Website Editore!

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
La beffa della pensione di invalidità civile tagliata a chi ha fatto un tirocinio retribuito: “Gravissimo disincentivo ai percorsi di autonomia” #finsubito richiedi prestito immediato


Chi ha svolto un tirocinio lavorativo retribuito si vede tagliata la maggiorazione della pensione di invalidità civile. È l’effetto dei vecchi parametri per il riconoscimento di quella maggiorazione, che dal 2020 per effetto di una sentenza della Corte Costituzionale è salita a 400 euro mensili e viene versata già al compimento dei 18 anni. La sforbiciata, diventata evidente negli ultimi mesi, riguarda donne e uomini con invalidità civile al 100%: tutte persone non autosufficienti e in prevalenza con disabilità intellettiva, cognitiva o con gravi deficit relazionali-comportamentali, che negli ultimi anni hanno svolto percorsi professionali definiti anche come borse lavoro. Si tratta, solitamente, di tirocini il cui compenso è minimo: può variare dai 200 ai 500 euro mensili a seconda delle ore in cui prestano attività lavorative presso enti pubblici, aziende private o cooperative. “Con questi graduali ma ingenti tagli della maggiorazione della pensione di invalidità si crea un effetto assai negativo per i pochi beneficiari, peraltro tutti soggetti che vivono una condizione di fragilità rilevante, con un gravissimo disincentivo a intraprendere percorsi di autonomia e inclusione in contesti esterni alla propria casa”, dice a ilfattoquotidiano.it Fabrizia Rondelli, presidente dell’associazione L’Ortica di Milano, dal 2010 impegnata nell’inclusione lavorativa di persone con grave disabilità, in particolare adulti autistici. “Quel pochissimo che hanno guadagnato, anche frutto di enormi sforzi e impegno per uscire dalla propria comfort zone familiare, adesso sta venendo sottratto loro inesorabilmente ogni mese”, racconta a seguito di diverse segnalazioni che sta raccogliendo la numero uno dell’associazione di promozione sociale che ha ricevuto nel 2022 l’Ambrogino d’Oro dal Comune di Milano.

Come avviene il taglio? – Dopo la sentenza 152/2020 della Corte costituzionale, e successivi alcuni adeguamenti normativi, è prevista a favore di invalidi civili totali, ciechi e sordi fra i 18 e i 67 anni una maggiorazione della pensione d’invalidità di 400 euro mensili. I limiti reddituali nel 2024 per un fruitore single della pensione sono 9.555,65 euro, per un pensionato coniugato 16.502,98 euro. “Nel calcolo dell’importo limite vengono conteggiate però anche le borse lavoro”, spiega al fattoquotidiano.it Carlo Giacobini, uno dei massimi esperti italiani in materia di legislazione sulle disabilità, “il che comporta una fortissima riduzione o una perdita completa della maggiorazione”. Un meccanismo poco noto e che molti “hanno scoperto a posteriori, dopo l’erogazione della maggiorazione”, quando “Inps, magari a distanza anche di due anni, chiede la restituzione della maggiorazione”. Che viene ridotta del corrispettivo dell’importo percepito attraverso il tirocinio. In pratica ogni mese viene sottratta una quota fino a che si raggiunge l’importo complessivo che è stato guadagnato. “Una persona con grave disabilità che riesce ad avere una borsa lavoro e riceve una retribuzione davvero minima si vede poi pure decurtato dall’Inps tutto quel che ha guadagnato. È una cosa gravissima“, chiosa Rondelli. Oltre al danno anche la beffa per queste persone in condizioni di estrema fragilità che già fanno una grandissima fatica a lavorare, come ad esempio le persone autistiche che in Italia trovano una occupazione solo nell’1% dei casi. “Oltre che un elemento di disequità“, aggiunge Giacobini, ne deriva “un evidente disincentivo a scegliere e intraprendere percorsi di autonomia ed inclusione, sospingendo verso forme di puro assistenzialismo”.

