La prima novità riguarda l’obbligatorietà per tutte le strutture ricettive di dotarsi e di esporre il codice identificativo nazionale, meglio noto come CIN. Per le strutture ricettive pugliesi non si tratta di una vera e propria novità, dal momento che esiste già un codice regionale (CIS). A differenza del passato, tuttavia, il CIN dovrà essere esposto anche accanto al nome sul citofono.
Secondo gli ultimi dati forniti dal ministero del Turismo, circa il 78,26 % delle strutture extralberghiere operanti in Italia ha già richiesto il CIN: chi non lo avrà richiesto alla data del primo gennaio, rischia sanzioni da 800 a 8.000 euro, mentre per la mancata esposizione negli annunci sui siti specializzati o all’esterno dell’immobile le sanzioni variano da 500 a 5.000 euro.
Non meno importanti le novità che riguardano la sicurezza degli ospiti: infatti in ogni immobile dovranno essere presenti sia un estintore in ogni piano e per superfici fino a 200 mq che rilevatori di gas, se in presenza di cucine; anche in questi casi le sanzioni possono arrivare sino a 8000 euro con il divieto di prosecuzione dell’attività. All’interno dell’immobile, inoltre, dovrà essere presente e ben visibile la segnaletica delle vie d’esodo. Altra novità importante, rimarcata da una circolare del ministero dell’Interno recapitata ai prefetti e alle autorità locali di Pubblica sicurezza, è il divieto di effettuare il check-in da remoto senza l’accettazione e l’identificazione di chi alloggia nella struttura turistica: tale operazione deve avvenire di persona; anche in questo caso è prevista una contravvenzione.
Il 2024 è stato un anno di grande vitalità per l’accoglienza turistica in città: oltre alle presenze, che come detto hanno superato 2 milioni di presenze, si è assistito a un incremento notevole del numero di attività presenti sul DMS (piattaforma regionale) con un sostanziale allineamento con quelle iscritte a “PayTourist”, la piattaforma comunale su cui iscriversi e corrispondere l’imposta di soggiorno pagata dai turisti. Se a fine dicembre del 2023 le iscrizioni al DMS regionale registravano in totale 2.605 tra attività ricettive ed extra ricettive, a un anno di distanza la piattaforma regionale registra ben 3.375 attività ricettive, con un significativo + 30%, pari a 770 nuove iscrizioni. Nel dettaglio, il maggior aumento si è registrato tra le locazioni turistiche, passando dalle 2.144 del 2023 alle 2.775 di fine 2024, con un aumento di 631 unità, pari a + 29%, che corrisponde a un incremento medio di 52 al mese. Notevole, anche grazie all’attività specifica svolta dalla task force della Polizia locale, è stata l’emersione delle iscrizioni al portale comunale “PayTourist”, dove tutte le strutture ricettive attive devono registrarsi per poter corrispondere l’imposta di soggiorno: a fronte di 1.900 iscrizioni al 31.12.23, negli ultimi giorni del 2024 le imprese presenti risultano 3.255, con un incremento di ben 1.355 attività, pari a un significativo + 71% rispetto al 31.12.23. Anche le entrate al bilancio comunale, determinate dal pagamento dell’imposta di soggiorno, stimate nel corso del 2024 a circa 2 milioni di euro, sono più che raddoppiate.
“Il turismo rappresenta una grande opportunità per la nostra città, e questo è un dato di fatto – commenta Pietro Petruzzelli, assessore allo Sviluppo locale e alla Blue Economy -. Negli ultimi dieci anni abbiamo lavorato tanto per accrescere l’attrattività di Bari come destinazione turistica, scalando tutte le classifiche nazionali e internazionali. Questo fenomeno ha generato economia, sviluppo e occupazione sul territorio, generando anche un guadagno per la città in termini di risorse a disposizione dell’ente grazie all’introduzione dell’imposta di soggiorno. Al contempo siamo consapevoli che, come tutti i fenomeni in fase di start up, anche i flussi turistici hanno bisogno di essere gestiti e governati per non trasformarsi in criticità. In questi mesi, grazie alla collaborazione degli operatori del settore, delle associazioni di categoria e della task force comunale contro l’abusivismo, siamo riusciti a contrastare gran parte delle situazioni di illegalità come pure i tentativi di chi aveva solo l’intenzione di speculare sulla città. Certamente il lavoro non è finito, ma i numeri rilevati da questa analisi ci dicono che questa è la strada da percorrere. Ora il ministero ci mette a disposizione nuove norme che, di fatto, regolamentano la soglia di ingresso degli operatori sul mercato e noi ci accingiamo ad accoglierle perché quello che più ci interessa non è il numero delle locazioni turistiche presenti ma la possibilità di sviluppare un’offerta turistica di qualità, che stiamo provando a costruire con la collaborazione di chi intende lavorare nel rispetto della normativa vigente. Il 2024 è stato un anno di grandi conferme sul piano degli arrivi e delle presenze turistiche a Bari. Mi auguro che il 2025 possa vederci accogliere ancora migliaia di persone grazie alle nostre bellezze e alla nostra autenticità: dal canto nostro continueremo a lavorare per migliorare i servizi tanto per i turisti quanto per i residenti, attori importanti di un sistema di accoglienza ben riuscito”.
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