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Quali sono le previsioni di fine anno per il mercato immobiliare italiano? Dopo i primi due trimestri in affanno e il terzo trimestre in ripresa, l’Ufficio Studi di Tecnocasa fa una previsione su come si chiuderà l’anno immobiliare dell’Italia, e spiega quali sono le cause che porteranno a questi risultati.

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Il 2024 sta per volgere al termine, e guardandosi indietro, non si può che fare diverse considerazioni dal punto di vista immobiliare. Questo è stato un anno turbolento per il mercato delle compravendite, così come per quello degli affitti. I prezzi hanno toccato picchi assurdi, con tassi di aumento spaventosi e una contrazione terribile delle transazioni. Tirare le somme quindi, è più che normale, soprattutto alla luce della nuova ripresa data dai tassi di interesse più bassi.

Infatti, dopo i tagli ai tassi di interesse dei mutui di giugno e settembre, la BCE ha da poco annunciato un nuovo ribasso, che porta i tassi al 3%, e che spingerà ancora più in alto la ripresa del mercato immobiliare. I dati in questo senso parlano chiaro: prima dei tagli le compravendite erano in calo dell’1,1% rispetto al 2023, e dopo, solo nel terzo trimestre si è registrato un aumento a livello nazionale del 2,7%. Non solo, il 44,1% del totale delle case che sono state compravendute, sono state finanziate da un mutuo bancario. Le cose quindi, con nuovi ribassi, non possono che migliorare ulteriormente.

Previsioni di fine anno

Le previsioni per la fine dell’anno non possono certo essere rosee, ma sono sicuramente incoraggianti se si guarda il trend. Infatti, da gennaio a settembre nel nostro Paese sono state registrate 502.301 compravendite di immobili residenziali, e la previsione dell’Ufficio Studi di Tecnocasa è che il 2024 si chiuderà ad un totale che va dalle 700.000 alle 710.000 transazioni. Una bella ripresa, che fa ben sperare per il futuro ma che non raggiunge di certo i livelli record degli anni passati. Poco male, sicuramente, perchè dopo una contrazione come quella degli ultimi 12 mesi, un dato stabile e resiliente è di certo un dato positivo.

Soprattutto, quello che si spera per il nuovo anno, è un allentamento della pressione sul mercato degli affitti, che può dipendere, in parte, anche da un aumento delle compravendite. Infatti, sulle locazioni si sono riversati tutti quegli italiani che, non potendo accedere ai mutui o non avendo abbastanza disponibilità economiche per comprare casa, hanno optato per l’affitto, mandando in tilt un mercato già in crisi di per sé.

Il caso dei piccoli comuni

Dal report di Tecnocasa, i dati più interessanti che emergono però, riguardano le dinamiche territoriali delle grandi città, in confronto con quelle dei comuni più piccoli. Infatti, nonostante il terzo trimestre si sia dimostrato piuttosto positivo per tutti i mercati, le grandi città arrancano ancora:

• Milano ha registrato un calo delle compravendite dell’8,5% (gennaio-settembre);
• Verona ha registrato una flessione delle compravendite del 7,3% (gennaio-settembre);
• Napoli ha segnato un -3,6% di compravendite (terzo trimestre 2024).

Segnali positivi invece per Genova, Palermo e Bari. Genova nei primi 9 mesi del 2024 ha aumentato le compravendite dell’1,5% e Palermo dello 0,4%. Bari invece, esaminando il terzo trimestre, ha registrato un aumento del 16,9%. Queste tre realtà e gli hinterland delle città più grandi si dimostrano quindi non solo resilienti, ma anche vivaci ed estremamente attrattivi per gli italiani. Ad attirare sono sicuramente i prezzi più bassi al metro quadrato, ma anche una vita più tranquilla, con meno traffico e ritmi meno frenetici.

Previsioni di fine anno: il mercato immobiliare in Italia: foto e immagini