Le testimonianze – “Luca percepisce una pensione di invalidità che in data luglio 2024 è stata tagliata poiché mio figlio negli anni 2021 e 2022 ha effettuato un tirocinio lavorativo presso l’associazione L’Ortica di Milano tramite l’Afol Metropolitana”. A denunciarlo al fattoquotidiano.it è Antonella Novi, mamma di un ragazzo autistico di 22 anni. Tale tirocinio, che si chiama Dote Impresa, è patrocinato dalla Regione Lombardia e ha consentito a Luca di svolgere un’attività lavorativa retribuita per cui ha percepito nel 2021 1.500 euro e nel 2022 1.400 euro. “Secondo i calcoli dell’Inps”, spiega Novi, “per questa limitata attività lavorativa, Luca però dovrà restituire una somma di 3.892,04 euro, importo che viene richiesto attraverso una trattenuta di 78 rate mensili dall’attuale pensione”. Secondo quanto indicato dall’ente pensionistico italiano, il ricalcolo della pensione, per questa specifica attività, comprende la rideterminazione della maggiorazione sociale e la rideterminazione della maggiorazione prevista dall’articolo 38 della legge 448/2001, finanziaria 2002 (aumento al milione). “Questa situazione non solo rappresenta un danno economico per le esigenze quotidiane di mio figlio ma soprattutto è una mancanza di attenzione nei confronti di Luca e di tutti i ragazzi che, non potendo lavorare in contesti tradizionali, tramite le proprie famiglie si rivolgono alle associazioni affinché li aiutino a trovare una dimensione lavorativa”.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

In particolare, Novi sottolinea che “è una contraddizione il fatto che, se da una parte le famiglie vengono sollecitate dalla Regione a indirizzare i propri figli a svolgere attività lavorativa con le Doti Impresa attraverso il supporto delle associazioni specifiche, dall’altra l’Inps considera queste stesse attività un reddito che, sommato alla pensione, genera un ricalcolo che va in conflitto con i limiti imposti dall’istituto previdenziale”. Un caso simile l’ha vissuto anche Maurizio Brambini, papà di Irene di 29 anni con una disabilità cognitiva, in provincia di Varese. “Mia figlia ha intrapreso un tirocinio lavorativo protetto con il contratto trimestrale, ma già dopo un solo mese non ha potuto proseguire per vari motivi legati all’inadeguatezza del lavoro”, racconta. “Irene ha ricevuto una liquidazione di una piccola ma gradita somma di 300 euro, ma l’Inps ha trattenuto successivamente delle somme con la causale che l’assistita ha lavorato, quindi non le spettava la pensione d’invalidità completa”. Si trattava di un solo mese di tirocinio e alla ragazza è stata chiesta una cifra superiore rispetto al guadagno ricevuto. “Vorrei che queste incredibili cose non accadessero almeno nei confronti di soggetti con gravi disabilità e per le famiglie che li sostengono”, denuncia Maurizio.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

L’esperto – Carlo Giacobini parla di “effetti paradossali”, “gravi ingiustizie” sulla pelle dei lavoratori più fragili e riscontra “conseguenze collaterali e inattese”. La prima riguarda la fiscalità. “La disciplina vigente in materia di imposte sui redditi considera fra i redditi esenti alcune borse di studio, fissando in taluni casi un limite di importo, come pure, entro un certo limite (10mila euro) i “compensi erogati nell’esercizio di attività sportive dilettantistiche” (art. 67 TUIR)”, spiega. “Paradossalmente rappresentano invece reddito imponibile le “borse lavoro” (o diversamente denominate) corrisposte a persone con disabilità per tirocini, stage, percorsi di avvicinamento al mondo del lavoro”. Quando l’ammontare lordo annuo di queste borse lavoro supera i 4mila euro (se l’interessato è under 24) o 2.840,51 euro (se ha più di 24 anni) la persona con disabilità non rientra più fra i familiari a carico del genitore o del familiare con tutto ciò che ne deriva sotto il profilo fiscale e delle misure di sostegno per i singoli e per i nuclei familiari. “L’importo, che non è dunque fiscalmente neutro, influisce anche sull’ISEE familiare e personale. Poco – si dirà – ma vi incide”, evidenzia.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

Prestito personale

Delibera veloce

 

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui