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In Italia, nel 2023, secondo i dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi) dell’Agenzia delle entrate, sono state registrate 710.000 compravendite residenziali e 1.610.994 locazioni, di cui 1.282.487 a uso abitativo. Inoltre, quasi 270.000 acquisti di abitazioni sono stati assistiti da un mutuo ipotecario. E, quando si parla di mutuo, si pensa subito all’assicurazione abbinata, richiesta dalle banche per proteggere il capitale prestato in caso di eventi che possono compromettere il bene immobile o la capacità del mutuatario di restituire il prestito.
Tipologie di assicurazione per la casa e il mutuo: polizze obbligatorie e polizze facoltative
Nel nostro Paese, le principali tipologie di assicurazioni legate ai mutui sono: la polizza incendio e scoppio (che è obbligatoria), la polizza vita (opzionale, che copre l’eventualità che il mutuatario non possa più pagare il mutuo a causa di decesso, invalidità permanente o malattie gravi) e altre polizze protezione mutuo (sempre facoltative per coprire la perdita di reddito, per esempio la perdita del posto di lavoro da parte del mutuatario).
Ne esistono poi di ulteriori e facoltative. Tra queste, “quelle più diffuse sono le coperture sulla responsabilità civile della casa, essendo uno strumento indispensabile per proteggere il bene immobile da qualsiasi tipo di incidente occorso al suo interno a cose e/o persone”, ha dichiarato Claudio Casali, head of operations residential di Savills, che poi ha aggiunto che “tra le tipologie di Rc per la casa, sono sempre più frequenti quelle a tutela dei locatari di proprietà prime e le polizze sottoscritte da proprietari di immobili messi a reddito, come strutture ricettive extralberghiere”.
In Italia, la sensibilità assicurativa è minore rispetto al resto d’Europa, “tuttavia, negli ultimi due anni, il covid e il cambiamento climatico hanno aumentato la sensibilità verso questo tema, in particolare riguardo agli eventi catastrofali (terremoto, alluvioni, grandine, ecc.), fenomeni naturali estremi e inaspettati, che sono diventati purtroppo sempre più frequenti e richiedono quindi delle adeguate forme di tutela”, ha aggiunto Casali. L’ultimo riferimento va, per esempio, alla terza inondazione che ha devastato l’Emilia-Romagna nel giro di un anno e mezzo.
Polizze casa contro i rischi catastrofali: quante abitazioni sono assicurate?
L’Ania stima che il numero di unità abitative assicurate contro i rischi catastrofali al 31 marzo 2024 fosse pari a 2,1 milioni (in crescita dalle circa 600 mila del 2016). “Rapportando questo numero al totale delle abitazioni censite dall’Istat (35,3 milioni) risulterebbe una penetrazione assicurativa, tuttavia, ancora molto contenuta e pari al 5,9%”, ha spiegato Antonio Esposito, amministratore delegato di AssicuraRe.
Da rilevare una curiosità: “La marcata propensione alla sottoscrizione di polizze casa nelle città non capoluogo rispetto ai capoluoghi e alle grandi città, probabilmente per effetto di una maggiore propensione a tutelare abitazioni singole piuttosto che appartamenti in grandi condomini”, ha spiegato Giuseppe Rizzo, consigliere delegato di Asfalia Prime Broker, che ha segnalato un intensificarsi, negli ultimi anni, di richieste di emissioni di “polizze abitazione in generale, avvalendosi di compagnie assicurative online, come: Prima, Zurich Connect, Genertel e Quixa”.
Assicurazione per immobili di lusso: coperture aggiuntive
Qual è la situazione per gli immobili di lusso? Per case di lusso, le assicurazioni tendono a includere protezioni aggiuntive, come la copertura per opere d’arte o oggetti di valore. Inoltre, è possibile aggiungere garanzie per case affittate, che includono danni causati dagli inquilini.
“La clientela che acquista immobili di lusso è in percentuale anche clientela con un livello culturale medio-alto, ciò facilita la consapevolezza che i rischi che circondano il patrimonio immobiliare possono essere trasferiti a un assicuratore e ciò aumenta la propensione all’acquisto di coperture assicurative”, ha spiegato Esposito.
