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Crotone, 4 arresti per il pestaggio del poliziotto che uccise il pizzaiolo tiktoker Francesco Chimirri – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni


di
Carlo Macrì

Utilizzati alcuni video postati da cittadini che abitano nelle vicinanze del luogo dell’aggressione. Grazie a questi filmati e alle telecamere di videosorveglianza è stato possibile ricostruire tutte le fasi dello scontro.

Si arricchisce con quattro arresti la vicenda del poliziotto della squadra Mobile di Crotone, pestato a sangue dopo una discussione avuta con i componenti di una famiglia residente alla periferia della città pitagorica. Durante l’aggressione uno di loro, Francesco Chimirri, è rimasto ucciso da un colpo di pistola sparato dal vice ispettore nel tentativo di difendersi dal pestaggio. Il pizzaiolo ucciso aveva un discreto seguito su Tiktok (160 mila follower). Proprio i social hanno avuto un ruolo determinante nella vicenda. I carabinieri che hanno eseguito i quattro arresti, su provvedimento del giudice dell’indagine preliminare, hanno utilizzato alcuni video postati da cittadini che abitano nelle vicinanze del luogo dell’aggressione. Grazie a questi filmati, alle testimonianze e alle telecamere di videosorveglianza è stato possibile ricostruire tutte le fasi dell’aggressione.

I video su Tiktok e la ricostruzione del pestaggio

I video su Tiktok hanno evidenziato la partecipazione alla rissa dei quattro arrestati: Domenico Chimirri (18 anni), Domenico Chimirri (67), figlio e padre del pizzaiolo ucciso. E poi i due fratelli Antonio e Mario Chimirrri, 41 e 36 anni. Dovranno difendersi dall’accusa di tentato omicidio aggravato, lesioni personali pluriaggravate, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, porto di oggetti atti ad offendere e danneggiamento aggravato. Nell’inchiesta è stato indagato anche il poliziotto ferito, Giuseppe Sortino. I quattro arrestati avrebbero preso parte all’aggressione, in diverse fasi. Addirittura il figlio del pizzaiolo ucciso aveva preso da terra la pistola d’ordinanza caduta al poliziotto durante il pestaggio e avrebbe tentato di sparargli.




















































L’origine dello scontro

Nella ricostruzione fatta dagli inquirenti è emerso che lo scorso 7 ottobre il vice ispettore, mentre stava recandosi al lavoro, aveva assistito a un incidente nei pressi di Isola Capo Rizzuto. Una Dacia Duster con a bordo due persone (alla guida c’era Francesco Chimirri), aveva speronato un’altra utilitaria ed aveva proseguito la sua corsa, senza fermarsi. Sortino ha deciso di seguirla per capire chi fosse alla guida dell’auto e il motivo per il quale non si era fermato. La corsa dell’auto si è fermata nel quartiere “Lampanaro”, periferia sud di Crotone. E qui che abitano i genitori del pizzaiolo ucciso. Raggiunta l’autovettura, il vice ispettore ha chiesto spiegazioni sul perché non si fossero fermati dopo aver tamponato l’altra autovettura. Tra il vice ispettore e i due occupanti della Dacia Duster è nata una discussione. Nonostante Sortino si fosse qualificato, i due hanno iniziato a bastonarlo e solo per un «mero caso fortuito e accidentale, non hanno condotto al suo decesso». A dar man forte ai due aggressori, successivamente sarebbero arrivati i quattro arrestati, che hanno continuato a colpirlo, anche quando il poliziotto era ormai a terra. I Chimirri hanno poi cercato di distruggere il telefonino del vice ispettore per cancellare ogni traccia. Il consulente della procura, però, è riuscito a recuperare tutti i dati, utilizzati come fonti di prova contro i quattro arrestati.

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6 dicembre 2024 ( modifica il 6 dicembre 2024 | 13:44)

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