Viaggio ad Arezzo: Petrarca, Vasari e il bosco illuminato da 640mila led #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Il mix tra la bellezza architettonica, il patrimonio artistico e i luoghi dei talenti immortali che ad Arezzo sono nati, oppure ci hanno vissuto e lavorato – da Petrarca a Piero della Francesca – è qualcosa di travolgente. Difficile suggerire in quale ordine esplorare questo paese delle meraviglie: alcuni vi suggeriranno di iniziare dal Duomo, con la sua imponenza che quasi mette in soggezione, o da Casa Petrarca, che è un po’ un tuffo nella Toscana del Trecento. Impossibile poi, in questo 2024, non lasciarsi conquistare da un altro grande artista e intellettuale aretino: Giorgio Vasari, di cui quest’anno si celebrano i 450 dalla morte con un ricchissimo programma di eventi, il cui culmine è la mostra Vasari. Il teatro delle virtù, con oltre 100 capolavori tra inediti, opere monumentali e prestiti da Met, Louvre, Uffizi e Albertina (fino al 2 febbraio 2025 presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea e l’ex Chiesa di Sant’Ignazio). 

E in vista delle festività, la città toscana diventa, se possibile, ancora più luccicante: merito di Arezzo Città del Natale, rassegna di appuntamenti che coinvolge, da qui all’Epifania, i luoghi clou della città, da Piazza Grande (dove si può bighellonare su e giù per mercatini, questi allestiti fino al 29 dicembre; nella foto sopra) alla scenografica Fortezza Medicea, e poi su fino al “Prato”, la grande area verde che domina la città e che, per l’occasione, ospita una delle istallazioni luminose grandi d’Italia (il Bosco delle emozioni) con oltre 640mila luci led. Volete godervela ancora di più? Scegliete una trattoria e assaggiate un piatto di grifi all’aretina (stufato a base di testina di vitella): anche questo, un vero spettacolo (discoverarezzo.com).