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RIETI – In numeri assoluti, la Asl di Rieti è quella con i valori “fuori norma” più bassi, ma anche per la Asl reatina è valido il piano per abbattere le liste d’attesa nella sanità, per visite e analisi, con uno stanziamento specifico di oltre 800mila euro dalla Regione Lazio. A Rieti, sono oltre 17mila le prestazioni con prenotazioni “fuori soglia”.
La misura. La giunta regionale ha stanziato 17 milioni per il Lazio, per garantire alle singole aziende sanitarie di erogare 400mila prestazioni “fuori soglia”. Si tratta di esami e visite che, a oggi, superano i tempi di garanzia previsti per le liste di attesa dalla normativa. Lo prevede la delibera approvata ieri dalla Giunta regionale, su proposta del presidente Francesco Rocca, che consentirà di riportare nei termini previsti dalla normativa tutte le prestazioni urgenti (da effettuare entro 72 ore), brevi (da garantire entro 10 giorni), differite (da erogare entro 30 giorni per le visite ed entro 60 giorni per gli accertamenti specialistici) e programmabili (da assicurare entro 120 giorni). «Sono particolarmente orgoglioso del lavoro che stiamo portando avanti sulla riduzione delle liste d’attesa – osserva Rocca. – Si tratta di un tema di giustizia e di qualità della vita dei pazienti: lo stanziamento di 17 milioni alle Asl, per garantire 400mila prestazioni “fuori soglia”, è un ulteriore passo avanti verso una gestione pienamente virtuosa ed efficiente delle prenotazioni sanitarie nel Lazio, il nostro obiettivo finale, secondo le linee-guida del Ministero della Salute. Tutto questo è stato possibile grazie a un lavoro di pianificazione strategica senza precedenti, territorio per territorio».
I dati locali. Per la Asl di Rieti, le prestazioni fuori soglia (oltre i tempi previsti) sono 17.698 e lo stanziamento della Regione è di 840mila euro. Come si accennava, i numeri più bassi nel Lazio. Nel dettaglio, il dato più elevato è per la diagnostica per immagini con radiologia diagnostica con 7.686 prestazioni fuori soglia, seguita da quelle di cardiologia con 3.547, gastroenterologia e chirurgia ed endoscopia dell’apparato digerente con 1.726, chirurgia vascolare e angiologia con 1.112, dermosifilopatia con 925, risonanza magnetica con 802. Numeri più bassi, tra gli altri, per le “fuori soglia” di odontostomatologia (2) e nessuna per neurochirurgia. In valori percentuali, da una rilevazione nel mese di settembre, riferita a priorità alta, differibile e urgente, la Asl di Rieti raggiunge il 58,6% di tempi rispettati per la diagnostica e il 61,2% per le visite, contro la media regionale del 47,1% e del 48%. L’Asl reatina può così contare su un indice dei tempi di attesa pari al 59,8% contro il totale riferito alla media regionale fermo a 47,6%. «Questo risultato – conclude Rocca – per il quale ci siamo impegnati fin dal primo giorno, non l’avremmo conseguito senza il lavoro appassionato e generoso del direttore della direzione Salute e Integrazione sociosanitaria, Andrea Urbani, dei dirigenti regionali e di tanti collaboratori. A loro va la mia gratitudine».
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