l’Intelligenza Artificiale e la robotica al servizio dell’istruzione

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Nel panorama educativo siciliano, l’innovazione tecnologica ha fatto passi da gigante negli ultimi anni. La digitalizzazione delle scuole, la diffusione di dispositivi elettronici, l’introduzione del coding, della robotica e, più recentemente, dell’intelligenza artificiale, hanno profondamente cambiato il modo di fare scuola.

La tecnologia, una volta percepita come una novità lontana, oggi è un elemento integrante della didattica quotidiana, e rappresenta uno strumento fondamentale per favorire l’apprendimento, stimolare la creatività e preparare gli studenti per un futuro professionale sempre più digitale.

 

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Primary school students-Scuola Primaria M.Montessori a Palermo

 

La Regione Siciliana negli anni, sta cercando di trasformare la scuola siciliana in un ambiente più moderno, inclusivo e competitivo, in grado di offrire ai giovani gli strumenti per sviluppare le proprie capacità e affrontare il mondo del lavoro in modo consapevole e maturo.

In un precedente articolo pubblicato, avevamo indicato come l’intelligenza artificiale (IA), in particolare, è ormai il motore di una trasformazione epocale che sta cambiando il mercato del lavoro a livello globale e locale. E che il mercato digitale in Sicilia ha raggiunto nel 2022 un valore di 2,6 miliardi di euro, rendendo la Regione il terzo mercato del Sud Italia, dopo Campania e Puglia.

Un’isola che si distingue per il dinamismo nel settore delle tecnologie digitali, con iniziative significative soprattutto in agricoltura e turismo, settori strategici per l’economia locale.

Sicilia a rilento su lavoro e intelligenza artificiale, ma qual è la chiave per il futuro?

 

La nuova era tecnologica nelle scuole siciliane: dalla lavagna interattiva ai tablet

 

Fino a pochi anni fa, le scuole siciliane vivevano in un contesto educativo tradizionale, con lavagne a gesso, libri di testo e metodi di insegnamento che non sempre rispecchiavano le esigenze di un mondo che stava rapidamente evolvendo verso la digitalizzazione.

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L’introduzione della lavagna interattiva multimediale (LIM) negli anni 2000 ha segnato l’inizio di un cambiamento significativo.

Lim

Le LIM, inizialmente utilizzate nelle scuole superiori, sono poi diventate sempre più diffuse nelle scuole medie ed elementari, consentendo agli insegnanti di utilizzare contenuti digitali, video, immagini e simulazioni per arricchire la lezione. Questo strumento, che si pensava potesse essere solo una novità, è oggi diventato un elemento imprescindibile in molte aule.

Parallelamente, la Regione Siciliana negli anni ha avviato numerose iniziative per dotare gli studenti di strumenti digitali.

 

Tablet nelle scuole

Tra queste, il programma “Scuola Digitale” ha portato nelle scuole siciliane tablet, computer e connettività internet, permettendo agli insegnanti di utilizzare software educativi e risorse online per migliorare l’insegnamento. Oltre a rendere la didattica più coinvolgente, questa evoluzione ha consentito di abbattere le barriere fisiche e geografiche, offrendo agli studenti accesso a risorse globali e opportunità di apprendimento a distanza.

 

Didattica a distanza

Nel corso degli ultimi anni, l’introduzione della connessione internet nelle scuole ha reso possibile l’adozione di tecniche di didattica a distanza, che si sono rivelate fondamentali durante la pandemia di COVID-19, ma che, ancor oggi, continuano ad essere utilizzate per l’integrazione di metodi alternativi di apprendimento.

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Inoltre, l’introduzione delle piattaforme di e-learning ha reso possibile una vera e propria trasformazione digitale nelle scuole, spingendo gli studenti a confrontarsi con modalità di studio più moderne e interattive.

Un panorama generale di evoluzione repentina, soprattutto in campo scolastico, che IlSicilia.it, passeggiando per le vie del centro di Palermo, chiedendo ai cittadini cosa pensano dell’intelligenza artificiale (IA) era emerso al confronto con la gente sul futuro della città e dei loro stessi mestieri in un mondo sempre più proiettato verso l’implementazione e lo sviluppo dell’IA in svariati ambiti della società.

Intelligenza artificiale, cosa ne pensano i palermitani: innovazione o minaccia? CLICCA PER IL VIDEO

 

 

L’Intelligenza Artificiale e la Robotica nelle scuole: la Regione investe nel futuro dei giovani siciliani

 

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La Regione Siciliana ha scelto di investire risorse consistenti nel miglioramento del sistema educativo attraverso la digitalizzazione e l’introduzione delle nuove tecnologie.

