Scalera: «Il Nuovo Ospedale San Cataldo non può rimanere fuori dal tracciato della Linea Rossa del Brt (Bus Rapid Transit)» #finsubito prestito immediato

«Il futuro della mobilità cittadina saranno le Brt (Bus Rapid Transit) che saranno in grado di collegare il centro delle città con le loro periferie. La Giunta Regionale Pugliese ha deliberato un finanziamento per sostenere le amministrazioni comunali di Bari e Taranto nell’attuazione del nuovo sistema di trasporto urbano che consentirà di supportare azioni per lo sviluppo della flotta di mezzi elettrici, per la progettazione della rete e per esigenze rivenienti da variazioni del contesto di mobilità, di pianificazione urbanistica e innovazione tecnologica che possono emergere durante la sperimentazione del Brt».

«A Taranto ci saranno due linee, quella blu e quella rossa e, nel frattempo, si è partiti , nei mesi scorsi, con la cantierizzazione della prima linea. La Linea Rossa (Paolo Vi – Cimino) avrà uno sviluppo di 44 Km e collegherà il Quartiere Paolo VI alla Pineta Cimino, servendo nel suo percorso l’Isola, il Quartiere Paolo VI, Via Dante e terminerà la sua corsa (capolinea) al centro commerciale Le Porte dello Jonio (ex Auchan) escludendo il costruendo Ospedale San Cataldo che dista a poche centinaia di metri».

«Durante la realizzazione del suddetto ospedale, i tecnici si sono preoccupati di spostare le vasche di laminazione (le vasche per la raccolta delle acque piovane) in previsione proprio della realizzazione della Linea Rossa del Brt. Il nuovo San Cataldo che, deve essere un punto di riferimento per tutta la sanità pugliese, e non solo, non può rimanere fuori da un collegamento così importante che consentirebbe al personale sanitario e a tutta l’utenza di raggiungere il presidio in tempi brevi».

«Per queste ragioni, ho inoltrato una interrogazione urgente all’assessore regionale ai trasporti per chiedere, se non ritenga opportuno e anche necessario interloquire con l’Amministrazione Comunale di Taranto per rivedere il progetto della Linea Rossa del Brt e consentire che il nuovo capolinea diventi proprio il nuovo Ospedale San Cataldo, considerato che nel finanziamento regionale è previsto anche di poter intervenire su esigenze rivenienti da variazioni della mobilità.»