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Agea, con le istruzioni operative n. 112, interviene fornendo alcuni chiarimenti relativamente al D.M. 5.03.2024 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale 21.05.2024, n. 117) del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze recante “Definizione dei criteri e delle modalità di riparto delle risorse disponibili sul Fondo per la tutela e il rilancio delle filiere apistica, brassicola, della canapa e della frutta a guscio”, Campagna 2024.
Va ricordato, preliminarmente, che le prime istruzioni operative risalgono al 2.09.2024.
Le aziende beneficiarie, infatti, devono essere iscritte al Registro delle Imprese, ossia alla Camera di Commercio e deve risultare presente il codice ATECO agricolo (A.01).
In riferimento ai “Costi standard ritenuti ammissibili per le specie della filiera della frutta a guscio”, il numero di piante indicate ad ettaro è da considerarsi come numero di piante massimo da impiantare e finanziabili.
In merito al numero minimo di piante per fascia indicate in allegato 6 delle Istruzioni Operative 2.09.2024 n. 105, si precisa che nel caso di DOP/IGP il numero di piante minimo per impianto/reimpianto è di 100 piante /ha, ad eccezione del carrubo in cui rimane il limite fissato dall’allegato 6 sopraindicato.
Inoltre, non esiste un limite di età delle piante che si andranno a mettere a dimora.
La perizia tecnica relativa al nuovo impianto/reimpianto è obbligatoria nella fase di domanda di sostegno una volta verificata la manifestazione di interesse per eventuali decurtazioni previste dal D.M. in caso di superamento del massimale previsto. Non sono ammessi i costi di espianto.
Mentre la documentazione attestante utilizzo di materiale vivaistico certificato è obbligatoria nella fase di presentazione della domanda di saldo.
Nel caso di domanda finalizzata solo a manutenzione castagneti e trasformazione boschi in castagneti, la voce “impianto” si riferisce a castagneti “formati” da trasformazione e quindi superfici non censite come castagno da mensa in PCG 2024, mentre la voce “reimpianto” si riferisce a manutenzioni straordinarie e quindi superfici già censite come castagno da mensa in PCG 2024.
In entrambi i casi si consiglia di utilizzare la richiesta del massimale nel caso di attività di Impianto base con Impianto aggiuntivo per scasso e Impianto aggiuntivo per shelter.
Per quanto riguarda l’introduzione e/o l’ammodernamento degli impianti irrigui sono considerati ammissibili anche l’acquisto di strumenti atti alla captazione delle acque esempio: l’acquisto di elettropompa per l’emungimento dell’acqua per uso irriguo; l’acquisto di sensoristica volta a razionalizzare l’uso della risorsa idrica.
La perizia tecnica relativa all’introduzione e/o ammodernamento di impianti irrigui volti alla razionalizzazione nell’utilizzo della risorsa idrica è obbligatoria nella fase di domanda di sostegno una volta verificata la manifestazione di interesse per eventuali decurtazioni previste dal D.M. in caso di superamento del massimale previsto.
In riferimento al post raccolta è ammissibile come spesa tutto ciò che andrebbe a ridurre l’incidenza di malattie parassitarie nel prodotto raccolto, ad esempio, nebulizzatore per trattamenti, smallatrice/sgusciatrice macchinari utili per eliminare mallo e guscio ed evitare il proliferarsi di malattie fungine che andrebbero a intaccare la salubrità del prodotto raccolto. Nella domanda di sostegno deve essere illustrato il processo e fornite spiegazione di come si riduce l’incidenza delle malattie parassitarie.
Nell’applicativo per la manifestazione di interesse gli interventi per la difesa fitoiatrica sono comunicati insieme all’introduzione e/o ammodernamento di impianti irrigui volti alla razionalizzazione nell’utilizzo della risorsa idrica, saranno suddivisi nella domanda di sostegno.
La perizia tecnica relativa all’introduzione di innovazioni nella gestione della difesa fitoiatrica è obbligatoria nella fase di domanda di sostegno una volta verificata la manifestazione di interesse per eventuali decurtazioni previste dal DM in caso di superamento del massimale previsto.
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