Bonus casa 110%, non è tutto finito: ecco come richiedere la parte restante che ancora ti spetta #finsubito prestito immediato

Vuoi ristrutturare casa? Non è stato detto del tutto addio al bonus 110%, ecco tutto ciò che si potrà ancora richiedere nel 2025

Il Superbonus 110% è stato un punto di svolta nel settore edilizio italiano, non c’è ombra di dubbio. Dall’altra parte, la grande speculazione che gli si è creata intorno ha portato il Governo a optare per la cancellazione. Concepito per promuovere ristrutturazioni eco-sostenibili e ridurre i consumi energetici, l’iniziativa era ottima per stimolare l’accelerazione in un settore che aveva perso tanto per via delle chiusure Covid-19.

Se il Superbonus è stato eliminato, però, non si è persa invece la volontà di promuovere alternative eco-sostenibili per rispettare le direttive europee, e per far risparmiare le famiglie con energia pulita. Tuttavia, nonostante i numerosi successi, questa misura ha lasciato molte persone in situazioni complesse. Tra scadenze ravvicinate, complessità burocratiche e imprese edili poco affidabili, alcuni cittadini hanno perso l’accesso al beneficio o non sono riusciti a completare i lavori previsti.

C’è da dire che qualche opportunità di ristrutturazione c’è ancora: il Governo non ha eliminato totalmente tutti i bonus sulla casa, ma coloro che potranno richiedere ancora di più sono coloro che si sono ritrovati con le richieste per il Superbonus presentate, senza poi poter ricevere l’effettivo contributo economico per via di rallentamenti burocratici.

La scadenza del 31 dicembre 2023 per il completamento dei lavori ha rappresentato un ostacolo significativo. Molti proprietari di casa si sono quindi trovati con interventi incompleti o mai iniziati, spesso per colpa di ritardi imputabili alle ditte appaltatrici. In questi casi, però, la legge offre una possibilità di risarcimento per recuperare quanto perso.

Quando è possibile ottenere un risarcimento

Nel caso in cui i lavori non siano stati completati per colpa dell’impresa, la legge prevede la possibilità di richiedere un risarcimento. Il Tribunale di Torino, con la recente sentenza n.2908/2023 ha deciso di dare la possibilità di richiedere un risarcimento del danno subito a causa della perdita della chance. Importo che sarà decurtato laddove il committente conservi una residua possibilità di accedere a detrazioni fiscali di importo inferiore.
Per ottenere il risarcimento, è fondamentale seguire alcuni passaggi chiave:

• Raccogliere documentazione: Conservare contratti, comunicazioni con l’impresa ed eventuali prove dei ritardi;
• Dimostrare l’inadempienza;
• Richiedere supporto legale: meglio un avvocato specializzato in materia.

Cosa si può ottenere dal Superbonus 110% per lavori non completi

Si potrà così ottenere un risarcimento che copra i costi dei lavori non realizzati. Secondo la ricostruzione del giudice di merito, nel caso di Torino, il committente, in assenza di prove contrarie, può ancora accedere ai bonus ordinari (65% e 50%), bonus che sono disponibili anche per il 2025, riconfermati dal Governo.

Proprio per questo, l’ammontare del danno da risarcire è stato determinato in base alla differenza tra la detrazione che il committente avrebbe avuto diritto di ricevere e quelle disponibili. Ne consegue che, qualora il ricorrente sia invece in grado di dimostrare di aver perso la possibilità di accedere a qualsiasi forma di bonus edilizio, a quel punto allora potrà richiedere un risarcimento dell’intera somma che gli sarebbe spettata per portare avanti e concludere i lavori.