Il codice della strada è cambiato già nel mese di dicembre, altre cose cambiano a partire da questo gennaio. Nel 2025 è diverso il sistema del roaming in Europa, non si pagano i bonifici istantanei e arrivano rimborsi automatici per i treni regionali. Se siete a Milano il fumo all’aperto è vietato praticamente ovunque. Ecco dieci novità dell’anno appena cominciato.
Cose che cambiano da gennaio
Bonifici
Dal 9 gennaio 2025 per le banche dell’area euro diventa obbligatorio accettare anche i bonifici istantanei in euro. E lo dovranno fare senza costi aggiuntivi rispetto ai bonifici ordinari. Dal 9 ottobre 2025 sarà invece possibile eseguire bonifici istantanei in euro da tutti i conti di pagamento e con tutti i canali attraverso cui è già possibile fare bonifici ordinari in euro.
Roaming
Diventa più conveniente il servizio di roaming in Europa. Per chi ha contratti in Italia arrivano più GB gratuiti e scendono i costi per l’extra soglia grazie all’aggiornamento annuale delle normative. Il massimale del costo all’ingrosso del traffico dati diminuisce da 1,55 euro a 1,30 euro per gigabyte e questa riduzione consente un aumento della quantità di dati disponibili per gli utenti in roaming. Il costo a consumo per i dati extra soglia passa da 0,00189 euro a 0,00154 euro per megabyte.
Rimborso automatico regionali
Trenitalia cambia le regole sui rimborsi per i treni regionali. In caso di ritardi superiori ai 60 minuti, chi ha acquistato un biglietto elettronico dovrebbe vedersi accreditare automaticamente sulla carta usata per il pagamento l’eventuale rimborso. L’indennizzo deve arrivare entro 30 giorni. Il rimborso è del 25% del prezzo del biglietto in caso di ritardo compreso tra 60 e 119 minuti per biglietti di importo pari almeno a 16 euro. Diventa del 50% in caso di ritardo pari o superiore a 120 minuti, in questo caso per biglietti di importo pari almeno a 8 euro. Non c’è indennizzo sotto i 4 euro.
Anche per il 2025, WhatsApp, l’app di messaggistica istantanea più diffusa al mondo, mette fuori gioco alcuni modelli di smartphone meno recenti: dal 1 gennaio 2025 WhatsApp non supporta alcuni smartphone Android e, nello specifico, i dispositivi con più di 10 anni di vita e dotati di Android KitKat.
Bollette
L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ha stabilito nuove norme per i contratti di fornitura di energia elettrica e gas. L’obiettivo è rafforzare trasparenza e tutela dei consumatori.
Scaduto l’accordo per il transito attraverso l’Ucraina del metano russo verso l’Europa centrale, arriva un aumento dei costi, ma non è solo questo a far aumentare i costi delle bollette. Arera prevede rincari per l’elettricità di oltre il 18% nel primo trimestre del 2025. Gli aumenti interessano in particolare le categorie più fragili che hanno tariffe tutelate. Per i clienti del mercato libero gli aumenti dipenderanno dal contratto stipulato.
Bonus e tasse
La carta nuovi nati e il potenziato bonus asilo nido sono fra le novità per le famiglie. Per tutti cambiano gli scaglioni per le tasse. Le aliquote diventano il 23% per i redditi fino a 28mila euro, il 35% per i redditi fino a 50mila euro e il 43% per quelli oltre i 50mila euro.
Il Bonus Prima Casa è stato confermato per coppie fino a 36 anni, famiglie numerose e monogenitoriali. Il requisito Isee è fissato a 40 mila euro e vale per mutui superiori all’80% del valore dell’immobile. Scende al 50% l’ecobonus per finestre e schermature per l’abitazione di residenza e al 36% per gli altri immobili. Al 50% anche il bonus ristrutturazioni per le prime case su un tetto di spesa di 96.000 euro, va al 36% per gli altri immobili. Il bonus arredi ha una detrazione del 50% su spese fino a 5.000 euro. Per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica c’è un contributo di 100 euro che raddoppia per famiglia con ISEE sotto i 25.000 euro.
Pensioni
La manovra economica prevede che, dal 2025, coloro che hanno cominciato a lavorare nel sistema contributivo quindi dal primo gennaio 1996, possono sommare l’eventuale rendita maturata con l’eventuale previdenza complementare all’importo maturato della pensione pubblica obbligatoria. Se si raggiunge la soglia che è pari ad almeno una volta l’assegno sociale, 534 euro al mese, si può avere la pensione ordinaria di vecchiaia a 67 anni e anche a quella anticipata a 64 anni.
Affitti brevi
Dal primo gennaio non ci possono più essere annunci on line per le case vacanze senza il Cin, il Codice identificativo per gli affitti brevi, che deve essere nelle dichiarazioni fiscali e nelle indicazioni all’Agenzia delle Entrate. I sindaci dovranno comunicare all’Agenzia delle entrate i nominativi dei proprietari non in regola. Possono scattare anche i controlli fiscali.
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