Asl Toscana Nord Ovest, firmato il contratto integrativo #finsubito prestito immediato

Soddisfazione da parte della Fp Cgil per la firma del nuovo contratto integrativo aziendale che riguarda infermieri, oss, tecnici sanitari, amministrativi, operatori tecnici e assistenti sociali dell’Asl Toscana nord ovest. Si tratta di un’intesa che destina un finanziamento di oltre 2,4 milioni di euro (450mila in più rispetto all’anno precedente) che garantirà ulteriori e maggiori progressioni in favore dei lavoratori. L’accordo infatti prevede un finanziamento e la costituzione di tavoli di contrattazione per riconoscere una maggiore indennità in favore dei lavoratori (su questo argomento previsti confronti in dicembre). “Inoltre – spiegano da Fp Cgil – sono garantite, come avevamo richiesto, maggiori progressioni verticali tra le diverse aree rispetto al numero dell’accordo dello scorso anno (non firmato da noi): progressioni che garantiranno un ulteriore sviluppo di riconoscimento economico e professionale ad oltre 220 lavoratori. Lo sviluppo sarà garantito anche attraverso la costituzione dei professional (nuove figure professionali previste dal contratto)”.

Fp Cgil: “Continueremo a lottare per evidenziare la carenza di personale e per chiedere nuove risorse”

“Il percorso che ci ha portato a firmare il contratto – proseguono il sindacato in una nota a firma di Simone Assirelli (segreteria Fp-Cgil provincia di Livorno) e le rsu Fp-Cgil Andrea Rizzini, Ilaria Dionisi, Marusca Guarguaglini, Valentina Mosconi, Michela Lepri, Claudio Ciampi e Raffaella Bencini – è stato caratterizzato da una forte dialettica a tratti anche aspra, ma sostenuta sempre dal principio di un’equa distribuzione fra i lavoratori, rigettando ogni ipotesi di dare tanto a pochi e poco a tanti e dalla necessità di garantire in breve tempo le progressioni orizzontali a tutti i lavoratori”.

Quello raggiunto secondo Fp Cgil “è un ottimo accordo”. “La mobilitazione che ci ha portato anche allo sciopero generale – proseguono – comunque non si ferma: continueremo a lottare per evidenziare la carenza di personale, un finanziamento inadeguato per il rinnovo del contratto nazionale (dove è previsto solo un aumento del 5,78 % a fronte di una inflazione reale di oltre il 17 %) e per chiedere maggiori risorse per il sistema sanitario pubblico”. In molti secondo Fp Cgil “si sono dimenticati di come ed in quali condizioni i lavoratori del servizio sanitario pubblico hanno garantito i servizi nel periodo covid e come essi continuino attualmente a garantirli saltando i riposi, le ferie e lavorando in organico ridotto. La mancanza di personale sta infatti rendendo sempre più difficoltoso il lavoro all’interno degli ospedali e dei servizi territoriali”.