Export in calo, Carraro: “Imprese venete preoccupate da questa fase economica” | Telenuovo #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Le imprese venete “stanno vivendo con preoccupazione l’attuale fase economica. Questo tema è stato il filo conduttore delle ultime assemblee territoriali che si sono svolte in Veneto. Dopo il rimbalzo post-pandemico le cose sono cambiate rapidamente e, purtroppo, tutte le ultime rilevazioni sono negative: si stanno sommando crisi congiunturali e strutturali”. Così, il presidente uscente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro, oggi nel consueto punto stampa di fine anno. Nel corso della conferenza, Carraro ha posto l’accento sul calo dell’export, “che porta a un calo negli investimenti”, sull’inverno demografico che comporterà di qui a quindici anni un calo di 2,4 milioni di persone nel nord Italia e la necessità di integrare gli immigrati nel tessuto lavorativo, poiché sono “un valore aggiunto” su cui si sta facendo “terrorismo”, ma del quale “gli imprenditori sono consapevoli”. Carraro ha quindi fatto il punto sull’emergenza abitativa e sulle iniziative di molti imprenditori locali che “danno agevolazioni e si mettono a cercare l’appartamento per i collaboratori, magari garantendo per loro e dando le mensilità in anticipo”, sottolineando il fatto che si tratti solo di “misure tampone” e lo Stato dovrebbe metterci del proprio, portando avanti dei piani di edilizia residenziale. Guardando alle prospettive per il prossimo anno, il presidente di Confindustria Veneto non si aspetta un anno ‘nero’, “sarà sicuramente difficile il primo semestre – ha precisato -, ma poi spero che ulteriori decisioni di abbassamento dei tassi di interesse possano essere di aiuto”. Di certo, per Carraro, nel medio periodo le aziende “dovranno cambiare e il nostro territorio va aiutato a trovare nuove direttrici. Ritornare tutti indietro non ha senso, bisogna aiutare le aziende ad andare avanti”. Sempre in prospettiva futura, gli industriali proseguono il dialogo con la Regione per portare avanti “programmi di internazionalizzazione, legati all’idrogeno, all’aerospazio e alle scienze della vita. Purtroppo – ha sottolineato Carraro – in questi anni di mandato non siamo riusciti finora a stipulare un protocollo sull’attrazione degli investimenti esteri. Sarebbe molto importante, perché consentirebbe di costruire assieme percorsi virtuosi per aiutare le imprese, lavorando sui distretti e le università, facendo rete”, ha concluso.