Dal Mago Forrest a Raul Cremona la battaglia per salvare il teatro nello scantinato di via Ornato: «Serve un ascensore per disabili e anziani» #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Si definisce «social community theatre» l’associazione Minima Theatralia ed è una famiglia allargata unita alla passione per il teatro. Dal 2023 di scena all’Elfo Puccini con i loro show kolossal, gli ottanta componenti (di ogni età, genere, provenienza e abilità) della compagnia guidata dai Duperdu — Marta Marangoni e Fabio Wolf, noto duo di teatro  canzone e cabaret – hanno capito che era ormai indispensabile rinnovare la sede del loro progetto, dove si tengono laboratori, incontri, sedute di baby sitteraggio artistico, distribuzioni e scambi e svariate occasioni di socializzazione per combattere la povertà educativa e la solitudine. «La nostra sede di Niguarda centro, in via Ornato, è punto nevralgico per la comunità — spiega Marangoni —, ma essendo uno scantinato è complicato accedervi per gli amici disabili o anziani. Così abbiamo lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma Rete del Dono (www.retedeldono.it/progetto/il-laboratorio-del-dr-frankenstein) sia per finanziare la nuova produzione The Mary Shelley Picture Show – Frankenstein: La Creatura Siamo Noi (all’Elfo Puccini a giugno 2025), sia per interventi strutturali come corrimani, pavimenti e ascensore». 

Una campagna a cui hanno aderito anche celebri testimonial come Raul Cremona, il Mago Forrest e Giovanni Storti di Aldo, Giovanni e Giacomo. «Minima Thetralia si occupa di teatro sociale e inclusivo ma servono fondi per rendere la sede accessibile a tutti — spiega Giovanni —, e i milanesi doc Duperdu promettono doni natalizi a chi partecipa». «E in fondo anche una piccola donazione serve per fare una cosa grande», incalza il Mago Forest.
«Dopo Kafka of Suburbia nel 2023 ed Epopea ispirato a Jodorowsky quest’anno, nel 2025 il nostro autore-guida sarà Mary Shelley, perciò oltre ai lavori stiamo preparando il Laboratorio del Dr. Frankenstein — prosegue Marangoni —. Come sempre Wolf si occuperà delle musiche e Francesca Sangalli firmerà la drammaturgia, mentre io curerò la supervisione registica generale».

Anche perché ogni spettacolo di Minima Theatralia è un puzzle articolato di collaborazioni e presenze. «Accanto agli ottanta che vanno in scena — spiega Marangoni — la performance vede l’apporto di altri soggetti: dal centro anziani Comasina alle Compagnie Malviste (che organizzano laboratori psicosociali artistici per e con persone affette da Alzheimer) all’orchestra Musica e disabilità di Allegro Moderato». E l’ironica Erminia Munari, che ha reagito con grinta all’essere nata senza gambe per colpa del talidomide, conclude in bellezza: «Tutti siamo a modo nostro disabili e tutti siamo a modo nostro geniali».

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