterizzati da alti standard di qualità e all’inserimento lavorativo di persone fragili. Tre le aree principali di attività:
AMBIENTE E VERDE: realizzazione e manutenzione di giardini e spazi verdi di tutte le dimensioni e tipologie (parchi, aiuole, giardini e boschi), pubblici e privati; giardini terapeutici; viticoltura e produzione di vini biologici.
PULIZIA E SANIFICAZIONE di aree interne ed esterne civili e industriali, private e pubbliche: uffici, scuole, realtà industriali; pulizie di fine cantiere; sanificazioni ospedaliere.
TRASPORTO SOCIALE di persone fragili dalle proprie abitazioni a luoghi di lavoro e centri diurni.
OIKOS dà la possibilità alle aziende di assolvere gli obblighi previsti dall’art.14 della legge 68/99 (Legge Biagi), che ha introdotto il collocamento mirato di persone svantaggiate per le imprese che superano i 15 dipendenti. Attraverso la firma di una convenzione l’azienda esternalizza parte della propria attività o conferisce commesse di lavoro a cooperative di tipo B con la possibilità, al termine della convenzione, di assumere il lavoratore o la lavoratrice formati all’interno della Cooperativa.
OIKOS nasce dal Consorzio La Cascina, proprietario di un’area agricola a Villa d’Almè, con l’obiettivo di iniziare la coltivazione della vite, che nel 2022 arriva a coprire 12,5 ettari di terreni nei comuni di Villa d’Almè, Brembate Sopra, Mozzo, Scanzorosciate e Bergamo (nei terreni di Fondazione MIA nell’area del Monastero di Astino). Nel 2007 l’avvio dei servizi legati al verde, e nel 2014 di quelli di pulizia e sanificazione di spazi privati e pubblici (nel 2022 per i comuni bergamaschi di Ranica, Villa d’Almè, Almè, Mapello, Paladina, Ponteranica).
Nel 2022 sono oltre 92 mila le ore di lavoro realizzate da 121 dipendenti e tirocinanti della cooperativa, tra cui 42 fragili, secondo il meccanismo per cui alle aziende è consentito conferire commesse a cooperative sociali di tipo B (come OIKOS) con la possibilità poi di assumere il lavoratore o la lavoratrice formati nella cooperativa. In questo modo vengono assolti gli obblighi previsti dall’art.14 della legge 68/99 (Legge Biagi), che ha introdotto il collocamento mirato di persone svantaggiate per le imprese che superano i 15 dipendenti.
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