Shell fa una fortuna con gas e petrolio, meno con le rinnovabili #finsubito prestito immediato

Shell continua a registrare profitti miliardari grazie alle attività nel settore del gas e del petrolio, nonostante la diminuzione del prezzo del greggio. Nel terzo trimestre di quest’anno, l’azienda ha ottenuto un utile di 6 miliardi di dollari, circa 200 milioni in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ancora una volta, buona parte di questi profitti viene destinata agli azionisti: Shell ha stanziato 3,5 miliardi di dollari per riacquistare azioni proprie, facendo salire a 23 miliardi di dollari il totale distribuito ai soci solo nel corso dell’ultimo anno.

Se da un lato il business tradizionale di Shell continua a generare grandi profitti, dall’altro le sue attività sostenibili – che includono energia eolica, solare e produzione di idrogeno – hanno registrato una perdita di 162 milioni di euro. Nonostante le difficoltà nel settore green, Shell ha ribadito il proprio impegno verso la riduzione delle emissioni di CO2, e ha annunciato un piano di espansione delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici, puntando a raggiungere 200.000 colonnine entro il 2030, rispetto alle attuali 54.000.

Shell, una delle più grandi aziende europee per fatturato, si trova a dover bilanciare il tradizionale focus sui combustibili fossili con l’aumento della pressione pubblica e normativa per la transizione energetica. Gli investimenti nei settori delle energie rinnovabili restano però un’incognita dal punto di vista della redditività, sollevando interrogativi sul futuro sostenibile della multinazionale, tra necessità di innovazione e il consolidamento dei guadagni attuali per gli azionisti.