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Con 263 milioni di euro investiti in 42 round, Milano continua a rappresentare l’hub più importante per l’ecosistema italiano dell’innovazione.
L’ecosistema del Venture Capital di Milano è in rapida crescita, guidato principalmente da startup Fintech, Life Sciences e Sustainability. La città ha attratto società di Venture Capital sia italiane che internazionali, anche grazie a un maggiore sostegno da parte delle Istituzioni, come le iniziative di Lombardia Venture, il fondo di fondi finanziato verso la fine del 2022 dal programma regionale FESR 2021-2027 della Regione Lombardia, con fondi europei, costituito presso Finlombarda per sostenere l’accesso al capitale di rischio attraverso interventi di venture capital a favore di startup e scaleup deep tech.
Rispecchiando quanto accade a livello nazionale, pur essendo per numeri e dimensioni ancora indietro rispetto a Londra o Berlino, l’ecosistema milanese dell’innovazione si conferma in testa in Italia, e ha visto la nascita della maggior parte delle startup di successo che hanno completato un mega round negli ultimi 5 anni e di tutti gli unicorni italiani e i mix di competenze industriali e finanziarie della città lo rendono un attore in ascesa nel panorama europeo del Venture Capital
Questo è quanto emerge dal report prodotto da Growth Capital e Italian Tech Alliance “Overview dell’ecosistema milanese dell’innovazione”, presentato oggi a Milano nell’ambito della Milano Digital Week, nel corso di un evento organizzato da Le Village by CA durante il quale sono intervenuti Giuseppe Donvito (Italian Tech Alliance / P101), Giacomo Bider (Growth Capital), Lucrezia Lucotti (360 Capital), Fiammetta Mataloni (Nextalia Ventures), Andrea Riva (Crédit Agricole) e Massimiliano Squillace (Contents).
Nel dettaglio, gli investimenti sono passati dai 349 milioni del 2019 in 91 round d’investimento ai 545 del 2023 in 113 round, mentre nel primo semestre del 2024 sono stati 263 i milioni raccolti in 42 round d’investimento.
Nel secondo trimestre del 2024, le startup milanesi hanno raccolto 33 milioni di euro in 21 round, con il numero di round in linea con il trimestre precedente, mentre l’importo è notevolmente inferiore alla media degli ultimi cinque anni.
Se guardiamo alla tipologia dei round d’investimento, in linea con l’ecosistema italiano nel suo complesso, i Pre-seed e Seed rappresentano il 57% del totale, mentre i Serie B+ totalizzano il 74% dell’ammontare investito. Dei 42 round chiusi nel primo semestre 2024, 13 sono Seed (15 milioni raccolti), 11 Pre-Seed (3 milioni), 7 Serie A (22 milioni), 2 Serie B (43 milioni), 2 Serie C+, 152 milioni a cui vanno aggiunti 7 Bridge round che hanno raccolto in totale 38 milioni.
Nel primo semestre 2024 i cinque migliori round sono stati quelli chiusi da Bending Spoons (144 milioni), Everli (21 milioni), Contents (16,4 milioni), Banca Aidexa (16 milioni) e Casavo (13,7 milioni).
Nel 2019, le startup con sede a Milano catalizzavano il 44% dei round e il 74% degli importi investiti in Italia, percentuali che sono scese rispettivamente al 24 e 39% nel primo semestre 2024. Nel corso degli anni, il resto del Paese ha progressivamente recuperato terreno, testimoniando un generale consolidamento dell’ecosistema a livello nazionale.
Raffrontando le performance dell’ecosistema milanese con alcuni omologhi europei, vediamo una situazione in linea con quella di Madrid (369 milioni raccolti in 45 round) ma decisamente lontana dai 2,9 miliardi raccolto dalle startup parigine in 220 round e dai 6,7 miliardi delle startup londinesi in 1.164 deal. Una situazione che ricalca la situazione a livello nazionale, se raffrontiamo l’ecosistema italiano con quello francese e britannico.
“Quello milanese si conferma come l’ecosistema più solido in Italia, Milano è la città dove nascono le startup di successo e dove sono nati tutti gli unicorni Italiani. Milano è, in sintesi, la capitale dell’innovazione in Italia, commenta Giuseppe Donvito, Presidente di Italian Tech Alliance e Partner di P101. Il dato che vorrei sottolineare è però quello che scaturisce dal confronto tra quello milanese e gli ecosistemi di altre capitali europee, perché fotografa in piccolo che quel accade a livello nazionale, dove abbiamo un ecosistema in fase di crescita e consolidamento, ma che sconta un forte ritardo rispetto agli altri Paesi europei. Per questo come associazione stiamo lavorando insieme alle istituzioni con l’obiettivo di definire nuove norme che consentano tanto all’ecosistema milanese quanto a quello italiano di essere competitivi in Europa”.
“Il venture capital è ciclico: nel 2021 abbiamo assistito a una crescita molto rapida, seguita da un rallentamento nel 2023. Oggi ci troviamo in una fase di “nuova normalità”, caratterizzata da un aumento delle operazioni e condizioni più equilibrate per i founder. In Italia, Milano resta il principale hub tecnologico, ospitando la maggior parte dei fondi VC e delle startup che hanno raccolto i round più significativi. Tuttavia, il resto del Paese sta guadagnando terreno, sia per numero di round che per ammontare investito” commenta Fabio Mondini de Focatiis, Founding Partner di Growth Capital.
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