37enne deve restare in carcere #finsubito prestito immediato

Un 37enne di Caserta ha visto il suo ricorso respinto dalla Corte di Cassazione in seguito alla condanna emessa dalla Corte d’Appello di Napoli il 20 febbraio 2024. La sentenza conferma la pena di un anno, due mesi e dieci giorni di reclusione per l’uomo, dichiarato colpevole di violazioni in materia di sostanze stupefacenti, secondo quanto previsto dagli articoli 75, comma 2, del decreto legislativo 159/2011 e 20 della legge 110/1975, oltre che dell’articolo 612 del codice penale.

L’imputato aveva presentato ricorso, chiedendo la sostituzione della pena detentiva con una misura alternativa come la detenzione domiciliare. Il legale ha sottolineato presunte violazioni di legge e carenze motivazionali nella decisione della Corte d’Appello, la quale aveva rifiutato tale beneficio basandosi sui precedenti penali dell’imputato e sulla sua recidiva. Tuttavia, il ricorso è stato ritenuto inammissibile dai giudici della Cassazione.

La Corte di Appello aveva motivato il rigetto osservando che il 37enne, nonostante l’applicazione di precedenti misure alternative alla detenzione, aveva continuato a delinquere, rendendo impossibile un giudizio positivo sulla sua predisposizione a rispettare le prescrizioni di una misura alternativa. La Corte di Cassazione ha confermato tale posizione, dichiarando che la capacità a delinquere dell’imputato, valutata in base ai criteri dell’articolo 133 del codice penale, rende inadeguato ogni beneficio in questo caso.

Con la decisione del 10 ottobre 2024, la Corte ha inoltre disposto che il cittadino casertano debba sostenere le spese processuali e versare una somma di 3.000 euro alla Cassa delle ammende.