Sono in crescita di circa il 9% le immatricolazioni ai corsi di laurea triennale e a ciclo unico dell’Università di Siena, che alla stessa data del 2 dicembre sono passate dalle 2.882 dello scorso anno accademico alle 3.136 di quello in corso. Questo aumento riporta le immatricolazioni sui numeri del 2020/2021, con dati superiori sia al 2021/2022 (3.053 immatricolati), sia al 2022/2023 (2.981 immatricolati), sia appunto al 2023/2024 (2.882 immatricolati).
Sommando anche gli iscritti al primo anno dei corsi di laurea magistrale, sempre alla data del 2 dicembre, si raggiunge la cifra di 4.065, con una crescita complessiva del 10,5% rispetto al dato dello scorso anno. Per quanto riguarda il primo anno delle lauree magistrali, gli iscritti sono 929 rispetto ai 797 del 2023/2024 e anche qui il numero è superiore agli ultimi anni.
Occorre considerare, inoltre, che quest’anno è particolarmente elevato il numero degli studenti prenotati, quelli cioè che hanno avviato la procedura di immatricolazione on line senza averla ancora completata, e questo potrebbe far crescere ulteriormente il risultato definitivo. A oggi per i corsi di laurea triennale e a ciclo unico sono 172 le studentesse e gli studenti prenotate/i e per quelli dei corsi di laurea magistrale sono 110.
Ottime notizie derivano anche dall’analisi della distribuzione geografica degli immatricolati triennali e a ciclo unico, così come delle aree disciplinari che caratterizzano l’Ateneo senese.
Nel primo caso, si evidenzia una crescita in tutte le aree del Paese, tranne che nel nord.
Significativo, anche se su numeri abbastanza contenuti, è l’aumento che riguarda Sicilia e Sardegna (+34,8%) e buono il dato relativo al sud (+2,1%). La grande maggioranza delle immatricolazioni proviene dal centro Italia, con una crescita del 9% rispetto allo scorso anno (da 2.312 a 2.520 immatricolati) e buoni risultati per Umbria (+25%) e Lazio (+12%). Anche in Toscana le immatricolazioni aumentano del 9% e si concentrano nei tradizionali bacini provinciali: Siena (983 immatricolati e +5,5%), Arezzo (532 e +37,5%) e Grosseto (471 e +7,5%).
Questa tendenza è sostanzialmente confermata per i corsi di laurea magistrale, con un saldo positivo per la Toscana (404 immatricolati e +18,5%), suddiviso soprattutto tra le province di Siena (193 e +19%), Arezzo (68 e -4,2%) e Grosseto (59 e +63,9%), con un’ottima performance anche per Firenze (58 e +70,6%).
Sono in crescita, infine, tutte le aree disciplinari dell’Università di Siena. Per quanto riguarda triennali e cicli unici, i numeri indicano 894 immatricolati per Lettere, Storia, Filosofia e Arti (+3,5% rispetto allo scorso anno), 796 per Economia, Giurisprudenza e Scienze Politiche (+19,5%), 754 per Scienze Biomediche e Mediche (+9,3%) e 692 per Scienze Sperimentali (+4,5%). Stesso trend per le magistrali, con Lettere, Storia, Filosofia e Arti a +16,6% rispetto all’anno passato; Economia, Giurisprudenza e Scienze Politiche a +19,8%; Scienze Biomediche e Mediche a +4,9%; Scienze
Sperimentali a +25%.
Per i corsi di laurea triennale e a ciclo unico, la cui scadenza era fissata al 4 novembre, sarà possibile immatricolarsi fino al 20 dicembre con il pagamento di un contributo per ritardata iscrizione.
Per le iscrizioni al primo anno dei corsi di laurea magistrale la scadenza è fissata al 20 dicembre, senza pagamenti aggiuntivi.
“I dati sulle immatricolazioni ai corsi di laurea triennale e a ciclo unico e sulle iscrizioni al primo anno dei corsi di laurea magistrale – ha commentato il Rettore Roberto Di Pietra – sono ottimi considerati da tutti i punti di vista. A oggi abbiamo già più di 4.000 nuove studentesse e studenti, con un aumento di circa 400 unità rispetto alla stessa data dello scorso anno, che diventano oltre 600 se consideriamo i prenotati. Per le triennali e i cicli unici cresciamo di 9 punti percentuali e per le magistrali, che hanno numeri ancora provvisori, del 16,6%. Dopo alcuni anni di calo, l’Università di Siena torna a crescere con decisione e lo fa in modo uniforme, comprendendo tutte le aree disciplinari e molti dipartimenti. Si conferma e consolida come Ateneo di riferimento della sua area vasta, che si estende alle province di Siena, Arezzo e Grosseto, e torna a guadagnare posizioni in territori che per noi sono strategici, dall’Umbria al Lazio, dalle regioni del sud alle isole. È, insomma, un risultato che ci conforta e ci motiva a migliorare ulteriormente, frutto dell’impegno dell’intera comunità accademica”.
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