Eroina letale, alla sbarra un 40enne di Piansano #finsubito prestito immediato

Avrebbe ceduto una dose letale di eroina a un infermiere 39enne di Piansano trovato senza vita in casa all’alba del 26 febbraio 2018. A processo finì un 40enne della stessa zona che si ritrova ancora al cospetto del giudice monocratico del tribunale di Viterbo, Jacopo Rocchi, con l’accusa di morte in conseguenza di altro reato.

Eroina letale, alla sbarra un 40enne di Piansano

L’imputato, difeso dall’avvocato Fausto Barili, si sottoporrà alle domande delle parti nei primi mesi del 2025. Il 39enne originario di Orvieto fu rinvenuto esanime in un’abitazione di via Maternum. Una volta scattato l’allarme, i sanitari del 118 si precipitarono sul posto, ma non poterono far altro che constatare il decesso dell’uomo. Con loro anche i carabinieri di Piansano, che dopo aver eseguito i rilievi indagarono sulla dinamica dei fatti e sulla morte del giovane infermiere, la cui salma venne trasferita nella camera mortuaria dell’ospedale di Belcolle e messa a disposizione della magistratura.

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La vittima morì di overdose

Gli investigatori in un primo momento non esclusero alcuna tesi, considerando che sul corpo del 39enne non sarebbero stati travati segni di eventuali colluttazioni o di violenze. In seguito, attraverso le verifiche che portarono a stabilire la morte per overdose e gli elementi raccolti, gli inquirenti risalirono al presunto pusher che avrebbe consegnato all’infermiere il quantitativo mortale di eroina, che negli ultimi anni è tornata in voga e continua a mietere vittime.

Eroina tagliata male in circolazione

Nella lunga lista di decessi per abuso di “roba” potrebbero rientrare due casi sospetti più recenti che si sarebbero verificati nella Tuscia e sui quali sta indagando la Procura guidata dal procuratore Paolo Auriemma. Gli inquirenti, che in questi giorni stanno passando al setaccio due tragiche scomparse che si sarebbero susseguite a distanza di poche ore l’una dall’altra, ipotizzano che in questo periodo sia stata messa sul mercato una partita di eroina tagliata male, che se inoculata potrebbe non lasciare alcuno scampo a chi ne facesse uso.

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