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La nuova strategia per occupare le case: stipulare un affitto breve per poi non andarsene più #finsubito finanziamenti e gestione bed & breakfast


Una volta si occupavano le case popolari, alla peggio gli immobili abbandonati. In alcuni casi le “okkupazioni”, soprattutto se apparentemente motivate da ragioni politiche andavano a colpire anche immobili di proprietà e chi le subiva si trovava (e in molti casi ancora si trova) a doversi tenere in casa propria degli abusivi, impossibili da mandar via (il più delle volte perché con minori a carico).

Un’ingiustizia devastante, che naturalmente abbraccia anche il caso di chi mette in affitto immobili di proprietà e che ora vede una nuova casistica sul fronte dei cosiddetti “affitti brevi”, tanto di moda negli ultimi anni. Insomma, immaginate di trovarvi nella situazione di avere qualche soldo da investire e volerlo fare nel mercato immobiliare. Acquistate una casa e la mettere in affitto con il sistema delle locazioni brevi, per turisti. Un incasso sicuro e pochissimi problemi, si penserebbe. Ma non sempre è così.

Emblematica in tal senso la vicenda di L.S., pensionato proprietario di un B&B nella periferia di Padova, che ha visto il suo appartamento venire occupato da una coppia di finti turisti (in realtà nomadi sinti) e, successivamente, da numerosi parenti, con gravi conseguenze per il condominio e l’intero vicinato.

Dopo qualche giorno di stallo, finalmente l’appartamento è stato lasciato spontaneamente dagli occupanti dopo la mediazione dei carabinieri martedì 3 dicembre 2024. 

“Turisti” occupano l’appartamento in affitto

Come racconta Prima Padova, l’appartamento, noto come “La Mansarda” e situato in via Pontevigodarzere, era stato ristrutturato da poco e destinato a brevi soggiorni turistici. A metà ottobre, la coppia in questione, di etnia rom, ha prenotato per quattro giorni, senza destare alcun sospetto.

“Quando sono arrivati – racconta L.S. in un’intervista al Corriere – non ci siamo allarmati, sembrava una famiglia normale. Ci hanno detto che arrivavano da Trento e che volevano l’appartamento per passare qualche giorno a Padova. Trascorsi i quattro giorni canonici di permanenza, hanno pagato la quota prevista ma non hanno dato segno di volersene andare“.

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Chiaramente, questo ha portato a delle tensioni, iniziate quando il proprietario ha chiesto loro di andarsene. In risposta, i due hanno iniziato a minacciare e insultarlo per poi, in pochi giorni, iniziare a occupare l’appartamento con decine di altre persone.

Il cartello dell’appartamento in affitto

Ma la coppia non si è limitata a rimanere. Infatti, ha forzato le serrature più volte e si è allacciata abusivamente alle utenze di acqua, luce e gas, creando anche danni economici e ambientali significativi, dato che per farlo sono stati fatti anche dei buchi nei muri.

Scoppia il caos (anche tra i vicini)

La situazione ha creato caos e esasperazione tra i vicini. Secondo quanto hanno riportato, gli occupanti avrebbero causato un continuo via vai nel palazzo, lasciando rifiuti abbandonati e generando rumori incessanti, al punto da rendere impossibile dormire la notte. Alcuni hanno riferito di temere ripercussioni, motivo per cui evitano di esporsi apertamente.

Il problema si aggraverebbe soprattutto nei fine settimana, con feste rumorose e un numero sempre maggiore di persone presenti nell’appartamento. Gli inquilini avrebbero espresso preoccupazione per la presenza di molti bambini in condizioni inadeguate e auspicato un intervento da parte del Comune e dei servizi sociali per porre fine alla situazione.

“Temiamo anche per chi vive negli appartamenti vicini. L’altra sera – ha raccontato il proprietario – hanno probabilmente acceso fuoco in una delle stanze, c’era un forte odore di fumo, credo abbiano cercato di scaldarsi, visto che abbiamo staccato il gas. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco, c’è il rischio che diano alle fiamme la casa. Pensavo con la locazione breve o turistica di non andare incontro a problematiche e invece mi sono ritrovato in un incubo. Bisogna offrire un’alternativa, un posto dove portarli, perché altrimenti non se ne esce”.

Le difficoltà legali

Chiaramente questa situazione, divenuta ormai ingestibile, ha costretto L.S. a denunciare il tutto ai Carabinieri, che erano riusciti temporaneamente a far uscire gli occupanti. Sembrava dunque che la situazione fosse finalmente risolta, ma non era così.  La coppia è rientrata forzando nuovamente l’ingresso.

“L’azione delle forze dell’ordine è stata encomiabile, ma anche loro non possono fare nulla”, ha detto sconsolato il pensionato, chiedendo aiuto alle istituzioni, senza al momento avere riscontri dato che fondamentalmente si tratta di una questione tra privati cittadini.

La protesta della categoria

Sulla vicenda abbiamo chiesto un contributo a Johnny Malerba, presidente Anbba (Associazione Nazionale Bed and Breakfast – Affittacamere – Case Vacanze – Locazioni Turistiche).

Johnny Malerba

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“Purtroppo siamo di fronte a una situazione estrema, paradossale, che dimostra quanto poco siamo tutelati come settore – ha spiegato – Ho sempre sostenuto che dovrebbe esserci per chi affitta appartamenti che vuole mettere a reddito, che siano case vacanza, B&B o appartamenti per soggiorni brevi, la possibilità di sfrattare velocemente l’inquilino che non paga, così come per chi affitta con contratti lunghi”.

“Nel caso specifico, al proprietario dell’appartamento non è rimasto altro da fare che rivolgersi alle forze dell’ordine, mentre da parte nostra siamo costantemente sottoposti a controlli burocratici su qualsiasi aspetto. Basti pensare che lo scorso anno a Roma sono arrivate circa 8.000 cartelle esattoriali per tasse di soggiorno non pagate, che poi sono state tutte annullate”.

“Un altro aspetto da considerare è quello assicurativo, che dovrebbe essere obbligatorio per legge (alcune Regioni lo chiedono, altre no). In questo caso potrebbe essere un supporto importante anche dal punto di vista del sostegno ai costi legali che il proprietario dovrà sostenere”.

“Ad ogni modo, ripeto, parliamo di un settore che genera valore e che nel periodo Covid ha garantito Pil al Paese e che viene spesso demonizzato anziché venire tutelato. E alla fine ci si può trovare di fronte anche a situazioni estreme come appunto quella di Padova”.



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