 

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Assessorato all’istruzione e formazione professionale

Sono stati avviati negli ultimi svariati progetti, stanziati o utilizzati fondi per preparare gli studenti siciliani ad affrontare un mondo sempre più tecnologico, fornendo loro le competenze necessarie per lavorare in ambiti ad alta innovazione, come l’intelligenza artificiale, la robotica e la programmazione.

 

Intelligenza Artificiale: la Regione investe 1,8 milioni di euro per la sperimentazione scolastica

 

Nel corso degli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) è diventata una delle tecnologie emergenti più discusse e anche in Sicilia le scuole stanno iniziando a sperimentarla.

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Intelligenza Artificiale

Nel novembre 2023, l’Assessorato dell’Istruzione e della Formazione Professionale della Regione Siciliana ha annunciato un investimento di 1,8 milioni di euro per la sperimentazione dell’IA nelle scuole superiori siciliane.

L’iniziativa, che prevede finanziamenti fino a 80.000 euro per progetto, ha come obiettivo l’integrazione dell’intelligenza artificiale nella didattica, coinvolgendo almeno due classi prime in scuole superiori della Sicilia, per un periodo di circa due anni.

 

L’AI arriva in Sicilia, tra opportunità e rischi. Turano: “L’elemento umano rimane imprescindibile”

 

Mimmo Turano

L’assessore regionale Mimmo Turano ha dichiarato: “Per i nostri ragazzi, l’intelligenza artificiale è già realtà. La scuola deve gestire questo cambiamento, non per sostituire la didattica tradizionale con le nuove tecnologie ma per integrarla.”

L’IA, quindi, non sostituirà l’insegnante, ma diventerà un potente alleato, utilizzato per personalizzare il percorso di apprendimento degli studenti, identificando le aree in cui gli studenti hanno bisogno di maggiore supporto.

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Inoltre, il progetto prevede che l’intelligenza artificiale possa anche servire come strumento per combattere la dispersione scolastica. Gli algoritmi di IA, infatti, sono in grado di monitorare i progressi degli studenti e di segnalare precocemente eventuali difficoltà, permettendo agli insegnanti di intervenire tempestivamente.

Oltre all’introduzione dell’intelligenza artificiale, numerosi altri progetti pilota sono stati avviati nelle scuole siciliane con il supporto della Regione. Il Programma Operativo FESR Sicilia 2014-2020 ha finanziato numerosi progetti legati all’innovazione tecnologica e digitale nelle scuole.

Uno di questi progetti, che ha visto la collaborazione tra l’Università di Palermo e le scuole siciliane, ha permesso l’introduzione di un assistente virtuale basato su intelligenza artificiale per semplificare la gestione amministrativa delle scuole.

Grazie a questa innovazione, le scuole possono risparmiare tempo e risorse, consentendo agli insegnanti di concentrarsi maggiormente sull’attività didattica.

In parallelo, sono stati avviati diversi corsi di formazione per insegnanti, con lo scopo di fornire loro le competenze necessarie per integrare il coding e la robotica nelle loro lezioni.

Questi corsi sono finanziati dalla Regione Siciliana attraverso il programma “Scuola Digitale” e coinvolgono insegnanti di ogni ordine e grado.

L’obiettivo è fornire agli educatori gli strumenti necessari per accompagnare gli studenti nella comprensione e nell’utilizzo delle tecnologie emergenti, preparandoli a un futuro che, inevitabilmente, richiederà competenze digitali avanzate.

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L’assessore Turano ha sottolineato l’importanza di questo tipo di interventi, affermando: “Non possiamo più pensare alla scuola come a un luogo statico. La scuola del futuro deve essere un luogo dove i ragazzi imparano a pensare, a risolvere problemi, e dove le nuove tecnologie sono parte integrante del percorso educativo.”

 

 

 

Il futuro è “Codice”: il Coding e la Robotica entra nelle aule

 

Oltre agli strumenti digitali, una delle principali innovazioni nelle scuole siciliane è stata l’introduzione del coding, ossia l’insegnamento della programmazione informatica fin dalle scuole primarie.

Laboratorio di Coding

La regione, consapevole dell’importanza di formare una generazione di giovani digitalmente competenti, ha dato il via a numerosi progetti che mirano a insegnare la programmazione informatica agli studenti siciliani. Tra i progetti più noti troviamo quelli che utilizzano linguaggi di programmazione visiva come “Scratch”, che permette ai bambini di realizzare giochi e storie interattive, o “Code.org”, una piattaforma che offre corsi di coding in modo ludico.

