Website Editore!

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
L’innovazione non sono i droni a biofuel #finsubito prestito immediato


Con la prospettiva di investire 800 miliardi sull’innovazione, la decarbonizzazione, e l’indipendenza strategica, il rapporto Draghi costituisce un passaggio importante all’interno della crisi che sta attraversando l’Europa. Gli va riconosciuto un realismo indispensabile nel suo sforzo di pensare il futuro. Ma se non riesce a dischiudere delle prospettive nuove, il realismo può anche diventare una forma di rassegnazione allo stato delle cose. Paradossalmente, questo rapporto sull’innovazione è poco innovativo.

Sembra di tornare agli anni 1980, quando, sull’onda degli shock petroliferi, si era cercato di stimolare l’innovazione in un contesto di aumento della spesa militare. L’unica differenza rispetto a oggi, che il rapporto Draghi ha ben chiara, è che non si può più realizzare guadagni di competitività sugli stipendi e la spesa sociale. Ormai agli estremi, le società europee non sarebbero in grado di reggere ulteriori tensioni sociali senza spezzarsi. Colpisce anche una certa fatalità rispetto allo scenario mondiale. Le società europee devono adeguarsi alle esigenze geopolitiche del momento, il che significa adeguarsi alla guerra.

La guerra è l’elefante nelle stanze di palazzo Berlaymont. Dall’Ucraina a Gaza, l’Europa sembra trascinata – in certi casi suo malgrado, in altri con un entusiasmo da guerrafondaio di retrovia – in conflitti dai quali il progetto europeo non può uscire indenne. La cosiddetta “Nuova Europa” (quella bellica, per intenderci, che va da Varsavia a Riga o Helsinki e che fa capo a Washington e Londra) forse trae vantaggi politici dal suo atlantismo sfrenato, ma a quale costo? Quanto tempo la “vecchia Europa”, basata su un progetto di pace continentale, sarà in grado di ingoiare rospi? Si pensi alla Germania, che da buon allievo accetta di aumentare la spesa militare e tace quando il suo principale alleato fa saltare in aria le sue infrastrutture energetiche con l’aiuto di un vicino di casa. Per poi guardare, paralizzata, i progressi inevitabili dell’estrema destra.

In questo contesto, cosa vuol dire «innovazione»? Non si vede come chiedere alle università di partorire degli unicorni, startup ad alta capitalizzazione, possa essere all’altezza delle sfide del momento. Ne si tratta di produrre droni alimentati da panelli solari o oli di frittura riciclati. Innovazione significa anche innovazione politica e sociale, capacità di individuare i punti ciechi del presente e dischiudere scenari alternativi, la possibilità di staccarsi da modi di pensare esausti. Se c’è bisogno di un unicorno, è per sostituire l’elefante del Berlaymont. La crisi che vive l’Europa è anche e soprattutto una crisi dell’intelligenza e della cultura politica. Sarebbe ingenuo credere che il collasso delle classi medie verificatosi negli ultimi decenni non abbia intaccato le culture civiche di cui erano garanti e quindi le stesse classi dirigenti che ne uscivano.

La denuncia del «populismo» non basta più a nascondere questo declino culturale che attraversa anche i ceti dominanti. È proprio perché assicurano la formazione dell’intelligenza collettiva che le università hanno un ruolo fondamentale da giocare, in particolare nel campo delle scienze sociali e umanistiche, di cui il rapporto non dice nulla. Quindici anni fa, un’America impantanata in Iraq e in Afganistan si era posto il problema di come uscire dai vicoli ciechi delle forever wars.

Il Pentagono aveva lanciato un programma di investimento nelle scienze sociali e umani, la Minerva Research Initiative. C’erano molte cose da ridire su questo programma, ma c’era anche una intuizione di fondo alla quale il rapporto avrebbe potuto ispirarsi. Per gli ufficiali della difesa, le sconfitte dal Vietnam in poi erano il risultato di una tunnel vision: non avevano saputo ascoltare i loro critici. Ora, non si trattava più di indirizzare la ricerca per ottenere risultati scontati al servizio di decisioni già prese, bensì di promuovere un ecosistema di pensiero autonomo e critico. Solo esponendosi a questo confronto, pensavano, potevano uscire dalle crisi. L’Europa in guerra avrà l’intelligenza di fare altrettanto?

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Prestito personale

Delibera veloce

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui