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Fondo nuove competenze: come fare domanda #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –







Approvato dal Ministero del lavoro con decreto n. 439 del 5 dicembre 2024 l’Avviso del 5 dicembre 2024 riguardante la terza edizione del Fondo Nuove Competenze (FNC) 3 – Competenze per le innovazioni, l’importante iniziativa mirata a supportare la formazione e lo sviluppo delle competenze dei lavoratori, in particolare nell’ambito della transizione digitale ed ecologica.

Vediamo come accedere al FNC, i soggetti ammessi, i requisiti necessari e le modalità di finanziamento.

Obiettivi

Come accennato, il Fondo Nuove Competenze è un’iniziativa strategica finalizzata a rispondere ai fabbisogni formativi derivanti dalle sfide legate alla digitalizzazione, alla sostenibilità e all’innovazione.

I cambiamenti rapidi e la crescente domanda di nuove competenze nel mondo del lavoro richiedono infatti un intervento mirato che supporti i lavoratori e le imprese nell’acquisizione di abilità in settori chiave.

Il FNC si pone dunque come strumento fondamentale per promuovere l’adeguamento delle competenze professionali, agevolando la transizione verso modelli economici più sostenibili e tecnologicamente avanzati.

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Gli obiettivi primari del FNC sono legati all’aggiornamento e alla riqualificazione della forza lavoro. In particolare il Fondo mira a:

  • supportare i datori di lavoro che desiderano sviluppare le competenze dei propri dipendenti attraverso percorsi formativi mirati;
  • promuovere la formazione continua per consentire ai lavoratori di acquisire competenze adeguate alle nuove esigenze del mercato del lavoro;
  • favorire l’adattamento alle nuove tecnologie in un contesto di cambiamento digitale e innovazione tecnologica;
  • sostenere la transizione ecologica e l’adozione di pratiche aziendali più sostenibili, anche in risposta agli obiettivi dell’Agenda 2030.

Dotazione finanziaria e ripartizione tra le Regioni

Il Fondo Nuove Competenze è finanziato con una dotazione complessiva di 731 milioni di euro, cifra che sarà distribuita su base regionale in base al livello di sviluppo economico, così da rispondere alle specifiche esigenze territoriali. La suddivisione è la seguente.

  • Regioni più sviluppate: la quota principale delle risorse è destinata a queste aree, che comprendono Lazio, Lombardia, Piemonte e Emilia Romagna.
  • Regioni in transizione: un altro blocco di risorse è destinato alle regioni in fase di sviluppo economico come Abruzzo, Marche e Umbria.
  • Regioni meno sviluppate: infine, una parte delle risorse è indirizzata alle regioni meridionali come Calabria, Campania e Sicilia, per promuovere l’inclusione lavorativa e sostenere la crescita delle imprese locali.

Chi può accedere al Fondo Nuove Competenze?

Soggetti e settori di intervento

Possono accedere al FNC i datori di lavoro privati che abbiano stipulato accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati a percorsi formativi per l’accrescimento delle competenze.

Il Fondo si concentra su settori strategici per l’economia italiana e per l’intero contesto europeo.

  • Intelligenza Artificiale: la crescente diffusione di tecnologie intelligenti richiede lavoratori capaci di operare con sistemi complessi di automazione e analisi dati.
  • Economia circolare: la sostenibilità è al centro delle politiche industriali, con l’economia circolare che favorisce il riutilizzo delle risorse e la riduzione degli sprechi
  • Transizione energetica: l’adozione di fonti rinnovabili e l’efficienza energetica richiedono competenze specialistiche per l’adeguamento delle infrastrutture aziendali.

In particolare, le aziende che scelgono di aderire al FNC possono accedere a un finanziamento mirato per percorsi formativi specifici legati a:

  • digitalizzazione: la formazione su big data, cloud computing, intelligenza artificiale e altre tecnologie emergenti consente alle imprese di rimanere al passo con l’evoluzione tecnologica e rispondere rapidamente alle richieste del mercato;
  • sostenibilità: la formazione in ambito sostenibile è essenziale per le imprese che vogliono ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività. Il fondo offre la possibilità di formare i dipendenti su tematiche come l’economia circolare, la gestione delle risorse energetiche e le pratiche aziendali eco-compatibili.

Requisiti

Per accedere al Fondo, i datori di lavoro devono essere in regola con i contributi previdenziali, fiscali e assistenziali e non devono trovarsi in procedure di liquidazione o fallimento.

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Dotazione finanziaria e tipologie di intervento

L’importo totale del fondo di 731 milioni di euro, è dunque destinato a finanziare la formazione dei lavoratori.

I fondi possono essere utilizzati per diverse tipologie di intervento, inclusi sistemi formativi, filiere formative e richieste individuali da parte dei datori di lavoro.

I datori di lavoro possono presentare solo un’istanza di contributo scegliendo tra le seguenti linee di intervento.

Sistemi formativi

I sistemi formativi, intendendo con tale dicitura i sistemi/gruppi di imprese caratterizzati dalla presenza di grandi datori di lavoro di riferimento, cosiddetti Big Player. Il programma formativo deve coinvolgere almeno una Big Player in qualità di capofila del Sistema Formativo classificata grande impresa, con un contributo massimo per ciascun raggruppamento fissato a 12 milioni di euro.

