Che cosa emerge da uno studio della progressista Americans for Tax Fairness sugli effetti dei tagli fiscali promessi da Trump per gli eredi di fortune stratosferiche.
Quello del taglio delle tasse per tutti è stato probabilmente uno dei mantra vincenti della campagna elettorale di Donald Trump. Ma i beneficiari delle promesse saranno in realtà pochissimi, e quasi tutti già ricchi sfondati, ammonisce un nuovo rapporto firmato Americans for Tax Fairness che rende molto concreta la propria tesi individuando uno per uno i cinque rampolli di miliardari che maggiormente si avvantaggeranno del programma economico e fiscale del nuovo presidente Usa. Eccoli nel resoconto pubblicato stamattina su Quartz.
MELLON, PELTZ-BECKHAM, RUBENSTEIN, LOGAN E KOCH
Timothy Mellon, Nicola Peltz-Beckham, Gabrielle Rubenstein, Samuel Logan, Wyatt Koch. Sono questi i nomi dei cinque eredi di fortune stratosferiche che secondo il rapporto avranno, dopo le riforme trumpiane, ancora più danaro a disposizione da spendere nel lusso che ne caratterizza già gli stili di vita.
LE DISEGUAGLIANZE NEGLI STATI UNITI
Soffermandosi su queste cinque figure, e descrivendone le esuberanze, il rapporto vuole evidenziare qualcosa che è già stato fatto rilevare da molti economisti e osservatori prima e dopo la campagna elettorale: le promesse trumpiane aumenteranno le già robuste diseguaglianze sociali ed economiche, incrementando ancor di più l’amplissima forbice che separa lo 0,1% costituito dagli americani più ricchi dal 90% che si trova al fondo della classifica.
UN DONO INTERESSATO DI TRUMP?
Ma perché, si domanda l’Americans for Tax Fairness, fare questo gigantesco dono stimato in 4 trilioni di dollari di tasse in meno a chi non ne avrebbe teoricamente bisogno?
Essendo un’organizzazione di stampo progressista, l’Americans for Tax Fairness è lesto a individuare un legame con le ingenti donazioni che queste famiglie hanno effettuato nei confronti del Partito repubblicano e del suo rieletto presidente.
Per la stessa ragione, il gruppo evidenzia nel testo le conseguenze negative per i ceti medi e popolari dei piani economici del tycoon, a partire da quei dazi i cui costi finiranno per ricadere sui consumatori.
CHI SONO I BENEFICIARI DEI TAGLI DELLE TASSE
Ma chi sono questi eredi individuati come i maggiori beneficiari dell’operazione trumpiana?
Sono tutte figure molto note anche se vengono da percorsi molto diversi e ricoprono posizioni differenti. In comune, viene sottolineato col chiaro intento di mettere in cattiva luce le politiche trumpiane, hanno la tendenza al lusso sfrenato.
Timothy Mellon è il nipote di Andrew, capostipite di una dinastia riverita e chiacchierata da un secolo e legata alla fondazione di industrie di ogni tipo e a successive incursioni nella finanza propiziate dalla creazione di Mellon Financial, fusosi con la Bank of New York nel 2007.
Nicola Peltz-Beckham non è solo la distinta congiunta della ex stella del calcio David Beckham e della fashion designer Victoria Beckam. È soprattutto la figlia dell’investitore di grido Nelson Peltz, a capo di realtà come Wendy’s Company, Sisysco e Madison Square Garden Company.
Gabrielle Rubenstein è la figlia di una personalità molto nota in America come David Rubenstein, che tra i vari ruoli cumula quello di cofondatore del Carlyle Group, la comproprietà della squadra di baseball Baltimore Orioles e la presenza nei board di un discreto numero di musei e università.
Samuel Logan fa parte della famiglia Scripps, che oltre ad aver fondato u gruppo mediatico venduto nel 2017 a Discovery per 14,6 miliardi di dollari, ha fondato il Logan Construction Group attivo in luoghi come le Bahamas e le Isole Vergini.
Wyatt Koch, infine, è membro di una delle famiglie più controverse d’America che faceva parlare molto di sé già al tempo dei capostipiti Charles e David. Il padre Bill ha successivamente concentrato gli investimenti nel settore energetico.
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