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Un Dpcm mette in guardia chi ha terminato i lavori di ristrutturazione con il Superbonus su un adempimento fondamentale.
Il Governo ha pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 settembre 2024 inerente l’obbligo di invio della comunicazione dei dati delle spese 2024 e 2025 sostenute in relazione al Superbonus. Facciamo chiarezza esaminandi i punti importanti.
Riqualificare casa è stata una mossa intelligente per aumentare il valore dell’immobile e compiacere l’Unione Europea. La ristrutturazione tramite i Bonus edili consente di recuperare parte delle spese seppure in dieci anni grazie alla detrazione. Ricordiamo che non sono più ammesse cessione del credito e sconto in fattura con grande dispiacere degli italiani, fatto che ha reso Superbonus e simili meno accattivanti per le famiglie.
Inoltre ci sono le continue beffe da sopportare come l’aumento delle tasse indicato dal Ministro Giorgetti per chi ha riqualificato la propria abitazione con incremento della rendita catastale dato il nuovo valore dell’immobile ristrutturato. Ora spunta con il DPCM del 17 settembre un altro adempimento introdotto per acquisire le informazioni volte al monitoraggio della spesa dei lavori realizzati. Il provvedimento, in realtà, attua le indicazioni già previste dal Decreto Agevolazioni.
Invio della comunicazione dei dati per le spese 2024-2025: cosa sapere
Vanno comunicati i dati delle spese 2024 e 2025 con riferimento alla riqualificazione energetica e alla riduzione del rischio sismico. Le informazioni vanno inoltrate rispettivamente all’ENEA e al PNCS – Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche. I dati degli interventi energetici dovranno essere presentati tramite i tecnici abilitati che mandano all’ENEA le asseverazioni mentre i dati sui lavori antisismici devono essere inoltrati dai professionisti incaricati della progettazione strutturale, della direzione degli interventi e del collaudo statico.
Nel DPCM è specificato come chi effettua le citate spese di efficientamento energetico dovrà comunicare i dati catastali dell’immobile, l’ammontare delle spese sostenute nel 2024 alla data in cui il Decreto è entrato in vigore, il totale delle spese che si prevedono di sostenere successivamente a questa data e nel corso del 2025 nonché le percentuali di detrazioni spettanti. Le stesse informazioni si dovranno inviare con riferimento ai lavori antisismici ma tramite PNCS.
Chiunque non ottempererà a questi obblighi) sarà punito con una sanzione amministrativa di 10 mila euro. Devono comunicare quanto detto coloro che al 31 dicembre 2023 e dopo il 1° gennaio 2024 hanno inviato comunicazione di inizio lavori asseverata o domanda di acquisizione del titolo per la demolizione e ricostruzione di edifici. I dati sull’efficienza energetica dovranno essere inoltrati entro 90 giorni dalla fine dei lavori (come per l’asseverazione) mentre quelli sul rischio sismico entro il 31 ottobre 2024 per SAL approvata entro il 1° ottobre 2024 oppure entro 30 giorni dal giorno successivo all’approvazione SAL negli altri casi.
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