Agevolazioni prima casa 2025: cosa cambia

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Comprare prima casa nel 2025

Comprare la prima casa nel 2025 è uno dei passi più importanti nella vita di una persona, un traguardo che segna l’ingresso nel mondo dell’indipendenza abitativa e rappresenta spesso un investimento duraturo nel tempo. Tuttavia, oltre al valore emotivo ed economico dell’acquisto, esistono numerosi vantaggi fiscali che permettono di ottenere significativi risparmi, soprattutto se si rispettano i requisiti per l’agevolazione “prima casa”. Grazie alla normativa vigente, infatti, è possibile usufruire di imposte agevolate, che riducono notevolmente il carico fiscale sull’acquisto di un immobile, consentendo così di ottimizzare la spesa e rendere l’operazione ancora più conveniente. Ecco quali sono le opportunità offerte dalla legge, per capire come muoversi nel modo più vantaggioso possibile, senza rinunciare alla sicurezza e alla trasparenza che solo un notaio può garantire durante l’intero processo.

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Tasse e imposte da pagare acquisto prima casa 2025

Nel 2025, acquistare la prima casa con l’intervento del Notaio continuerà a comportare vantaggi fiscali significativi, poiché le imposte sono inferiori rispetto a quelle applicate a una compravendita di un immobile che non rientra nei requisiti di “prima casa”.

In generale, se l’acquisto avviene da un privato o da un’impresa che vende senza applicare l’IVA, l’imposta di registro è ridotta al 2%, mentre le imposte ipotecaria e catastale sono pari a 50 euro ciascuna. Se invece l’acquisto è effettuato da un’impresa con vendita soggetta a IVA, l’aliquota IVA scende al 4%, mentre l’imposta di registro, le imposte ipotecaria e catastale restano fisse a 200 euro ciascuna. Inoltre, anche per il 2025 rimarranno in vigore le esenzioni da imposta di bollo, tributi catastali e tasse ipotecarie per questo tipo di transazioni immobiliari.

Agevolazioni prima casa 2025: cosa cambia

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Requisiti agevolazioni fiscali prima casa 2025

Per poter beneficiare dell’agevolazione sull’acquisto della prima casa, è necessario che vengano rispettate alcuni requisiti. Innanzitutto, l’immobile che si intende acquistare non deve appartenere alle categorie catastali A/1, A/8 o A/9, che corrispondono alle case di lusso. Inoltre, l’acquirente deve essere residente nel Comune in cui si trova l’abitazione o deve svolgervi la propria attività lavorativa o di studio.

Un altro requisito fondamentale è che l’acquirente non sia già proprietario, né da solo né in comunione con il coniuge, di un’altra casa nel medesimo Comune, nella quale possieda diritti come la proprietà, l’usufrutto, l’uso o il diritto di abitazione. Infine, l’acquirente non deve essere titolare, nemmeno parzialmente o in comunione legale, di diritti su un altro immobile acquistato con le agevolazioni “prima casa” su tutto il territorio nazionale, né direttamente né tramite il coniuge.

Cosa cambia agevolazioni prima casa 2025

A partire dal 1° gennaio 2025, la Legge di Bilancio introduce una novità importante per chi desidera rivendere la propria prima casa acquistata con agevolazioni fiscali. Con il comma 116 dell’articolo 1, infatti, viene esteso a due anni il termine entro cui è possibile vendere l’immobile agevolato e continuare a beneficiare dell’aliquota ridotta per l’acquisto di un nuovo immobile da destinare a prima casa.

Questa modifica, inserita nell’articolo 1, nota II bis), comma 4-bis della tariffa allegata al D.P.R. n. 131 del 1986, ha l’obiettivo di stimolare il mercato immobiliare e rendere più semplice il cambio della propria abitazione principale. In sostanza, grazie a questa estensione, chi rivende la sua prima casa entro due anni dall’acquisto potrà ancora usufruire della riduzione dell’imposta di registro, fissata al 2%, sul nuovo immobile che andrà a comprare come prima casa.

Chi può beneficiare dei due anni per vendere casa?

La nuova normativa, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2025, offre opportunità a chi sta per acquistare la propria prima casa, ma anche a chi ha già effettuato l’acquisto nel corso del 2024, purché non abbia ancora venduto l’immobile agevolato entro la fine dell’anno. In pratica, potranno beneficiare delle nuove disposizioni coloro che stipuleranno un rogito a partire dal 1° gennaio 2025, ma anche chi ha concluso la compravendita nel 2024, ma non ha ancora venduto la prima casa agevolata entro il 31 dicembre 2024. Tuttavia, chi ha già superato il termine di un anno per l’alienazione dell’immobile agevolato senza averlo venduto non potrà usufruire dei benefici previsti dalla nuova normativa.

Eccezioni e sanzioni per la mancata vendita della prima casa

È fondamentale prestare attenzione a alcune eccezioni previste dalla normativa in materia di agevolazioni per l’acquisto della prima casa. Se l’immobile che si possiede si trova nello stesso Comune del nuovo acquisto, anche se quest’ultimo non è stato acquistato con le agevolazioni, l’immobile precedente deve essere venduto prima di completare l’acquisto del nuovo. In questo caso, non sarà possibile usufruire della possibilità di alienare l’immobile entro 24 mesi.

Inoltre, chi non rispetta i tempi stabiliti per la vendita dell’abitazione precedente incorre in sanzioni pesanti. La decadenza dalle agevolazioni fiscali comporta infatti l’obbligo di pagare le imposte sul nuovo acquisto nella loro misura piena, oltre a una sanzione amministrativa pari al 30% delle imposte dovute.

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La Legge di Bilancio 2025 introduce una significativa novità, estendendo a due anni il termine entro cui è possibile vendere l’immobile acquistato con le agevolazioni “prima casa”. Questa modifica ha l’obiettivo di stimolare il mercato immobiliare e rendere più agevole il passaggio a una nuova abitazione, offrendo ai proprietari e agli acquirenti maggiore libertà e tempo per completare le transazioni senza perdere i benefici fiscali previsti. Per avere un preventivo gratuito è possibile inviare una richiesta online mediante la piattaforma di NotaioFacile in pochi semplici passaggi evitando di perdere tempo prezioso e denaro per la ricerca di un notaio. In breve tempo si avrà una risposta, in modo tale da avere un quadro chiaro delle spese da sostenere per il rogito notarile di acquisto.



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