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Gli instant payment sono ormai realtà: la nuova regolamentazione europea permetterà alle persone di trasferire denaro entro soli 10 secondi in qualsiasi momento della giornata e verso utenti di qualsiasi altro stato dell’UE.
Il cambiamento è senz’altro stupefacente, ma per i fornitori di servizi di pagamento questo significa dover gestire nuove sfide per controllare il rischio di frodi, prevenendole per garantire la sicurezza delle transazioni.
Carmelo Garofalo, Fraud & Security Intelligence Practice Manager di SAS, spiega che il mercato delle frodi digitali è sempre attivo e gli Instant Payment apriranno nuove opportunità per mettere in pericolo l’integrità dei pagamenti.
Oggi si identificano tre tipologie principali di frodi: le “third party fraud”, cioè quelle messe a punto da terze parti che simulano il comportamento dei clienti reali; le frodi che mirano a rubare dati, identità e denaro dei clienti di banche o istituti finanziari usando identità fittizie; infine, le frodi messe a segno dai clienti reali.
In tutti e tre i casi lo scopo è sempre lo stesso: rubare denaro alla vittima. “Questa considerazione può sembrare banale, ma va vista alla luce dei prossimi possibili scenari entro i quali saranno attivati in modo diffuso i pagamenti e i bonifici istantanei che implicano una gestione antifrode in real-time da parte degli istituti finanziari” afferma Garofalo.
Il consumatore generalmente è l’anello debole perché spesso meno preparato ad affrontare questi attacchi; a parte il caso delle frodi eseguite dai clienti reali, la maggior parte delle truffe avviene all’insaputa dei consumatori.
Garofalo sottolinea che non si può demandare ai singoli utenti la responsabilità di controllo e sicurezza, ma è chi opera nell’ambito dei servizi a pagamento a dover mitigare i rischi e gestire le potenziali truffe. Questo non significa solo aiutare la clientela a migliorare la sua postura di sicurezza, ma anche e soprattutto adottare tecnologie e strategie efficaci per proteggere le transazioni.
L’IA protegge i clienti dalle frodi
La prevenzione, l’individuazione e la gestione delle frodi sono operazioni che vanno eseguite su tutti i touch point o i cosiddetti “customer moments” , cioè tutte le interazioni coi dispositivi effettuate dagli utenti.
Per questo motivo, spiega Garofalo, sarà sempre più importante dotarsi di sistemi di analisi in tempo reale capaci di intercettare potenziali frodi al momento giusto, senza causare disservizi.
L’intelligenza artificiale, unita ad attività di analisi avanzate, supporta questi controlli e assicura una maggiore sicurezza delle transazioni. Gli istituti finanziari devono però vedersela con una sfida importante, ovvero l’addestramento dei modelli su ampie basi dati che spesso scarseggiano.
Per risolvere il problema è possibile ricorrere ai dati sintetici generati dall’IA: “l’impego di metodi e simulazioni per creare dati con proprietà statistiche del mondo reale, senza quindi usare dati reali degli utenti – spesso dati sensibili e protetti dalla privacy – ma creando dati anonimi che hanno però le stesse proprietà statistiche – e quindi lo stesso valore – per poter essere utilizzati dai modelli di analisi, in particolare per le fasi di training di modelli” specifica Garofalo.
Le istituzioni del settore possono utilizzare questa soluzione per sfruttare appieno l’intelligenza artificiale e le tecnologie di Advanced Analytics per rispondere in maniera ottimale alle sfide degli instant payment.
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