TRASFORMARE LE SFIDE AMBIENTALI IN OPPORTUNITA’ PER IL TERRITORIO

Platone fa dire a Protagora che “l’uomo è la misura di tutte le cose”. Un paradigma ideale che è alla base della cultura occidentale che costruisce la visione antropocentrica del mondo.

Una visione che spesso ultimamente è stata messa in discussione da alcune letture ideologiche di certo estremismo ambientalista e che, al contrario, è mia intenzione riportare al centro della mia idea di gestione e di governo del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese.

Rimettere l’uomo al centro significa, per non ridurre il tutto ad una lettura ideologicamente astratta e per ricondurre il tutto alla pragmatica della politica e del governo, curare gli interessi delle persone, delle comunità e delle società che vivono ed operano nei territori del Parco del quale il Ministro dell’Ambiente mi ha dato l’incarico di essere il Commissario Straordinario.

I Parchi Nazionali e le aree protette hanno il compito di concorrere con le proprie energie agli ambiziosi obiettivi ambientali di tutela e di ripristino degli ecosistemi. Per realizzarli non è pensabile agire con la clava delle imposizioni ma è necessario muoversi trasformando ogni vincolo in opportunità concreta per le popolazioni che ci vivono.

E’ con questo spirito che, immediatamente dopo la nomina, mi sono applicato per l’approvazione del piano di gestione del cinghiale e per la cattura e l’abbattimento degli ungulati che, in eccesso sul territorio, danneggiavano e danneggiano le colture e le attività economiche del territorio. Lo abbiamo fatto con le Pig Brig e lo faremo a breve anche autorizzando le catture con i selecontrollori. E’ una priorità che mi è stata sollecitata dalle comunità locali e che io intendo portare a termine nel più breve tempo e nel miglior modo possibile.

La difesa della biodiversità per essere efficace deve essere utile. Non a caso le leggi istitutive dei Parchi Nazionali assegnano agli enti gestori anche il compito di valorizzare l’agricoltura e l’allevamento tradizionale oltre che l’artigianato.

Il Parco Nazionale ha realizzato il suo primo presidio slow food con il Prosciutto di Marsicovetere che poi ha portato per la prima volta al grande evento che l’associazione organizza a Torino per farlo conoscere agli operatori di mercato. E’ soltanto un inizio della nostra attività di valorizzazione delle attività gastronomiche del territorio che è proseguita con la partecipazione alla degustazione dei prodotti avvenuta alla Camera dei Deputati in occasione degli auguri di Natale e continuerà con la realizzazione del paniere del Parco che possa far conoscere tutto ciò che l’alta qualità ambientale del territorio è in grado di produrre.

Per la prima volta il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano è stato al centro del dibattito nazionale tra le aree protette ospitando sul suo territorio un evento preparatorio agli stati generali delle aree protette. Lo abbiamo fatto nell’incantevole cornice del lago Sirino. Lo abbiamo fatto portando in riva al nostro meraviglioso lago i gestori delle aree protette di tutta Italia, i docenti universitari esperti dei settori ambientali, i massimi dirigenti del Ministero dell’Ambiente e dell’ISPRA ma anche esponenti politici, le categorie produttive e i portatori di interesse con sessanta relatore e più di 200 partecipanti che hanno trasformato le nostre “Naiadi” in uno degli eventi ufficiali del Ministero dell’Ambiente.

Con le guide del parco e con i centri di educazione ambientale abbiamo organizzato per tutto l’autunno le visite guidate nelle meraviglie del nostro territorio, lo abbiamo fatto lasciando loro il compito di selezionare i luoghi, le date e gli itinerari e limitandoci a fare la cabina di regia perché credo fortemente al principio di sussidarietà che implica che la pubblica amministrazione si limiti ad aiutare le energie che già operano sul territorio.

Grazie all’assessore Mongiello ci sono stati finanziati i Centri di Recupero della Fauna Selvatica, i carnai e altri interventi di tutela della biodiversità che realizzeremo nell’anno che sta per iniziare.

Il mio desiderio è trasformare l’Ente Parco in un autentico strumento di governo di area vasta con la capacità di rendere attrattivo il territorio, conveniente viverci e utile investirci.

Nel 2025, con l’aiuto di Dio e dello straordinario personale dell’Ente, spero di riuscirci. Buon anno nuovo. Per aspera ad astra.

Antonio TISCI

Commissario Parco Appennino Lucano