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Nella manovra “c’è attenzione ai redditi medio-bassi che avranno una situazione migliore rispetto alla precedente, nessuno avrà una situazione peggiore, quindi non ci saranno nuove tasse, mi dispiace deludere le attese. Ci sarà un’attenzione particolare alla famiglia con un nuovo sistema di calcolo delle detrazioni per favorire quelle numerose e il miglioramento di alcuni istituti introdotti lo scorso anno che rafforziamo, tipo i congedi parentali all’80% che vanno da 2 a 3 mesi”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in conferenza stampa dopo il via libera in Cdm alla Legge di Bilancio e al Piano strutturale di bilancio, spiegando che lunedì prossimo ci sarà un’ulteriore conferenza con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Il cuneo
La legge di bilancio, che vale circa 30 miliardi nel 2025, si concentra sulla proroga del taglio del cuneo fiscale, sanità, sono confermate e potenziate le misure sui congedi parentali, è stata introdotta anche una “Carta per i nuovi nati” che riconosce 1.000 euro ai genitori con ISEE entro i 40 mila euro. Sono ribadite le misure della legge di bilancio 2024 e sono potenziate quelle destinate ai lavoratori pubblici e privati che, pur in età pensionabile, mantengono l’impiego. “C’è un significativo intervento su banche e assicurazioni che io chiamo sacrificio, spero abbiate compreso cosa intendevo quando ho usato questo termine. Penso che facciano bene ad essere cauti, tutti fanno bene ad essere cauti. Era abbastanza nota la vicenda, credo anche interiorizzata dai mercati. Va come è giusto che vada. I pescatori e gli operai sono contenti dopo questa legge di bilancio, qualcosa di meno le banche”. Il titolare del Mef spiega, inoltre, che ieri è stato definito l’accordo con la Commissione per il Piano strutturale di bilancio con estensione a 7 anni, ci sono gli impegni assunti dal governo che ci permettono di fare in quadro di finanza pubblica coerente con la legge di Bilancio che sarà presentata la settimana prossima, credo il 21″.
I conti
Tornando alla manovra, Giorgetti spiega che è stato possibile fare un intervento di questo tipo “grazie al fatto che la gestione prudente e responsabile della finanza pubblica del 2024, ha creato gli spazi di bilancio per rendere strutturali delle misure come, ad esempio, il taglio contributivo che molti credevano fossero una tantum, invece, non solo vengono replicati nel 2025 ma nell’orizzonte temporale restano nell’ordinamento. Circa 18 miliardi derivano da questo tipo di atteggiamento. Il mandato dura 5 anni – osserva -, in questi primi anni abbiamo dato dimostrazione di aver fatto cose non fatte precedentemente, ci siamo concentrati sui redditi medio-bassi, ci concentriamo adesso sulle famiglie e, se le condizioni ce lo permetteranno, faremo tutto ciò che abbiamo promesso, sulle pensioni c’è la rivalutazione. Penso che, rispetto al contesto generale, stiamo facendo bene ma non sono io che devo dare i voti al governo, osservo però i giudizi della comunità internazionale e la diminuzione dello spread. Il giudizio degli elettori è altra cosa, quando ci saranno le elezioni vedremo come si esprimono. La sanità è una delle poche voci di spesa che aumenta, manteniamo invariata la percentuale rispetto al Pil. Ieri in Cdm la delusione era abbastanza diffusa tra i colleghi, credo che quello meno deluso dovrebbe essere Schillaci”.
Il catasto
Poi il ministro assicura che non ci sarà nessuna “stangata” sulle accise e nessun aggiornamento sul catasto. “Sul mitico allineamento, la cosiddetta stangata, non è contenuta in legge di Bilancio, è un impegno europeo che sarà gestito in base alle indicazioni del Parlamento. La vicenda del catasto non è contenuta nella legge di bilancio, è uno degli impegni assunti nel Piano strutturale di bilancio, ovvero non l’aggiornamento delle rendite catastali ma banalmente quanto già previsto per tutti: chi ha usufruito del superbonus deve fare l’aggiornamento e chi non ha mai dichiarato al catasto andremo a vedere se esiste o meno. Non interveniamo se non confermando i provvedimenti dello scorso anno in materia pensionistica, anzi, introduciamo un nuovo e innovativo meccanismo di incentivazione per quanto riguarda coloro che raggiungono l’età del pensionamento pubblico e privato per la permanenza in servizio su base volontaria. Avranno un incentivo significativo sotto l’aspetto fiscale”, conclude.
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