l’Italia verso una ripresa più solida

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Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 


Nel terzo trimestre 2024, l’economia italiana ha evidenziato segnali di consolidamento. Il deficit pubblico è sceso al -2,3% del Pil, un miglioramento significativo rispetto al -6,3% dello stesso periodo del 2023. Questo dato rappresenta un passo avanti cruciale per la sostenibilità finanziaria del Paese, reso possibile da una combinazione di politiche di contenimento della spesa e di un incremento delle entrate fiscali. Anche il saldo primario ha segnato un importante progresso, attestandosi all’1,7%, mentre il saldo corrente ha raggiunto l’1,9%, evidenziando un sistema di finanza pubblica più stabile e bilanciato.

Risparmio in calo, consumi in crescita: l’Italia verso una ripresa più solida

Le famiglie italiane stanno giocando un ruolo chiave nella ripresa economica. Il reddito disponibile lordo è aumentato dello 0,6% rispetto al trimestre precedente, ma è la crescita della spesa per consumi finali (+1,6%) a fare la differenza. Questo slancio ha tuttavia comportato una flessione della propensione al risparmio, scesa al 9,2%. Nonostante ciò, il potere d’acquisto è in aumento (+0,4%), grazie a un contenuto incremento del deflatore implicito dei consumi (+0,2%).

“Le famiglie stanno ritrovando fiducia e questo si riflette nell’aumento della spesa, specie per beni di prima necessità e servizi. Tuttavia, c’è ancora cautela sugli investimenti a lungo termine, come l’acquisto di abitazioni o beni durevoli”, spiegano gli analisti. Il tasso di investimento delle famiglie è infatti calato al 9,0%, segnando una flessione di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.

Contabilità

Buste paga

 

Imprese in stand-by: luci e ombre

Diversa la situazione per le società non finanziarie, che mostrano segnali di rallentamento. La quota di profitto è scesa al 42,4%, in calo di 0,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il valore aggiunto ha segnato un timido +0,7%, ma gli investimenti fissi lordi hanno registrato un -1,1%. Il tasso di investimento, pari al 21,7%, è diminuito di 0,4 punti, confermando una certa cautela da parte delle imprese.

“L’incertezza economica globale continua a influenzare le decisioni delle aziende, che preferiscono consolidare piuttosto che espandere. La pressione sui costi energetici e le tensioni geopolitiche giocano un ruolo fondamentale”, aggiungono gli esperti. Nonostante ciò, alcuni settori, come quello tecnologico e delle energie rinnovabili, stanno mostrando una resilienza maggiore rispetto ad altri.

Conti pubblici: un pilastro della ripresa

Le Amministrazioni Pubbliche hanno contribuito in modo determinante alla stabilizzazione dell’economia. Le uscite totali sono diminuite del 4,4%, mentre le entrate sono cresciute del 3,9%, portando l’incidenza sul Pil delle entrate totali al 44,9%. La riduzione delle spese in conto capitale (-47,8%) ha avuto un impatto significativo nel migliorare il saldo pubblico. Il governo ha inoltre puntato su un aumento delle imposte indirette (+6,9%) e dei contributi sociali (+5,9%), consolidando la base fiscale senza compromettere eccessivamente il potere d’acquisto delle famiglie.

Sfide e opportunità per il futuro

Nonostante i progressi, l’Italia si trova di fronte a importanti sfide. Il rilancio degli investimenti privati e il sostegno alle imprese restano fondamentali per garantire una crescita sostenibile. “Il Paese deve investire in settori strategici come la transizione energetica, la digitalizzazione e le infrastrutture, per creare un ambiente più favorevole all’innovazione e alla competitività”, sottolineano gli economisti.

Anche il contesto internazionale giocherà un ruolo decisivo: la stabilità dei mercati finanziari, l’andamento dei tassi di interesse e le politiche monetarie globali saranno fattori chiave. Nel breve termine, l’obiettivo sarà mantenere sotto controllo il debito pubblico, migliorando al contempo la capacità di attrarre investimenti esteri.

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Il terzo trimestre del 2024 ha segnato un passo avanti importante per l’economia italiana. Il miglioramento dei conti pubblici e il sostegno dei consumi offrono segnali positivi, ma la strada per una ripresa solida e duratura richiede interventi mirati e una strategia di lungo periodo. Il governo sarà chiamato a sostenere le imprese, incentivare gli investimenti e promuovere una crescita inclusiva, in grado di far fronte alle sfide globali e garantire un futuro più stabile per il Paese.



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