“Il vantaggio di avere una polizza che vada al di là delle coperture tradizionali è strettamente legato alla tipologia di beni che vengono custoditi nell’immobile e alle coperture aggiuntive legate a utilizzi specifici del bene (vedi locazione breve), per quanto riguarda soprattutto la Rc per gli ospiti che è altamente consigliata se non fornita dall’operatore che gestisce l’immobile”, ha poi aggiunto Emiliano di Bartolo, amministratore delegato di G-Rent.
Come funziona la valutazione dei beni per le polizze assicurative?
“Solitamente viene fatta una stima da un perito incaricato dalla compagnia assicurativa che cataloga tutti i beni e ne stabilisce un valore. In caso di sinistro (furto o danneggiamento) la polizza verrà attivata e al netto di una franchigia (che dipende dal costo della polizza) il proprietario verrà rimborsato. Alcuni beni di grande valore hanno poi polizze dedicate (opere d’arte, arredi o complementi da collezione): chiaramente anche in questo caso ci sono operatori specializzati che ne stabiliscono il valore e ne determinano la copertura”, ha proseguito di Bartolo.
Ci sono, infatti, compagnie specializzate nell’assicurazione di immobili di lusso e dimore storiche con estensione al contenuto di elevato pregio. “La principale caratteristica sta nel fatto che i sottoscrittori mettono a disposizione le proprie reti di expertise per supportare i proponenti nella corretta stima dei propri beni, che si tratti di fabbricati e/o collezioni private. Pertanto la maggior parte di questi prodotti assicurativi si basa sulla “stima accettata”, ovvero una clausola che prevede un accordo tra l’assicuratore e l’assicurato, sul preciso valore da attribuire ai beni assicurati. In caso di sinistro, la quantificazione del danno è già immediatamente definibile sulla base dei valori concordati. Ciò dà maggior sicurezza agli assicurati e tempi più rapidi nella liquidazione dei sinistri”, è poi entrato più nel dettaglio Rizzo.
Il consigliere delegato di Asfalia Prime Broker, ha poi precisato che “la stima è fondamentale per la valutazione delle parti di fabbricato di maggior pregio e/o valore artistico e soprattutto per la valutazione dei singoli beni che costituiscono le collezioni private quali a titolo esemplificativo: quadri, arazzi, gioielli, statue, strumenti musicali, porcellane, orologi, armi antiche, armature, numismatica, filatelia, etc. Per le collezioni esistono poi apposite polizze dedicate, denominate “Fine art” che offrono coperture all risk”.
Il costo medio di un’assicurazione casa
“È difficile dare una risposta a questa domanda, in quanto il premio di polizza è soggetto a diverse variabili quali: il tipo di immobile, la sua grandezza, la posizione, il valore assicurato, la tipologia, il numero di garanzie scelte dal cliente (per esempio, l’inclusione o meno degli eventi atmosferici, alluvione, terremoto, etc.), le franchigie, il massimale Rct (ossia Responsabilità civile terzi, ndr)”, ha risposto Rizzo.
Esposito ha poi cercato di quantificare un costo finale: “La garanzia Rc del capofamiglia ha un costo medio di 100 euro l’anno, mentre la garanzia incendio con le coperture accessorie (fenomeno elettrico, atmosferico, sociopolitici, acqua condotta, spese di ricerca e riparazione del danno e altre) è di circa 0,65 euro pro mille, per cui assicurare un immobile del valore di ricostruzione di 1 milione di euro a Roma ha un costo di circa 650 l’anno – ha detto – La garanzia furto, invece, costa mediamente 20 euro pro mille (quindi, assicurare a Roma 10.000 euro, ha un costo di € 200 l’anno), mentre le polizze sugli immobili di lusso sono caratterizzate da un costo che nella maggior parte del premio è proprio legato al rischio furto, portando il costo complessivo mediamente anche a oltre 1.500 €/annui”.
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