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L’emergenza granchio blu si fa ancora sentire. E lunedì si è tenuto un importante incontro tra l’assessore regionale alla Pesca Cristiano Corazzari, insieme al direttore dell’Ufficio pesca della Regione Giuseppe Cherubini, e i rappresentanti di alcune tra le più rilevanti aziende venete ed emiliane operanti nella depurazione e commercializzazione di molluschi, nella sala consiliare del Comune di Porto Viro messa a disposizione dal vicesindaco di Porto Viro Thomas Giacon, sempre attento alle problematiche del settore, presente insieme al consigliere comunale con delega alla pesca Marino Tessarin.
Tra le aziende presenti, oltre al Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine, Bonapesca, Consorzio Pescatori di Goro, Costamar, Dituri, Finittica, Goro Pesca, Ittica Allevamenti Ca’ Pellestrina, Ittica Luciani, L’Acquachiara, L’Acquaviva, Reamar, Vivimar e Za-mar. L’emergenza granchio blu che ha provocato una significativa riduzione della tradizionale produzione locale, ha avuto un’importante ricaduta anche sulle aziende che depurano e commercializzano il mollusco, che di fatto si trovano a non avere rifornimenti locali, dovendo rivolgersi necessariamente ad approvvigionamenti esteri.
Questo ha spinto i portatori di interesse a richiedere questo incontro per discutere delle sfide legate all’importazione di vongole veraci da altri Paesi europei, unica alternativa percorribile per garantire continuità operativa agli operatori di questo settore. “Durante l’incontro, è stata discussa l’applicazione del Regolamento Ue 2019/1241, entrato in vigore il 25 luglio 2019, che stabilisce misure tecniche per la conservazione delle risorse della pesca e la protezione degli ecosistemi marini – spiega Giacon – In particolare, il regolamento definisce una taglia minima di riferimento per la conservazione di 3,5 centimetri per la vongola verace. A causa delle condizioni produttive nelle lagune estere di approvvigionamento e delle differenze normative e di controllo nelle aree di raccolta del prodotto, non vengono effettuati controlli a monte sufficienti per garantire la conformità dimensionale delle vongole”.
Di conseguenza, il prodotto che arriva in Italia risulta spesso non conforme, esponendo di fatto le nostre aziende a pesanti sanzioni amministrative che mettono a rischio la loro stessa sopravvivenza. I centri di depurazione hanno espresso la necessità di poter verificare, all’ingresso dei prodotti acquistati dall’estero – continua Giacon – la conformità in termini di taglia attraverso la vagliatura. Questo consentirebbe di respingere e/o immettere in aree di produzione i lotti non conformi per dimensione, evitando che la semplice detenzione di prodotti sottodimensionati sia motivo di pesanti sanzioni”.
Questa situazione sta mettendo a grave rischio la sopravvivenza delle aziende che si occupano di depurazione e commercio di molluschi, con la conseguente minaccia di perdita di posti di lavoro nel settore.
L’assessore Corazzari ha ascoltato attentamente le istanze presentate, manifestando disponibilità ad approfondire la normativa che disciplina l’importazione e la commercializzazione di tali molluschi. Ha inoltre espresso l’intenzione di collaborare con le autorità competenti per individuare soluzioni operative che permettano ai centri di depurazione di effettuare i controlli necessari all’ingresso, nel pieno rispetto delle normative vigenti.
“Gli operatori del settore auspicano che l’incontro possa avviare un dialogo costruttivo per definire modalità operative e linee guida specifiche. L’obiettivo comune è garantire la prosecuzione delle attività aziendali, salvaguardando i posti di lavoro e contribuendo al superamento delle attuali difficoltà che interessano il territorio”, conclude Giacon.
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