L’Italia “a rate”: aumentano i prestiti ispirati dalla prudenza #finsubito prestito immediato

Attualità

di Angelo Vitale – 11 Novembre 2024

Nei primi 9 mesi del 2024 le richieste di prestiti da parte delle famiglie hanno sì registrato una leggera contrazione pari al -1,1% ma l’importo medio dei finanziamenti richiesti si attesta a 9.260 euro, con un aumento del 9,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. Numeri che, a sentire il Barometro Crif, fatto salvo l’effetto rimbalzo del 2021 dopo i mesi di fase acuta della pandemia, indicano che le richieste di finanziamento si sono via via stabilizzate alternando fasi moderatamente espansive con altre più restrittive riguardo alla previsione di spesa delle famiglie.

I prestiti personali crescono del 10,3%. E dinamica speculare per i prestiti finalizzati, che si contraggono del 10,3%, mentre l’importo medio cresce a doppia cifra del +14,0% con un valore di 6.718 euro).

“Il comparto dei prestiti sta registrando una crescita moderata e talvolta faticosa – spiega Simone Capecchi di Crif -. Tuttavia, l’innovazione tecnologica e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale restano un volano imprescindibile per un cambio di passo in un mercato in rapida trasformazione. La digitalizzazione dei processi e dei canali di erogazione è infatti essenziale per ottimizzare le operazioni e, in alcune aree, ridurre i tempi di gestione, permettendo agli operatori di mantenere la competitività. Infatti, sono proprio i player non tradizionali a farsi sempre più spazio sul mercato, proprio in virtù di un modello di business agile e altamente digitalizzato”.

Prudenza emerge pure dall’analisi delle diverse tipologie di finanziamento: il 65,4% delle richieste di prestiti finalizzati presenta importi al di sotto dei 5mila euro e la stessa classe d’importo risulta la preferita anche per i prestiti personali con il 32,0% del totale. Mentre una domanda su tre richiede piani di rimborso superiori ai 5 anni, con una quota pari al 30,0% del totale. insomma, le famiglie sono ispirate ad un un comportamento di cautela per non appesantire troppo il bilancio mensile con uscite fisse.

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