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In arrivo nuovi tagli per i bonus edilizi. La nuova Legge di Bilancio ha eliminato le agevolazioni fiscali per l’acquisto e l’installazione di caldaie a combustibili fossili, sia per ristrutturazioni che per miglioramenti energetici. Restano gli incentivi per i sistemi di riscaldamento ibrido. Dal 2040 vietato installare nuove caldaie a gas.

Sostituire la propria caldaia non darà più diritto alle agevolazioni fiscali. Il primo passo verso l’attuazione della direttiva sulle Case green si è infatti concretizzata nella nuova Legge di Bilancio, nella notte tra il 16 e il 17 dicembre, durante le votazioni in Commissione di Bilancio alla Camera. La Commissione ha dato il via libera a un emendamento, proposto dal Movimento Cinque Stelle, che segna la fine delle agevolazioni fiscali per l’acquisto e l’installazione di caldaie a combustibili fossili. Questo vale sia per lavori di ristrutturazione sia per lavori di miglioramento energetico legati alle caldaie. Ci sarà tuttavia la possibilità di concedere incentivi per il riscaldamento ibrido, ossia per gli impianti che utilizzano parzialmente combustibili fossili (come il gas) e parzialmente energia rinnovabile, come i pannelli solari. A partire dal 2040, inoltre, sarà proibito installare nuove caldaie a gas.

Va ricordato che la direttiva sulle Case green, approvata dal Parlamento Europeo, che stabilisce norme per ridurre le emissioni inquinanti degli edifici, sia nuovi che esistenti, con l’obiettivo di arrivare a una totale eliminazione entro il 20240, aveva già annunciato che nel 2025 non ci sarebbero stati più incentivi per l’acquisto di caldaie a metano.

Stop al bonus caldaia dal 2025: cosa prevede l’emendamento in Manovra

Nonostante gli stessi produttori avessero fin da subito cercato di evitare la modifica, l’emendamento è stato comunque approvato durante le votazioni in Commissione di Bilancio alla Camera nella notte tra il 16 e il 17 dicembre. La nuova versione stabilisce che, nel periodo della manovra economica, che si delinea per il triennio 2025-2027, le caldaie a combustibili fossili non saranno più ammesse alle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia e il risparmio energetico. Nella pratica, niente più detrazioni fiscali per la sostituzione degli impianti di riscaldamento invernale con caldaie alimentate a combustibili fossili, sia attraverso l’Ecobonus che attraverso i bonus ristrutturazioni. Salvo per chi vorrà installare impianti ibridi senza combustibili fossili, quelli, cioè, che usano una quantità “significativa” di energia rinnovabile. Si tratta ad esempio del riscaldamento che unisce una caldaia a gas con impianto solare termico, o una pompa di calore.

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Quali bonus caldaie spariranno entro il 2025

Verrà quindi abolito l’Ecobonus, che includeva una detrazione pari al 65% di quanto speso per l’acquisto e l’installazione, se si trattava di una caldaia a condensazione almeno di classe energetica A. Non ci sarà più neanche il bonus ristrutturazione tradizionale, che permetteva di detrarre il 50% se la caldaia veniva inclusa nei lavori di costruzione. Entrambi, a partire dal 2025, verranno ridotti del 50% per le prime case e al 36% per le seconde.

Cosa accadrà quando scatterà il divieto per le caldaie a gas

Dal 2040 non sarà più possibile installare caldaie a gas nelle nuove abitazioni. Questo però non significa che chi ha già una caldaia a gas nella propria abitazione dovrà cambiarla. Solo chi deve installarne una nuova dovrà scegliere un modello diverso, come quelli ibridi o a energia rinnovabile. Il divieto riguarda solo le caldaie nuove, non quelle già in uso. Fino al 2040 sarà ancora possibile installare caldaie a gas, ma pian piano il loro uso verrà ridotto. Dopo il 2040, quindi, non si potranno più acquistare caldaie a gas e il riscaldamento dovrà essere alimentato con elettricità o per mezzo di altre energie pulite. La stessa direttiva spiegherà come regolarsi in base alle emissioni, al tipo di combustibile e alla percentuale di energia rinnovabile usata per il riscaldamento.





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