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«Il governo bluffa sul Pnrr, asili nido e comuni senza fondi» #finsubito prestito immediato


La situazione degli asili nido è l’esempio di come sono stati gestiti i fondi del Pnrr dal governo Meloni. Tra tutti i ritardi e le rimodulazioni, il disinteresse verso le scuole d’infanzia rende evidente come l’investimento sulla famiglia e sulla genitorialità della destra sia solo propaganda.

In Italia l’offerta di posti negli asili è «assolutamente insufficiente rispetto al potenziale bacino di utenza e ben al di sotto di quel 33% che l’Europa si era data come obiettivo da raggiungere entro il 2010 (e che il nostro paese ha indicato come livello minimo da garantire entro il 2027) e molto lontana dal nuovo obiettivo europeo del 45% entro il 2030», nota la Cgil. Il sindacato ha rielaborato gli ultimi dati Istat in occasione dell’anniversario della legge 1044, che 53 anni fa istituì gli asili nido. Al momento solo il 30% dei bambini (366mila) usufruisce di asilo o servizi integrativi per la prima infanzia, pubblici o privati. 850mila rimangono esclusi.

«Allarmante – commenta la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi – il tentativo operato dal governo, con il Piano Strutturale di Bilancio, di aggirare l’obiettivo del 33% di posti da garantire entro il 2027 (e di quello del 45% da raggiungere entro il 2030) trasformandolo in un obiettivo nazionale, mentre quello su base regionale scenderebbe al 15%, che lascerebbe immutati i divari territoriali con un’ulteriore penalizzazione del Meridione. Un’impostazione che non incide sulle disuguaglianze».

La Cgil evidenzia anche «il nodo irrisolto delle risorse da prevedere a bilancio per la gestione ordinaria dei nidi per consentirne il corretto funzionamento e scongiurare il rischio di strutture esistenti sulla carta ma impossibilitate ad operare: per arrivare all’obiettivo del 45% occorrono 2 miliardi di euro in più all’anno per la gestione corrente e almeno 45mila educatori in più».
Che il Pnrr proceda a rilento, nonostante le rassicurazioni dell’ex ministro Fitto e del suo successore Foti, lo segnala anche la Uil che denuncia una spesa effettiva molto bassa. Secondo l’analisi del sindacato guidato da Bombardieri, a fine luglio 2024 erano stati stanziati 194,4 miliardi di euro, i progetti attivati erano 256.792 per 136,5 miliardi di euro (70,2% del totale) di finanziamento. La spesa effettiva risultava quindi di 51,3 miliardi (26,4% del totale).

Spicca in negativo il dato del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che su 8,4 miliardi di Pnrr affidati ne ha spesi solo il 2,6% (222 milioni di euro). Anche i dati scorporati per missione (cioè le aree tematiche di intervento) confermano il quadro: la Missione 1 (Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo) presenta un livello di spesa pari al 44,4%; la Missione 2 (transizione ecologica) è al 29,7%; la Missione 3 (mobilità sostenibile) è al 27,8%; la Missione 4 (Istruzione e ricerca) è al 22,4%; la Missione 6 (Salute) è all’11,6%; la Missione 5 (Inclusione e coesione) è all’8,2%; la Missione 7 (REPowerEU), non ha ancora effettuato spesa effettiva.

«È vero che il nostro Paese ha ricevuto la sesta rata del Pnrr la settimana scorsa – osserva la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese – ma è altrettanto vero che, con la revisione del Piano operata lo scorso anno si sono spostati molti dei target previsti per il 2023 e 2024 all’ultimo biennio di attuazione. I dati rilevano un andamento ancora molto lento nella messa a terra dei progetti». Una denuncia che arriva anche dal Pd che ieri ha presentato un’interrogazione parlamentare rivolta al neoministro Foti e a quello delle Finanze, Giorgetti: «I comuni pur essendo virtuosi nella realizzazione dei progetti, si ritrovano ad avere problemi di cassa a causa della lentezza con cui il governo corrisponde le risorse, una situazione paradossale di cui si è lamentata anche l’Anci -ha spiegato il senatore dem Nicola Irto – molti comuni si trovano nell’impossibilità di proseguire anche perché i prestiti della Cassa Depositi e Prestiti sono troppo onerosi».

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