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Chi ha comprato casa o è in procinto dell’acquisto deve conoscere il Bonus da 950 euro da richiedere senza ISEE.
Potrebbero sembrare una goccia nell’oceano considerando l’ingente spesa per l’acquisto di una casa ma si tratta comunque di 950 euro risparmiati da utilizzare per arredare casa o coprire la rata del mutuo.
I Bonus rappresentano occasioni di risparmio più o meno grandi da cogliere al volo. Potrebbero sparire da un momento all’altro oppure essere modificati riducendo la platea dei beneficiari. Significa che non bisogna perdere tempo nella richiesta dell’agevolazione e informarsi subito su quali misure si possono richiedere. La lista è lunga e varia. Tra i Bonus più importanti citiamo quelli edili che permettono di recuperare in parte la spesa di ristrutturazione, recupero, riqualificazione energetica dell’abitazione.
Non sappiamo se nel 2025 continueranno ad essere attivi o se ci saranno ma sotto altro aspetto. Giorgia Meloni ha parlato di addio ai Bonus a pioggia e si temono cambiamenti radicali. Tra le agevolazioni più importanti anche quelle per comprare casa. Parliamo di somme ingenti che mettono a dura prova le famiglie che intendono acquistare un immobile. Per chi ci è riuscito o firmerà il rogito a breve è previsto un Bonus che vale fino a 950 euro e non richiede l’ISEE.
Come ottenere un rimborso spese da 950 euro per l’acquisto di un immobile
Le spese legate all’acquisto di un immobile sono tante e onerose. Pensiamo alla provvigione dell’agente immobiliare dalla percentuale variabile tra il 2 e il 5%. Per una casa del valore di 200 mila euro, ad esempio, la provvigione minima verrebbe a costare 4 mila euro mentre quella massima 10 mila. Una cifra molto alta che si può portare in detrazione se riguarda l’acquisto dell’abitazione principale.
La detrazione, però, sarà applicata su una soglia massima di 1.000 euro riuscendo ad ottenere indietro, dunque, 190 euro al massimo. Un piccolo risparmio che si può sommare a quello garantito sul compenso del notaio. Altra spesa obbligatoria e costosa ma senza una tariffa fissa. La stima è di importi tra 2 mila e 5 mila euro che si possono portare in detrazione in dichiarazione dei redditi. L’aliquota è del 19% con tetto massimo di 4 mila euro. Significa che lo sconto più alto può arrivare a 760 euro.
Inclusa c’è la detrazione per gli interessi passivi del mutuo corrisposti all’Istituto di credito in merito all’acquisto dell’abitazione principale. Anche in questo caso l’onere massimo è di 4 mila euro con conseguente diminuzione IRPEF di 760 euro l’anno. Ecco che sommando il risparmio di 190 euro del primo aiuto e quello di 760 euro si arriva ad un totale di 950 euro portando in detrazione le spese 2023 nel 740 2024 e del 2024 nella dichiarazione 2025.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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