Filiere formative

Le filiere formative, ovvero i sistemi organizzati e non organizzati di datori di lavoro di imprese micro, piccole e medie che operano preferibilmente nell’ambito di distretti territoriali, specializzazioni produttive, reti o filiere con una vocazione produttiva ed economica, sono destinate a gruppi di piccole e medie imprese: ogni raggruppamento deve includere almeno cinque datori di lavoro, con un contributo massimo di 8 milioni di euro.

Singoli datori di lavoro

I singoli datori di lavoro possono richiedere fino a 2 milioni di euro per finanziamenti destinati a percorsi di formazione di almeno tre lavoratori.

Come e quando presentare l’istanza

Tempi e piattaforma per la presentazione

Le istanze possono essere presentate tramite la piattaforma online MyANPAL, previa registrazione aperta dal 9 dicembre 2024, dal 10 febbraio 2025 al 10 aprile 2025.

Documentazione necessaria

Per presentare una domanda di accesso è necessario allegare l’accordo collettivo di rimodulazione, il progetto formativo, e le autocertificazioni relative alla rappresentatività sindacale.

Accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro

Requisiti

Gli accordi devono essere sottoscritti con le rappresentanze sindacali aziendali o, in assenza, con rappresentanze sindacali territoriali e devono indicare il numero di ore destinate alla formazione, il numero di partecipanti e i progetti formativi.

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Contenuto

Gli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro devono contenere quali elementi minimi:

  • i fabbisogni di accrescimento delle competenze dei lavoratori;
  • i progetti formativi finalizzati allo sviluppo delle competenze;
  • il numero complessivo, il codice fiscale dei destinatari e la relativa Regione, o Provincia autonoma, sede di lavoro dei dipendenti coinvolti nell’intervento;
  • il numero di ore dell’orario di lavoro da destinare a percorsi per lo sviluppo delle competenze;
  • l’eventuale coinvolgimento nei percorsi formativi di soggetti diversi dai lavoratori dipendenti;
  • la specifica riguardo le caratteristiche dell’istanza, ovvero se essa sia singola, di Filiera formativa o Sistema formativo.

Gli accordi devono inoltre individuare i fabbisogni del datore di lavoro in termini di nuove o maggiori competenze e del relativo adeguamento necessario per qualificare e riqualificare il lavoratore in relazione ai fabbisogni individuati all’interno dei processi di innovazione.

Progetti formativi e attestazione delle competenze

Obiettivi

Ogni progetto formativo deve essere specifico per le competenze richieste e associato a un percorso di apprendimento definito. I percorsi possono essere sia in aula che in modalità a distanza (FAD).

Attestazione delle competenze

Alla fine del percorso formativo, ogni lavoratore dovrà ricevere un attestato di competenze, che potrà essere di trasparenza o validazione, a seconda del tipo di percorso.

Modalità di erogazione dei fondi e monitoraggio

I contributi vengono erogati attraverso l’Inps, previa verifica della documentazione e dei requisiti. È possibile richiedere un’anticipazione pari al 40% del contributo assegnato.

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro svolge poi attività di controllo per verificare che la formazione sia erogata correttamente.

Fondo Nuove Competenze: prospettive e opportunità da cogliere per le PMI

Il Fondo Nuove Competenze non è solo per le grandi imprese: anche le PMI possono beneficiarne, attraverso la possibilità di aderire a filiere formative o presentare istanze per percorsi formativi individuali.

Le PMI rappresentano infatti un segmento fondamentale del tessuto economico italiano, e il Fondo consente loro di incrementare la qualità del lavoro e di rispondere in maniera più efficace alle sfide che derivano dall’adozione di nuove tecnologie e pratiche ecologiche.

Le prospettive future del Fondo Nuove Competenze sono estremamente promettenti.

Il Fondo rappresenta infatti un’opportunità di crescita non solo per le imprese ma anche per i lavoratori, che possono acquisire nuove competenze e migliorare la propria posizione nel mercato del lavoro.

Le aziende che investono in formazione e aggiornamento continuo dei propri dipendenti saranno in grado di affrontare le sfide legate alla transizione digitale e ecologica, migliorando la sostenibilità a lungo termine della proprie attività.

Le aziende che partecipano oggi al FNC potrebbero avere l’opportunità di continuare a beneficiare di supporto finanziario per eventuali progetti futuri, contribuendo così a mantenere alta l’innovazione nel panorama industriale italiano.

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Inoltre, l’evoluzione delle tecnologie educative e la crescita dell’intelligenza artificiale potrebbero permettere percorsi formativi ancora più personalizzati e interattivi, aumentando ulteriormente l’efficacia dei programmi di aggiornamento professionale offerti dal FNC.

Le opzioni di finanziamento, in breve

Sistemi formativi

Raggruppamenti di grandi imprese (Big Player) che sviluppano programmi formativi collettivi.

12 milioni di euro

Filiere formative

Gruppi di piccole e medie imprese che collaborano per sviluppare percorsi formativi condivisi.

8 milioni di euro

Singoli datori di lavoro

Interventi destinati a singole imprese per la formazione di almeno 3 lavoratori.

2 milioni di euro



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