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Il presidente della Regione Puglia chiede un incremento immediato dei fondi, sottolineando la necessità di aumentare in tempi rapidi lo stanziamento per la sanità almeno fino al 7,5% del PIL
“Finalmente tutte le regioni italiane, comprese quelle di centrodestra, chiedono al Governo di aumentare i finanziamenti per la sanità. Non possiamo più andare avanti così, perché le liste di attesa per visite ed esami richiedono più personale e più investimenti strutturali per rendere sicuri i nostri ospedali che mancano tra l’altro di certificati antincendio e delle certificazioni antisismiche, oltre che di medici, infermieri e operatori sanitari”.
A dichiararlo è il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sottolineando la necessità di aumentare in tempi rapidi lo stanziamento per la sanità almeno fino al 7,5% del PIL, come avviene in altri paesi europei. A tal proposito, è in discussione in Parlamento un disegno di legge bipartisan che deve essere approvato senza indugi.
“I presidenti di regione sono stanchi di mettere la propria faccia sui ritardi ai pronto soccorso, sulla mancanza di personale in corsia e nei distretti territoriali, sulle prenotazioni di visite specialistiche ed esami strumentali oltre i limiti del tollerabile e di essere mandati allo sbaraglio da Governi nazionali che non si rendono conto che le aggressioni al personale sanitario dipendono anche dalla troppa pazienza che la loro indifferenza impone ai malati, alle loro famiglie e al personale sanitario che lavora sotto un’inaudita pressione”, aggiunge Emiliano.
Così il governatore pugliese fa riferimento a un documento della Conferenza delle regioni, che rappresenta tutte le regioni italiane, inviato oggi ai ministri dell’Economia e della Sanità, in cui viene evidenziato che “da tempo si richiede l’attenzione dei Governi sul preoccupante sottofinanziamento del Servizio Sanitario Nazionale, il quale rischia di compromettere la sostenibilità economico-finanziaria dei bilanci sanitari”.
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