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Rivoluzione sosta, addio vetrofanie: ‘mini abbonamenti’ per parcheggiare #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


Cambia il sistema della sosta a Firenze. Addio al sistema delle vetrofanie, introdotto all’inizio dell’epoca del Covid. Trapelato nei giorni scorsi, oggi sono arrivati i dettagli del piano, illustrato dall’assessore alla mobilità Andrea Giorgio.

In sostanza, al posto della vetrofania, che negli ultimi anni ha consentito ai residenti a Firenze di parcheggiare praticamente in tutta la città al costo di 10 euro in tutto (nelle strisce blu), si passa ad un sistema di ‘mini abbonamenti’.

“Era un sistema unico in Italia, avviato in un’epoca di emergenza ora superata”, premette Giorgio. “Non si torna però all’antico, quando c’erano abbonamenti molto cari o si poteva pagare solamente ad ora”.

Con i nuovi ‘pass sosta’ “i residenti continueranno a parcheggiare gratuitamente nelle proprie Zcs di appartenenza”. Fuori dall’area di residenza invece “potranno acquistare mini abbonamenti per le altre singole zone a controllo della sosta a costi contenuti”.

Le vetrofanie scadono il 31 dicembre di quest’anno, 2024. Nessuna altra proroga. Da venerdì 20 dicembre chiunque possiede un’auto dovrà andare sul sito di Sas, Servizi alla Strada, e registrare la propria targa, perché anche il sistema dei controlli – che fino ad oggi ha fatto abbastanza acqua – cambierà.

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“Tantissimi cittadini si lamentano per la sosta selvaggia, dovevamo portare delle modifiche”, prosegue l’assessore. Ma torniamo ai ‘mini abbonamenti’.

Residenti

I residenti continueranno a parcheggiare gratuitamente nella propria Zcs (per gli abitanti della Ztl confermata la possibilità di sostare anche nella Zcs 1). Potranno poi scegliere di “aggiungere” una o più Zcs, al costo di 10 euro mensili ciascuna. L’abbonamento annuale costerà invece, per una singola Zcs “esterna” rispetto alla propria, 100 euro (due mesi di ‘sconto’, se così si può dire). In caso di Isee inferiore a 12.500 euro il costo viene dimezzato a 5 euro al mese.

Per aderire a partire da venerdì 20 dicembre è sufficiente entrare sul sito SAS www.serviziallastrada.it, scegliere l’opzione desiderata (una o più ZCS), inserire la targa e pagare on line. Tutto il procedimento sarà digitale e non verrà prodotto nessun contrassegno cartaceo. Saranno i nuovi strumenti in dotazione alla polizia municipale e agli ausiliari della sosta di Sas a verificare la presenza della targa nella lista dei titolari del pass.

Con il pass si potrà sostare negli spazi blu promiscui o in quelli a rotazione (in questo secondo caso solo nell’orario 18-9) delle Zcs diverse da quella di appartenenza per le quali si è pagato l’abbonamento.

Importante ricordare che anche i residenti che non richiederanno il pass dovranno comunque registrarsi, inserendo la propria targa, sul sito della Sas entro il 30 aprile. “Questo consentirà un controllo più efficace anche alla luce delle modifiche del Codice della Strada che hanno cassato l’obbligo di trascrivere il cambio di residenza nel libretto di circolazione”, viene specificato.

Sono previste esenzioni per i medici, le forze armate, le associazioni di volontariato, le onlus per la cura della persona, i caregivers, le donne in gravidanza e i neo genitori (fino al compimento dei due anni di età del bambino). I veicoli elettrici potranno continuare a parcheggiare gratuitamente. Non prevista, invece, la gratuità per i veicoli ibridi.

Non residenti a Firenze

Per i non residenti non cambia niente. Il costo dell’abbonamento rimane invariato: nella Zcs 1 è di 50 euro al mese, 135 euro per il trimestrale, 500 euro per l’annuale. Nelle altre Zcs il costo per ognuna è di 40 euro al mese, 105 euro trimestrale, 400 euro annuale. Il costo dell’abbonamento per le ditte e le società di manutenzione immobili o riparazioni a domicilio per tutte le Zcs è di 700 euro all’anno. Per i veicoli elettrici il costo è dimezzato.

