Luis, dal Messico per tifare il Venezia alla partita contro il Lecce: volo pagato dagli ultras #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

È atterrato a Tessera venerdì in piena notte, con due ore di ritardo sulla tabella di marcia, quando l’orologio segnava mezzanotte e mezza. Un volo intercontinentale da Città del Messico a Venezia, con scalo ad Amsterdam e arrivo all’aeroporto Marco Polo con vista sulla laguna. Per la prima volta Luis Hugo Gomez, messicano di 32 anni, coronerà il suo sogno e avrà l’opportunità di vedere il suo amato Venezia Calcio dal vivo allo stadio Penzo, lunedì sera, contro il Lecce. Dopo essersi abbonato per due anni di fila senza poter assistere alle partite casalinghe come puro atto di fede nei confronti del club, una colletta messa insieme dai tifosi della Curva Sud, ha portato Gomez ad assaporare Venezia come una vera star.

Incontro con la squadra e visita in città

All’aeroporto lo attendevano in tanti. Al suo arrivo sono cominciati i selfie, scattati a raffica e postati sulla sua bacheca Facebook: «Mi piacerebbe incontrare Joel Pohjanpalo», ha detto nel momento in cui ha varcato la soglia dell’aeroporto veneziano. Desiderio esaudito venerdì pomeriggio, quando Gomez ha incontrato il capitano arancioneroverde a Ca’ Venezia e tutta la squadra al completo, che ha voluto stringergli la mano e donargli una maglia autografata con il numero 20. Tempo di quattro chiacchiere e di uno scatto con il calciatore finlandese in ciabatte e poi il tour è proseguito. Una full immersion di Venezia che si concluderà, fra un bacaro, una visita al centro sportivo e ai luoghi tipici della città, con lo scontro salvezza di dopodomani. Gomez seguirà la partita in curva, assieme ai suoi tanti amici, che ne hanno sostenuto la fede permettendogli di raccogliere gli 836 euro necessari ad acquistare il biglietto aereo che lo ha portato a Venezia: «Se un terzo dei veneziani amassero questa città e questa squadra quanto la ama Luis Hugo Gómez — è stato il commento entusiasta del tifoso Davide Turco — saremmo in Champions League».

Un segno del destino

Il suo account social, dopo l’arrivo delle prime foto, è stato subissato di richieste di amicizia e Gomez si è fatto immortalare in diversi luoghi della città, a spasso a notte fonda per le calli con la sciarpa del Venezia messa ben in evidenza e pronto a toccare con mano la sua fede. Luis è originario di Leòn, città che ha come simbolo il leone, proprio come la Serenissima. Sembra un segno del destino. Certo è che il giovane messicano, fin da piccolo, ha sostenuto i colori arancioneroverdi. Una passione sconfinata, che ha fatto nascere un gruppo spontaneo chiamato «Fondi per Luis in Laguna», nato su Facebook e Messenger grazie a un’ idea del tifoso veneziano Dario e capace di raccogliere la cifra necessaria a far arrivare il sostenitore messicano in Italia.

«Un sogno che si avvera»

Luis non si era mai mosso dal Messico, ma per quattro giorni si tufferà a capofitto nella straordinaria atmosfera veneziana, fino al momento clou di lunedì sera. Il club Alta Marea guidato da Franco Vianello Moro e con 200 iscritti, ha annunciato il conferimento a Luis della tessera onoraria: «La mia passione per il Venezia — ha raccontato Gomez — risale al 1998-1999, quando vidi in tv Venezia-Inter. All’epoca ero un grande fan di Ronaldo, il Fenomeno, che giocava nell’Inter, ma il Venezia vinse 3-1 con i gol di Maniero, Volpi e del mitico Recoba. Fu uno spettacolo incredibile, sia per l’azione in campo che per i colori sugli spalti. Da quel giorno ho sempre tifato Venezia».
«Ho sempre sognato di venire a Venezia — ha concluso sorridendo — anche se la conoscevo sino ad oggi solo attraverso foto e video. Adesso che sono qui, non potevo desiderare di meglio che vedere il Venezia giocare nello stadio sull’acqua. È un sogno che si è finalmente avverato. Grazie a tutti quelli che l’hanno reso possibile».

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