Trasporto illegale di rifiuti: 4 denunciati a Roma #finsubito prestito immediato

In giro per le strade di Roma con i cassoni dei camion pieni di calcinacci e senza autorizzazioni. Sono quattro le persone denunciate negli ultimi giorni per trasporto illegale di rifiuti scoperti alla guida dei mezzi dalla zona delle Terme di Caracalla all’Appia passando per San Giovanni e Tor Pagnotta. E’ scattato così anche il sequestro dei mezzi: autocarri utilizzati per il trasporto illegale di rifiuti, in molti casi speciali e anche pericolosi.

Roma, trasporto illegale di rifiuti e patente falsa

Ultimo intervento nel pomeriggio di ieri martedì 29 ottobre sulla via Ardeatina, altezza Tor Pagnotta dove una pattuglia del Gpit (Gruppo pronto intervento traffico) della polizia locale ha fermato un furgone che trasportava calcinacci. L’uomo alla guida, un cittadino di nazionalità nigeriana di 39 anni, non solo non aveva i titoli al trasporto di rifiuti speciali, ma è risultato inoltre in possesso di una patente falsa.

Al termine degli accertamenti di rito, il conducente è stato denunciato per uso di documenti falsi. Inoltre a carico suo e della ditta proprietaria del camion, sono state elevate sanzioni per oltre 8mila euro. Il mezzo è stato sottoposto a fermo amministrativo e sospeso dalla circolazione.

Controlli anche a Caracalla, San Giovanni e sull’Appia: 4 denunciati in pochi giorni

Nei giorni scorsi, durante tale attività di controllo sempre i caschi bianchi del Gpit, hanno individuato e fermato, nella zona Terme di Caracalla, un autocarro Mercedes che trasportava ben 2 metri cubi di calcinacci senza alcun tipo di autorizzazione. Oltre al sequestro del mezzo, a carico del conducente, un uomo italiano di 54 anni, è scattata immediatamente la denuncia per trasporto abusivo di rifiuti.

Interventi simili si sono registrati anche in zona San Giovanni e sulla via Appia Nuova, dove sempre alcune pattuglie del Gpit hanno fermato e denunciato i conducenti di due furgoni utilizzati per trasportare in maniera illecita ingenti quantitativi di materiali edili e scarti di cantiere, in violazione di quanto previsto dalla normativa ambientale