A Teramo le piste ciclabili sono per tutti… tranne che per le biciclette! – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni

Teramo e il “nuovo modello” della ciclo-auto: parcheggiare sulle piste ciclabili è la vera innovazione!

A Teramo, dove la “mobilità sostenibile” sembra essere una bandiera da sventolare in conferenze e post sui social, la realtà quotidiana ci racconta una storia ben diversa. Il tanto osannato “nuovo modello” di ciclo-auto, che secondo alcuni dovrebbe essere addirittura esportato in Europa, sembra più una trovata da marketing che una vera innovazione. E quale migliore dimostrazione del fallimento di questo progetto se non il fatto che le piste ciclabili, invece di essere uno spazio sicuro per i ciclisti, sono costantemente invase dalle auto parcheggiate?

La scena è quella che ci accompagna ogni giorno: auto posteggiate comodamente negli spazi riservati alle biciclette, in un perfetto mix di indifferenza e mancanza di rispetto per chi cerca di muoversi in modo ecologico. Non importa quanto l’amministrazione cerchi di promuovere le sue iniziative “green” o di vantarsi del nuovo modello di ciclo-auto da esportare in tutta Europa: la realtà è che, se le infrastrutture non sono progettate e gestite in modo adeguato, il risultato sarà sempre lo stesso. E a Teramo, quello che vediamo sono solo “piste ciclabili” che sembrano essere una sorta di parcheggio improvvisato per le auto, più che spazi sicuri per le due ruote.

Dove sono le sanzioni per chi parcheggia sugli spazi riservati alle bici? Dove sono le politiche che garantiscano il rispetto per le piste ciclabili? Il “nuovo modello” che Teramo vorrebbe esportare ha bisogno prima di tutto di un aggiornamento sulle priorità: creare infrastrutture sicure non basta se non c’è un serio impegno per la loro tutela e fruizione. Invece di vendere la città come esempio di mobilità sostenibile, forse sarebbe il caso di concentrarsi su un semplice concetto: parcheggiare sulle piste ciclabili non è solo una violazione, è una dimostrazione di quanto questa città sia lontana dal concetto di vera mobilità urbana.

Teramo può davvero diventare una città “green” e moderna, ma per farlo deve partire dalle basi: educare i cittadini, fare rispettare le regole e, soprattutto, non fingere che le cose stiano andando bene quando è evidente che c’è ancora molto da fare.