Controlli: arrivano le telecamere ‘Cerbero’

La rimodulazione del sistema della sosta si accompagna a un nuovo sistema di “controllo più stringente per tutelare il diritto al parcheggio dei residenti, anche grazie alle nuove tecnologie”. Grazie alla banca dati dove saranno presenti tutte le targhe dei veicoli, “le verifiche saranno effettuate in modo digitale senza possibilità per i furbetti della sosta”. A questo contribuiranno anche i nuovi parcometri che prevedono l’inserimento della targa prima del rilascio dello scontrino del parcheggio.

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Il nuovo sistema di controlli utilizzerà sei auto con dispositivi di lettura delle targhe: quattro in dotazione da gennaio alla polizia municipale che si avvarrà delle tecnologie ‘Cerbero’ (foto qui sotto) da poco utilizzate a Roma e saranno in dotazione alla Sas, che avrà altre due auto con le stesse tencologie. Si tratta di una sorta di telecamera che legge la targa e tramite il collegamento con la banca dati verifica se l’auto è autorizzata alla sosta. In caso negativo scatta la sanzione: sarà dunque molto più difficile parcheggiare senza titolo senza essere scoperti, perché il nuovo sistema è in grado di verificare in breve termine, con il passaggio dell’auto su una strada, un altissimo numero di targhe.

“Con questa rimodulazione delle regole della sosta vogliamo prima di tutto tutelare i residenti, confermando la gratuità della sosta della Zcs di appartenenza per tutte le auto del nucleo familiare colpendo il parcheggio selvaggio e l’occupazione di posti loro riservati da parte dei non residenti e di chi non ha diritto – sottolinea Giorgio -. Sosteniamo anche i lavoratori e le lavoratrici, chi ha redditi bassi e chi si prende cura delle persone con sconti ed esenzioni”.

“Renderemo Firenze più vivibile e meno inquinata: ogni giorno in città avvengono circa 750mila spostamenti con 300mila mezzi privati, di cui un terzo effettuati da non fiorentini”, che siano questi ultimi turisti o ‘city users’ (chi arriva da fuori per lavoro o altro).

“Il nostro obiettivo – prosegue Giorgio – è limitare anche di poco gli spostamenti non sistematici, ovvero quelli che non rispondono ad esigenze di recarsi a lavoro, a scuola o altre incombenze quotidiane. Quanto alla sosta selvaggia e di chi non ha titolo per parcheggiare, la richiesta di contrastare questi fenomeni ci arriva forte dai cittadini. Nella delibera abbiamo scritto che le risorse che arriveranno con questo nuovo sistema saranno destinate interamente al potenziamento del trasporto pubblico e degli sconti per gli abbonamenti e alle manutenzioni stradali”.

Italia Viva e Lista Schmidt critiche

Le critiche al nuovo sistema non si fanno però attendere. Tra i primi c’è Francesco Grazzini, consigliere comunale di Italia Viva. “Aumento sproporzionato e ingiusto. A Firenze torna ad essere più conveniente rischiare la multa che pagare il parcheggio”, attacca l’esponente di Iv.

“Pur comprendendo la necessità di un ritocco, un aumento così elevato è sbagliato e – prosegue Grazzini – complica la vita dei fiorentini. Nel 2020 l’allora sindaco Nardella lanciava sui social un sondaggio per rendere gratuiti tutti i parcheggi nelle strisce blu per i residenti, ovunque e indipendentemente dalla Zcs di appartenenza. Una promessa che mantenne: con 10 euro all’anno i fiorentini non pagavano più per parcheggiare nelle strisce blu della loro città. Un principio sacrosanto. Ora la giunta Funaro lo sconfessa cancellando del tutto quel sistema. Dieci euro all’anno per tutta la città era forse effettivamente troppo poco, ma che i fiorentini debbano pagare 400 euro all’anno per lo stesso servizio (cioè, nei calcoli di Grazzini, la somma da pagare per chi volesse prendere tutti e quattro gli abbonamenti annuali per ognuna della Zcs che non sia la propria, ndr), lo ritengo un aumento sproporzionato e ingiusto. Rischiamo che  torni ad essere più conveniente rischiare la multa che pagare il parcheggio”. “Giorgio cambia la vetrofania in pass facendolo costare 10 volte tanto”, attacca anche Massimo Sabatini della Lista Schmidt. “Evidentemente la destra non riesce a concepire una città dove le auto non sono più padrone e libere di andare e soprattutto parcheggiare dovunque togliendo posti alla residenza. La rimodulazione della sosta è volta alla tutela dei residenti, dei lavoratori, di chi ha un reddito basso e dei caregivers”, controreplica il capogruppo Pd Luca Milani.



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