Pellegrino si supera ancora nella Final Climb

Simen Krüger è ancora una volta padrone della Final Climb del Tour de Ski, Johannes Klæbo fa sua per la quarta volta la classifica generale: il traguardo del Doss dei Laresi, sull’Alpe Cermis, in Val di Fiemme, saluta per primo lo specialista scandinavo che col tempo di 32’39″6 precede l’austriaco Mika Vermeulen (+7″8), il tedesco Frederich Moch (+10″7) ed il francese Hugo Lapalus (+13″4), con un eccellente Federico Pellegrino settimo all’arrivo a sottolineare un ottimo Tour, chiuso al quarto posto nella classifica generale.
La tappa finale disputata come di consueto sulla distanza di 10km tra il Centro Fondo di Lago di Tesero e l’Alpe Cermis vede tra i protagonisti assoluti anche il cuneese Lorenzo Romano, ottimo decimo con 47″ di ritardo da Krüger per cogliere il miglior risultato della carriera nel massimo circuito. Ancora ottimi segnali quindi per l’altro piemontese Martino Carollo che è 14esimo a 1’05″9 mentre i padroni di casa Paolo Ventura e Simone Daprà sono rispettivamente 22esimo e 25esimo, con l’altro trentino Giovanni Ticcò 27esimo. A seguire, Elia Barp è 33esimo, con Martin Coradazzi 37esimo.
Con il successo nella classifica generale di fatto al sicuro, Klæbo ha ceduto qualcosa nel chilometro finale della risalita sulla pista Olympia 3: un 18esimo posto di fatto ininfluente nella gradutaoria finale che lo vede vincente per la quarta volta dopo il 2019, 2022 e 2023: sul podio al suo fianco salgono Vermuelen (+1’23) e Lapalus /+1’43), con Pellegrino eccellente quarto (+2’13) a sfiorare un podio raggiunto nella storia per l’Italia dal solo Giorgio Di Centa nel 2008. Sedicesimo e diciassettesimo posto quindi per Barp e Carollo, con Ventura 26esimo mentre Daprà è 29esimo.
Il settimo posto nella Final Climb verso l’Alpe Cermis ha permesso a Federico Pellegrino di chiudere il Tour de Ski al quarto posto della classifica generale, al termine di sette tappe di alto livello con l’unica giornata storta vissuta nella 20km individuale di Dobbiaco. Ed ora è terzo nella classifica generale di Coppa del Mondo dietro a Klæbo e Amundsen.
“Anche oggi ho cercato di usare bene la testa così come nelle altre occasioni che ho affrontato questa gara così particolare – sono state le parole del campione valdostano, all’indomani del podio nello Skiathlon della Val di Fiemme – Sono molto fiero del mio quarto posto e di come ho gestito questo periodo, anche per l’inciampo nella gara skating di Dobbiaco, dopo la quale qualcuno avrebbe magari gettato la spugna. Invece ho tenuto duro e ho raccolto un altro podio e questo importante quarto posto.
La cosa più positiva è che resto ad essere performante nonostante il passare del tempo: quando ci sono delle belle prestazioni e dei bei risultati, mentalmente è più facile pensare al futuro. Continua ad esserci fiducia nei mei mezzi, nelle mie gambe, nella mia testa e so che posso impostare i prossimi 14 mesi per mantenermi competitivo e godermi l’ultimo ballo a febbraio 2026”.
Therese Johaug vince per la nona volta in carriera la Final Climb, atto finale del Tour de Ski, in Val di Fiemme. Sedici anni dopo quello che era stato il suo primo successo individuale in Coppa del Mondo, la trentaseienne norvegese è ancora imbattibile sulle rampe dell’Olympia 3 che dal fondovalle fiemmese conducono con poco meno di 400 metri di dislivello al Doss dei Laresi, sull’Alpe Cermis.
Nel tratto più duro del tracciato, Johaug ha preso il largo, completando i 10km in tecnica libera in 35’59″0 con 25″5 su Astrid Slind, 28″ su Heidi Weng e 31″1 su Nora Sanness per un poker norvegese.
Johaug svetta anche nella classifica generale, facendo suo il Tour de Ski per la quarta volta, con 47″ su Slind e 2’41 su Jessie Diggins, oggi sesta.
Anna Comarella è sedicesima sul traguardo finale del Tour de Ski con 2’26 di gap da Johaug: l’ampezzana completa così la kermesse al 20esimo posto della generale (+12’45) mentre Caterina Ganz chiude l’ultima tappa al 23esimo posto ed è 22esima nella classifica finale del Tds.