 

 

Il coding nella didattica

Parallelamente, la robotica educativa ha preso piede nelle scuole. I robot didattici, come i piccoli robot Lego Mindstorms o i Bee-Bots, sono diventati strumenti fondamentali per l’insegnamento della logica di programmazione e per stimolare il pensiero computazionale.

Gli studenti, utilizzando questi robot, imparano a scrivere istruzioni e a risolvere problemi in modo creativo e divertente.

 

Questi strumenti permettono di avvicinare i bambini e i ragazzi alla scienza e alla tecnologia in modo ludico, favorendo la loro curiosità e il loro desiderio di scoprire.

 

Il “Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) – Fondi FSE” (2024-2025)

 

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), che coinvolge anche la Sicilia, è stato implementato con nuovi finanziamenti nel 2024, destinati a scuole di ogni ordine e grado.

Pnsd – Piano nazionale scuola digitale

Questo piano, che prevede anche il cofinanziamento da parte della Regione Siciliana, ha avuto un impatto significativo sul sistema educativo isolano, introducendo nuove tecnologie per migliorare la didattica, favorire la didattica a distanza, e incrementare l’uso delle piattaforme digitali.

Nel 2024, diverse scuole siciliane hanno aderito al PNSD, ricevendo fondi per l’adeguamento delle loro strutture digitali.

I progetti finanziati includono l’installazione di software educativi avanzati, la creazione di ambienti di apprendimento virtuali, e l’introduzione di strumenti per il coding e la programmazione, affinché gli studenti acquisiscano competenze chiave per il futuro.

 

“Digital Innovation Hub” nelle Scuole di Palermo e Catania

 

Nel 2024, è stato lanciato il “Digital Innovation Hub” a Palermo e Catania, un progetto che ha l’obiettivo di formare i giovani siciliani in ambito digitale attraverso percorsi di specializzazione e laboratori di alta tecnologia. Il progetto è stato finanziato attraverso il Programma Operativo Nazionale (PON) e si estende a tutte le scuole superiori delle due città.

startup
Start Up

Il “Digital Innovation Hub” offre formazione avanzata su temi come l’intelligenza artificiale, la robotica, la cybersecurity, e la programmazione. Gli studenti hanno la possibilità di entrare in contatto con esperti del settore e di lavorare a stretto contatto con università e aziende, con l’obiettivo di facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro e di stimolare l’interesse per le professioni tecnologiche.

Questo programma, che proseguirà nel 2025, prevede anche la creazione di startup tecnologiche all’interno delle scuole, per permettere agli studenti di applicare le loro competenze digitali in progetti concreti.

 

“Scuola Futuro” (2024-2025)

 

Un altro progetto di innovazione digitale è il programma “Scuola Futuro”, che mira a rinnovare il modo in cui la scuola siciliana si approccia all’educazione digitale. Lanciato nel 2024, questo progetto prevede l’installazione di laboratori interattivi e la creazione di contenuti digitali per gli studenti.

Tra le attività previste ci sono anche lezioni di coding avanzato e robotica per le scuole superiori, con l’obiettivo di preparare gli studenti per le sfide professionali del futuro.

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con aziende tecnologiche e startup siciliane, che hanno messo a disposizione le loro competenze per formare insegnanti e studenti.

 

Una delle novità principali di “Scuola Futuro” è l’introduzione di una piattaforma digitale per la creazione di contenuti educativi, che gli studenti possono utilizzare per esplorare argomenti in modo interattivo e collaborativo.

 

“Educazione Digitale” in provincia di Enna

 

Un altro progetto interessante è stato l’avvio nel 2024 di un programma di educazione digitale nelle scuole della provincia di Enna, finanziato dalla Regione Siciliana con fondi FSE.

Il progetto ha coinvolto scuole primarie e secondarie e ha visto l’introduzione di strumenti digitali per supportare le attività didattiche quotidiane. Sono stati installati dispositivi multimediali, reti Wi-Fi, e piattaforme di e-learning, e sono stati attivati corsi di formazione per i docenti, per migliorare la loro capacità di utilizzare la tecnologia in aula.

Inoltre, il progetto ha introdotto attività di coding per bambini e ragazzi, permettendo loro di imparare a programmare attraverso giochi e app educative.

Questo programma si estenderà nel 2025 e coinvolgerà più scuole, con l’obiettivo di formare una nuova generazione di studenti altamente digitalizzati.

 

 



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