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Borse 30 ottobre|Europa in rosso in attesa del voto Usa: Milano peggiora a -1,2%, pesa il dato sul Pil #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


 In profondo rosso Campari che ha ceduto il 17,8%, dopo i conti deludenti e il taglio del target price da parte di alcune banche d’affari. Pesante Stellantis -1,65%, Prysmian -3,42%

Piazza Affari chiude la seduta in netto calo, in linea con le altre borse europee, nonostante il dato sopra le attese del Pil dell’Eurozona. Mentre Wall Street ha invertito la rotta e vede tutti gli indici in rialzo, in attesa dei conti delle bigh tech. Gli investitori guardano anche al meeting della Fed della prossima settimana e, soprattutto, alle elezioni americane di martedì 5 novembre. L’indice Ftse Mib è arretrato dell’1,21%a 34.502 punti. A Londra l’indice Ftse 100 perde lo 0,73% a 8.159,80 punti, a Francoforte il Dax cede l’1,13% a 19.262,65 punti e a Parigi il Cac40 l’1,10% a 7.428,36 punti.

I listini

In profondo rosso Campari che ha ceduto il 17,8%, dopo i conti deludenti pubblicati ieri e il taglio del target price da parte di alcune banche d’affari. Pesante Stellantis -1,65%, Prysmian -3,42%. Amplifon ha lasciato sul terreno il 4,56%, dopo la presentazione dei conti non convince gli investitori. Tra le poche blue chip positive in una seduta di vendite a Piazza Affari dove a dominare sono i realizzi causati anche dalle trimestrali inferiori alle attese, ci sono le azioni Leonardo +1,32%, Pirelli +0,63%, Bper +0,21%, Saipem +0.09%. In calo Intesa -0,63% e Unicredit -0,1%. Tra gli energetici Eni -0,31% e Enel -0,8%. 




















































Pil sotto le attese

Complici i dati deludenti sul Pil italiano, lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi chiude a 125 punti, in lieve crescita rispetto ai 123,4 dell’apertura di questa mattina. Il rendimento dei titoli di Stato decennali si attesta al 3,63%. Qui lo spread in chiusura.

Valute

Quanto al mercato valutario l’euro guadagna terreno sul biglietto verde e chiude in rialzo sopra quota 1,08 dollari, in seguito ai dati sulla crescita inaspettatamente forti dall’Eurozona e all’aumento dell’inflazione in Germania, che hanno portato gli investitori a ridurre le aspettative di tagli dei tassi della Bce. La moneta unica passa di mano a 1,0861 dollari (+0,39%) e 162,27 yen (+0,22%). In calo il cambio dollaro/yen a 153,13 (-0,14%).

30 ottobre 2024 ( modifica il 30 ottobre 2024 | 19:48)

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